Bassorilievo del Maestro Galeazzo Auzzi per non dimenticare la visita di Papa Francesco a Firenze
Delle otto ore trascorse a Firenze da Papa Francesco, nel corso della sua visita fiorentina per Firenze 2015, l’ora trascorsa da Bergoglio alla Mensa della Caritas di San Leonino, in Piazza Santissima Annunziata, ha ispirato il Maestro fiorentino Galeazzo Auzzi che ha immortalato l’evento attraverso un’opera, in bassorilievo bronzeo, di forte impatto emotivo, che rimarrà a ricordo della storica visita.
Il titolo di questo piccolo, ma prezioso capolavoro, incastonato nella trasparenza di un pannello in plexiglas è l’accoglienza, che fissa l’attimo fuggente di un padre che accoglie il proprio figlio, posando sulle sue spalle i segni di una affettuosa benedizione.
L’immagine si accosta chiaramente l’accoglienza evangelica di quel padre misericordioso verso quel figlio – il figliol prodigo – che ritorna alla casa paterna pieno di pentimento.
Ma, oltre l’accostamento, il significato più profondo dell’opera di Auzzi mostra uno specifico riferimento della scelta del Papa di farsi povero fra i poveri – seppur per un’ora soltanto – di una giornata ricca d’occasioni pastorali necessariamente condizionata dal suo ruolo di Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa.
E in questo pranzo alla Mensa della Caritas, palesemente eloquente, l’umiltà di Papa Francesco si fa caloroso abbraccio di condivisione con quei suoi compagni di tavola, che ogni giorno si accostano alle Caritas Diocesane, avendo fame e sete, ma essendo a volte anche nudi, malati, forestieri, carcerati… (Matteo 25, 37-39).
Altri dettagli dell’Opera dell’Auzzi mostrano, in alto a sinistra, un radioso sole simbolo della vita e speranza di risurrezione, anche terrena, per gli abituali ospiti della Mensa; mentre in basso a destra un rigoglioso giglio di Firenze, emblema della città.
Mattia Lattanzi
Dal numero 87 – Anno II del 18/11/2015
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