Aperitivo in vigna e cena in giardino a Greve in Chianti l’11 e il 18 settembre
Settembre tempo di vendemmia, e allora quale miglior modo di celebrare questo momento magico della nostra cultura toscana, se non bevendo dell’ottimo vino, accompagnato da piatti della tradizione chiantigiana, direttamente in vigna?
Sarà possibile vivere questo meraviglioso connubio nel corso di due serate esclusive, a numero chiuso, che si svolgeranno nei giorni 11 e 18 settembre, circondati dai filari carichi d’uva della Fattoria Santo Stefano a Greve in Chianti, avvolti dalla luce di un suggestivo tramonto sulle colline del Chianti e accompagnati dalle note di una chitarra e del violino.
“Abbiamo voluto organizzare queste due serate per far conoscere appieno il sapore della nostra terra – raccontano Elena, Chiara e Agostino Bendinelli –, nel corso di questi eventi gli ospiti potranno degustare i vini di alcune tra le nostre annate speciali di Chianti Classico Riserva ‘Il Drugo’ e ‘Gran Selezione’, abbinate agli antichi piatti della tradizione toscana e contadina realizzati in modo artigianale e con ingredienti a Km0”.
Un’occasione per assaporare i sapori e le ricette che caratterizzano questo fazzoletto del Chianti, come la Pasta e Ceci, la Trippa alla Fiorentina, il Peposo piuttosto che la Francesina, tradizionale ricetta del recupero.
Nella serata dell’11 settembre il pittore fiorentino Marco Burchi, noto per realizzare le sue opere con la terra di Firenze attraverso una particolare tecnica di pittura, eseguirà una esibizione dal vivo.
Per l’evento del 18 settembre, l’attore fiorentino Roberto Andrioli si esibirà in interventi teatrali dalla tradizione comica italiana della commedia dell’arte.
In caso di maltempo le serate si svolgeranno all’interno della villa, nel pieno rispetto delle direttive nazionali relative al contenimento dell’epidemia Covid-19.
Marco Burchi è un artista fiorentino, unico nel suo genere, e realizza opere con la terra di Firenze, attraverso una particolare tecnica di pittura che si ispira agli antichi affreschi che utilizzavano la terra raccolta in Arno. Membro della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti – Casa di Dante di Firenze, è il primo artista ad aver realizzato un dipinto utilizzando la terra del Giardino di Boboli, grazie all’autorizzazione delle Autorità competenti. Ha realizzato “L’Abbraccio di Dio”, l’unico crocefisso rifinito con la terra di Loppiano consegnato in dono a Papa Francesco durante la Visita Pastorale in questo luogo nel maggio del 2018. È stato il prima artista ad aver realizzato un serie di quattro dipinti utilizzando un mix di cocktail Negroni e terra di Villa Torraccia, attuale sede della Scuola di Musica di Fiesole, autorizzato dal Sovrintendente Lorenzo Cinatti, e presentati nel giorno dell’affissione della targa all’angolo via De’ Tornabuoni durante i festeggiamenti per il centenario di uno dei cocktail più famosi nel mondo presso lo storico Caffè Gilli di Firenze. I quadri “La pace nella guerra” sono tutt’oggi esposti presso la sala pubblicazione dell’archivio storico della Biblioteca Marucelliana di Firenze. Ha pubblicato il romanzo breve “Terra di Firenze” scritto insieme alla figlia Diletta Burchi. Oltre che a dipingere riesce a colorare le sue opere con la terra grazie ad una particolare tecnica e deposito duratura e resistente. Il rosso è ottenuto attraverso la pestatura della terracotta. La terra cruda vene raccolta dall’artista nelle strade, nei giardini o in riva all’Arno. In via de’ Ginori 47r, nel cuore del quartiere di San Lorenzo, nella sua bottega è nato così il primo Laboratorio Artistico al mondo della Terra Fiorentina.
Riprese video e foto di Franco Mariani.
Mattia Lattanzi
Dal numero 308 – Anno VII del 9/9/2020
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