Addio a Roberto Germogli, storico fotoreporter toscano
“La morte di Roberto Germogli, storico fotoreporter: oltre mezzo secolo in prima linea, storico collega che illustrava la cronaca con le immagini”.
Con queste parole l’Associazione Stampa Toscana ha ricordato Roberto Germogli, fotoreporter morto a 78 anni.
In attività da oltre mezzo secolo, sempre in prima linea con la sua macchina fotografica, ma soprattutto un amico di tutti e per tutti i colleghi del mondo dell’informazione.
“Roberto è stato un vero maestro dei fotoreporter: centinaia i suoi scoop nella cronaca nera, bianca, rosa. Con scatti esclusivi che erano molto più del corredo di un articolo. Nell’album dei ricordi, quelli non scritti ma che restano nella testa e negli occhi tutta la vita, c’è Roberto che chiama la cronaca perchè aveva saputo di un delitto in via della Scala (quando ancora non c’erano i social e nemmeno le radio collegate con la polizia). Quindi la corsa in Vespa e l’arrivo davanti alla porta aperta, con il cadavere per terra, prima che se ne potessero occupare la scientifica e il medico legale. Poi i mille servizi sui delitti del mostro, rintracciando e fotografando anche, dopo anni, il cameriere che aveva servito i francesi alla festa dell’Unità di Cerbaia, prima che venissero uccisi agli Scopeti. Mille eventi, mille scatti. Mancheranno a tutti la sua curiosità, la sua vivacità, il suo senso della notizia”.
Una missione la sua in cui poi ha coinvolto prima il figlio Riccardo e poi anche il nipote Tommaso, che tutt’ora proseguono l’attività di Roberto.
Roberto Germogli mancherà a tutti, come hanno dimostrato i colleghi partecipando numerosi ai funerali svoltisi a Firenze.
A tutta la sua famiglia la vicinanza e le condoglianze del nostro Direttore e di tutta la Redazione de La Terrazza di Michelangelo.
La Redazione
Dal numero 263 – Anno VI del 18/9/2019
Seguici!