Capannucce in città: un premio per tutti i piccoli che realizzeranno il presepe
Un gesto di Misericordia da accompagnare alla realizzazione del presepe è l’invito che l’Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Giuseppe Betori, fa a tutti i bambini e ragazzi di Firenze esortandoli ad iscriversi alla quattordicesima edizione di Capannucce in città, l’iniziativa che vuole riportare il Natale al suo vero significato: la nascita di Gesù.
“Care bambine, cari bambini,
Papa Francesco, che abbiamo avuto da poco la grande gioia di accogliere a Firenze, ha chiesto di dedicare quest’anno alla misericordia.
Anche il presepe che vi invito a fare, come ogni anno, nelle vostre case, nelle scuole, in parrocchia e in ogni ambiente in cui vi trovate, è un segno di misericordia: la grande misericordia di Dio Padre che ci perdona, ci consola, ci è vicino in ogni difficoltà e che ha mandato in mezzo a noi suo Figlio, Gesù.
E’ dalla misericordia di Dio che anche noi impariamo ad essere misericordiosi verso gli altri: ad essere generosi, a perdonare chi ci fa del male, ad aiutare chi ha bisogno. Per questo vi chiedo quest’anno di completare il presepe facendo un’opera di misericordia: dare da mangiare a una persona che ha fame, andare a trovare una persona anziana o malata, regalare un vestito o una coperta a qualcuno che ha freddo… O magari fare pace con qualcuno con cui avete litigato.
Il mondo in cui viviamo ha un grande bisogno di gesti di misericordia: anche voi, con una piccola azione, contribuirete a far nascere Gesù non solo nella capannuccia, ma anche nel vostro cuore e nei cuori di chi vi sta accanto”.
Le iscrizioni sono gratuite: tutti i bambini che realizzano o aiutano a realizzare il presepe in parrocchia, scuola o famiglia possono iscriversi attraverso i loro catechisti o sacerdoti, gli insegnanti o i genitori. Possono inviare una mail a capannucceincitta@gmail.com indicando i nomi dei partecipanti.
Possono iscriversi anche gli artigiani e i commercianti che espongono il presepe in vetrina o nei loro esercizi: basta inviare una mail con il nome del negozio, di chi ci lavora e un’immagine del presepe.
Tutti sono vincitori: verranno premiati con un piccolo dono, realizzato dalla ditta Agape, e un diploma di partecipazione con il loro nome e cognome.
A premiarli sarà lo stesso Cardinale Betori il 5 gennaio alle ore 16 nella chiesa di San Gaetano a Firenze con le note natalizie del Piccolo Coro Melograno.
Da quest’anno saranno accolte anche le iscrizioni che arrivano dall’estero: grazie alla preziosa collaborazione della signora Elaine Poggi, da sempre vicina a Capannucce in città, il messaggio di speranza rappresentato nel presepe ha superato i confini europei con numerose iscrizioni che arriveranno anche dagli altri continenti.
Tutte le informazioni, le immagini delle passate edizioni e il regolamento sono sul sito internet http://www.capannucceincitta.it/ e sulla pagina Facebook www.facebook.com/capannucceincitta/. Qui saranno pubblicate anche le immagini dei presepi che i bambini desiderano inviare a capannucceincitta@gmail.com.
“Quest’anno – commenta il presidente del Comitato, il professor Paolo Blasi – Capannucce in città vuole rappresentare, oltre alla novità del Natale, un invito per tutti alla riflessione sul valore fondante della nostra società e cioè sul valore assoluto della vita umana e della persona, come per noi cristiani testimonia l’Incarnazione ,valore che richiede rispetto e amore e che si impara a conoscere e apprezzare prima di tutto nella famiglia cellula fondante della società e sede primaria di educazione “.
“Il presepe è il simbolo del cambiamento – aggiunge il segretario del Comitato e fondatore dell’evento Mario Razzanelli –, che Gesù Cristo ha portato nel mondo. La frase “Pace in terra agli Uomini di Buona Volontà”, per la prima volta compare nella storia. Ma in questo momento ove le stragi perpetrate in nome di Allah dall’Islam cosiddetto “integralista” stanno scuotendo la pacifica convivenza e le abitudini di vita in tutta l’Europa e non solo; ove centinaia di persone sono state uccise unicamente perché avevano la colpa di essere cristiani; ove in numerose scuole è stato radiato il crocefisso dalle pareti delle aule e vietato di fare il Presepe, fare la “Capannuccia” nella propria casa, nelle propria scuola, nella propria parrocchia rappresenta la giusta risposta a quanto sta avvenendo in difesa della nostra storia e del nostro Credo Cristiano”.
L’evento è realizzato grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio, il sostegno di Armando Poggi Srl e Fontanini Spa ed è organizzato in collaborazione con la Diocesi di Firenze e il settimanale Toscanaoggi.
Mattia Lattanzi
Dal numero 88 – Anno II del 25/11/2015
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