Beatificazione La Pira: Papa firma decreto, ora serve solo il miracolo
ULTIM’ORA DI GIOVEDI 5 LUGLIO
Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il Decreto che riconosce le «virtù eroiche» di Giorgio La Pira, che può essere quindi chiamato Venerabile.
Si conclude, così, come annunciato ieri, la seconda fase del la causa di beatificazione, aperta nel 1986
Ora manca solo il riconoscimento di un miracolo a lui attribuito per essere proclamato Beato.
Questo l’articolo pubblicato mercoledi 4 luglio
L’iter per la causa di beatificazione del Servo di Dio, Giorgio La Pira, si appresta a superare una tappa fondamentale.
Secondo il Postulatore Generale dell’Ordine Domenicano, Padre Gianni Festa, “a breve nella sede della Congregazione delle Cause dei Santi si terrà la Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi al cui esame e giudizio verrà sottoposta la Positio super virtutibus insieme alla Relatio et vota; se il parere dei membri della Sessione sarà affermativo la Causa verrà riferita al Sommo Pontefice per un giudizio definitivo: solo al Papa, infatti, spetta emettere la sentenza finale sulla santità del Servo di Dio. In altre parole, il Sommo Pontefice riconosce ufficialmente che il Servo di Dio Giorgio La Pira ha seguito più da vicino l’esempio di Cristo attraverso l’esercizio eroico delle virtù”.
Quindi nel giro di poche settimane si concludebbe la seconda fase del cammino intrapreso più di 35 anni fa a Firenze.
“I primi passi per avviare l’iter canonico – come ha ricordato Padre Festa – si fecero nel lontano 22 ottobre 1983 quando l’Istituto dei Missionari della Regalità di Cristo, agendo nella qualità di Attore della Causa, nominò come Postulatore fra Antonio Cairoli OFM. Qualche mese più tardi si costituirono come co-Attori il Convento domenicano di San Marco in Firenze e la Fondazione La Pira, che nominarono Postulatore fra Innocenzo Venchi OP della Postulazione Generale dell’Ordine domenicano. Questo perché La Pira era un terziario domenicano. Il Cardinale Arcivescovo di Firenze di venerata memoria, Silvano Piovanelli, accolse la domanda il 4 gennaio 1986 e il 9 gennaio del medesimo anno venne costituito il Tribunale. Durante l’inchiesta diocesana si celebrarono 256 sessioni, l’ultima delle quali si tenne il 4 aprile 2005. Nell’ultimo periodo della fase diocesana i postulatori erano due (nominati in solidum): oltre a Venchi, il prof. Vittorio Peri, dei Missionari della Reglità di Cristo, opera di ispirazione francescana della quale lo stesso La Pira era stato tra i fondatori e membro, fino al termine della sua vita terrena”.
Il 24 otobre 2007 la Congregazione Vaticane per le Cause dei Santi emise il decreto sulla validità giuridica dell’inchiesta diocesana.
Successivamente si è dato via all’esame dei documenti depositati per la scrittura della Positio sulla vita, virtù, fama di santità e di segni del Servo di Dio.
“L’incarico – continua Padre Festa – venne affidato ad uno storico dell’età contemporanea, il prof. Ulderico Parente che dovette affrontare una enorme mole di lavoro trattandosi di una figura, quella di La Pira, complessa, famosa e di spessore davvero ragguardevole. Comunque, in dieci anni si riuscì a completare il lavoro”.
Simona Michelotti
Dal numero 211 – Anno V del 4/7/2018
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