31 milioni di euro per il Grande Museo del Duomo di Firenze
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha annunciato che investirà 31 milioni di euro nel complesso monumentale che compone “Il Grande Museo del Duomo di Firenze”.
Tutti gli interventi sono finanziati dall’Opera – ente che da oltre 700 anni sovrintende alla custodia e conservazione del patrimonio ecclesiastico e non di piazza del Duomo - senza nessun contributo pubblico, grazie a risorse che gli derivano per la quasi totalità dagli ingressi ai monumenti e che da sempre sono rinvestiti per conservare e valorizzare questo inestimabile patrimonio.
Gli interventi saranno realizzati in tempi più brevi di quanto in precedenza previsto, circa 6 anni, per potersi presentare all’altezza degli appuntamenti del 2015 in città, in particolare il V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana.
Si tratta di un impegno di grande significato per l’Opera di Santa Maria del Fiore e per la città di Firenze che vede così valorizzata una delle sue principali attrattive culturali, turistiche e religiose.
La piazza del Duomo è, infatti, visitata ogni anno da 8 milioni di turisti, di cui 4 accedono alla Cattedrale, a ingresso gratuito, e 1 milione e 300mila agli altri monumenti del complesso monumentale del Grande Museo del Duomo di Firenze: la Cupola del Brunelleschi, la Cripta di Santa Reparata, il Battistero di San Giovanni, il Campanile di Giotto e il Museo dell’Opera del Duomo.
Gli interventi che saranno portati a termine dall’Opera nel biennio 2014/2015, prevedono un investimento totale di 31 milioni e 292mila euro e sono: la realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo per un costo di 23 milioni e 465mila euro, di cui ben 5 milioni e 267mila per l’allestimento, che sarà inaugurato il 29 ottobre 2015.
Una campagna massiccia di restauri, con un investimento totale di 7 milioni e 84mila euro che comprende: le facciate esterne del Battistero di San Giovanni, 2 milioni e 210mila euro il costo complessivo, e le sue monumentali Porte con i sovrastanti gruppi statuari.
Dopo la fine dell’intervento sulla Porta del Paradiso nel 2012, sarà la volta della Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per un costo di 1 milione 620mila euro, inclusa la realizzazione di una replica ad arte che la sostituirà sul Battistero.
E’ in corso e in parte già realizzato il restauro di circa 130 opere del nuovo Museo dell’Opera, tra cui capolavori come la Maddalena di Donatello per un totale di 2 milioni e 745mila euro.
All’interno del Duomo di Firenze, l’allestimento del nuovo percorso espositivo di Santa Reparata, il restauro dell’Orologio di Paolo Uccello e del Crocifisso di Benedetto da Maiano, tutti e 3 già ultimati, e quello della monumentale vetrata istoriata, raffigurante l’Assunzione su cartone di Lorenzo Ghiberti, del rosone centrale della facciata della Cattedrale.
La pulitura e il restauro delle facciate esterne del Duomo di cui sarà terminata l’ultima parte nella zona adbisale.
Si tratta di una delle attività fondamentali dell’Opera, tra le pochissime Istituzioni italiane che fa una manutenzione costante dei suoi monumenti, per un totale di 40mila metri quadrati di superfici esterne marmoree.
Il restauro di alcuni palazzi, per un costo di 743mila euro, le cui facciate insistono sulla piazza del Duomo, tra cui quello dei Canonici con le statue di Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi.
Infine, per facilitare la visita dei monumenti e offrire un servizio sempre migliore, l’Opera di Santa Maria del Fiore prenderà in affitto il Teatro Niccolini di Firenze per creare la “Duomo experience”: da dicembre 2015, tutti i giorni, dalle ore 9 alle 17 i visitatori che hanno acquistato un biglietto potranno accedere al teatro e vedere un filmato introduttivo al “Grande Museo del Duomo”.
Il filmato in 8 lingue, della durata di 15 minuti, sarà proiettato in maniera continua e racconterà la storia dei monumenti, il loro contesto e i punto salienti da conoscere.
A fronte di 31 milioni di investimenti in 2 anni, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha incassato nel 2014, 11 milioni e 255mila euro, in media con gli altri anni, dalla vendita dei biglietti: il 91% alle casse, il 3% sul sito online e il 6% dalla Firenze Card. 480mila euro sono le risorse che nel 2014 sono state deliberate all’Opera dall’attività di fundrising.
Altro intervento di non poco conto, dopo circa 2 anni di lavori strutturali, il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze che sarà inaugurato il 29 ottobre 2015.
Il Museo ospita la più importante raccolta al mondo di scultura medievale e rinascimentale fiorentina con capolavori di Donatello, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Arnolfo di Cambio, Tino da Camaino, Nanni di Bartolo, il Ghirlandaio e altri ancora.
Opere eseguite nei secoli per i monumenti del Duomo di Firenze e che, per motivi di conservazione o nel corso di modifiche e ammodernamenti, sono state rimosse dalla collocazione originale.
Il nuovo Museo, che si caratterizzerà per la spettacolarità degli allestimenti e la grandiosità degli spazi espositivi, sarà realizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore – l’Istituzione fiorentina fondata nel 1296 che si occupa di conservare e valorizzare i monumenti del Duomo di Firenze – con un investimento totale di 45 milioni di euro, senza nessun contributo pubblico, di cui 23 milioni e 465mila sono nell’ultimo biennio 2014-15.
Il progetto architettonico e di allestimento è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti, Direttore del Museo Timothy Verdon.
Il nuovo Museo sarà costituito dall’unione del vecchio Museo, inaugurato nel 1981, e l’attiguo Teatro degli Intrepidi, acquistato dall’Opera nel 1997, e avrà 25 sale disposte su 3 piani, per un totale di 5,500 metri quadri di spazio espositivo.
Le due strutture saranno collegate in un percorso unitario che “pur nel rispetto delle loro caratteristiche architettoniche storicizzate, andranno a costituire un unico spazio”, spiegano gli architetti.
Sarà così possibile un allestimento razionale delle opere, che saranno divise tra quelle realizzate per l’esterno dei monumenti e gli arredi interni.
Capolavori come la Pietà di Michelangelo o la Maddalena di Donatello saranno finalmente esposti in spazi adeguati che consentiranno una lettura corretta e suggestiva delle opere.
“L’ampliamento del museo è un fatto di grande importanza”, afferma Timthy Verdon, “in quanto permetterà l’esposizione dell’intera collezione e consentirà di accogliere opere monumentali come la Porta del Paradiso del Ghiberti e le altre due porte del Battistero, insieme ai gruppi scultorei che le sovrastano”.
Fulcro del nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze sarà la grandiosa sala dell’Antica facciata – un ambiente di 36 metri di lunghezza, 20 di altezza e 15 di profondità – dove su un lato sarà ricostruita a grandezza reale un modello dell’incompiuta facciata trecentesca del Duomo di Firenze di Arnolfo di Cambio, resa possibile grazie ad un disegno realizzato al momento dello smantellamento nel 1586-87.
Su questo gigantesco modello, in resina marmorea, saranno ricollocate, alle altezze originali, 40 statue e statuine provenienti dall’antica facciata del Duomo, tra cui i famosi Evangelisti di Donatello, Nanni di Banco, Niccolò Lamberti e Bernardo Ciuffagni.
Di fronte, sull’altro lato della sala, saranno esposte le 3 porte bronzee del Battistero con, al centro, quella di Lorenzo Ghiberti che Michelangelo chiamò “Porta del Paradiso”, e – sopra di esse – i monumentali gruppi statuari realizzati nel XVI secolo a firma di Giovan Francesco Rustici, Andrea Sansovino e Vincenzo Danti.
Alla Pietà di Michelangelo sarà dedicata una sala, dove la luce filtrata scenderà dall’alto.
L’opera sarà collocata su un basamento centrale in pietra serena, a evocazione di una mensa d’altare, che consentirà la visione del gruppo scultoreo in linea con la sua natura religiosa, pensata da Michelangelo come proprio monumento funerario.
Il basamento centrale del gruppo sarà poggiato su un elevatore a scomparsa, in grado di movimentare l’opera verso l’alto in caso d’inondazione.
Tra gli altri spazi del nuovo museo si segnala: al primo piano una galleria lunga 36 metri in cui saranno raccolte le sculture un tempo all’esterno del Campanile di Giotto: 54 altorilievi e 16 statue di grandezza naturale tra cui il Geremia e l’Abacuc, “lo Zuccone”, di Donatello.
Accanto a questa una seconda galleria raccoglierà i modelli lignei quattrocenteschi della Cupola e della lanterna del Brunelleschi, e strumenti d’epoca ed elementi dei ponteggi usati dall’architetto.
In questo spazio detto Sala della Cupola saranno allestiti anche grandi modelli didattici, uno spazioin cui sarà proiettato un breve film, e una stazione interattiva per chi volesse approfondire il tema accedendo alla piattaforma predisposta dall’Opera “Gli anni della cupola”.
Al secondo piano, un’altra galleria raccoglierà poi i progetti voluti dai granduchi medicei per una nuova facciata del Duomo: la collezione di grandi modelli architettonici del XVI e XVII secolo più importante d’Italia.
Insieme ai modelli, saranno esposti anche gli addobbi effimeri realizzati per il matrimonio del Granduca Ferdinando I con Cristina di Lorena nella Cattedrale nel 1589.
Da questo livello sarà possibile salire alla terrazza panoramica da cui si godrà una nuova visione ravvicinata della Cupola brunelleschiana.
Dal numero 45 – Anno I del 24/12/2014
Seguici!