A Firenze cresce la cultura del riciclo dei medicinali

centro missionario medicinaliChissà quante volte oggi, come negli anni passati, nella frenetica ricerca nel centro storico dei regali natalizi sarete passati da via degli Agli angolo piazza Antinori imbattendovi al grosso manifesto che campeggia sulla porta del sottosuolo dove il centro missionario medicinali ogni anno, dal 20 novembre al 9 gennaio organizza la mostra mercato dal mondo per finanziare la raccolta fondi per le loro attività.

Il Centro è una realtà importantissima, poco conosciuta dai fiorentini, che da ben 35 anni, si occupa della raccolta e spedizione di medicinali nei paesi del Sud del mondo.

Fondata nell’ambito della chiesa fiorentina da Massimo Ghiribelli, grazie all’aiuto del prof. Mauro Barsi, allora responsabile dell’Ufficio Missionario, ebbe la prima sede in Curia, poi a Villa Vittoria e dal ’94 in via degli Agli. E’ onlus dal 1999.

centro missionario medicinali 2Non si può non rimanere stupefatti dalle 1.000 tonnellate fra farmaci, sanitari e attrezzature mediche spedite in modo gratuito in oltre 250 missioni, che hanno permesso di salvare decine di migliaia di vite mentre sono incalcolabili quelle aiutate.

Centinaia di milioni di lire, migliaia di euro, impiegati in questi anni grazie proprio alla mostra-vendita organizzata annualmente dai volontari.

centro missionario medicinali 7Basta andare sul loro sito www.centromissionariomedicinali.org per avere un quadro più completo attraverso cartine e precisissime tabelle, mentre sfogliando il loro notiziario si possono leggere le tante lettere di ringraziamento che giungono dai vari centri missionari che ricevono i preziosissimi ed introvabili medicinali.

La raccolta dei farmaci e sanitari avviene quotidianamente con la collaborazione di farmacie, ambulatori, medici, ASL, informatori scientifici e case farmaceutiche, e da qualche mese anche grazie alla Misericordia di Firenze.

centro missionario medicinali 5I farmaci sono poi portati in sede dove vengono smistati, controllati, scartati gli scaduti e sistemati alfabeticamente su scaffalature a cura di una nutrita squadra di volontari, sotto la supervisione di alcuni dottori.

Dopo l’esperimento di Scandicci, fatto partire due anni fa con l’inaugurazione da parte del Sindaco Simone Gheri e del Vescovo Ausiliare Claudio Maniago, è partita nelle farmacie di tutta l’area metropolitana,  con l’istallazione di box speciali, la raccolta diretta, da parte dei cittadini, di medicinali che non usano più, ma che possono salvare chi ne ha bisogno in paesi più poveri.

Franco Mariani

Dal numero 5– Anno I del 12/02/2014