Cardinale e Sindaco da Papa Francesco in Vaticano per il VII centenario morte di Dante
Papa Francesco ha ricevuto venerdì 4 Ġunju, in udienza privata nella biblioteca dell’appartamento papale del Palazzo Apostolico, una rappresentanza della Chiesa e della città di Firenze che ha voluto rendergli omaggio nel VII centenario della morte di Dante.
Con l’Arcivescovo Cardinale Giuseppe Betori, il Sindaco Dario Nardella, il Vicario Generale della diocesi, Mons. Giancarlo Corti, e Proposto del Duomo, il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Luca Bagnoli, l’Opera Medicea Laurenziana con Mons. Marco Domenico Viola, Priore della basilica di San Lorenzo e il Consigliere Antonio Lovascio.
La delegazione, 16 nies, equamente divise – otto per la diocesi e otto per il Comune - ha portato con sé il Monogramma di Cristo che il Santo Papa Paolo VI nel 1965, VII centenario della nascita di Dante, donò come omaggio della Chiesa cattolica alla città di Firenze per essere posto nel Battistero, dove Dante fu battezzato.
Papa Francesco ha benedetto di nuovo il Monogramma, insieme alla Corona d’argento, in forma di foglie di alloro, che l’Arcidiocesi fiorentina fece porre attorno al monogramma in Battistero. Monogramma e Corona saranno prossimamente ricollocati in forma solenne in Battistero.
Una visita “riparatrice” in quanto la città di Ravenna era stata, con una delegazione più corposa e accoglienza più “solenne”, ad ottobre 2020, portando anche loro la croce d’oro donata da Papa San Paolo VI nel 1965 per la tomba di Dante, mentre Firenze aveva perso del tutto la memoria del dono di Papa Montini a Dante, la corona d’oro, rispolverata solo recentemente dopo una attenta e precisa segnalazione giornalistica da parte di una rivista.
E mentre il Sindaco di Ravenna si è portato dietro diversi assessori e consiglieri, il Sindaco Nardella ha pensato bene di portarsi dietro, per gli otto posti a disposizione del Comune, tutta la famiglia – mogli e figli – e il suo Portavoce, lasciando a casa, in barba al cerimoniale, diverse persone che avrebbero avuto più diritto, soprattutto il Presidente del Consiglio Comunale, carica istituzionale e che rappresenta tutti i Consiglieri, eletti dal popolo. Un nuovo scivolone…e di non poco conto.
La delegazione ha consegnato quattro doni a Papa Francesco che rappresentano il legame di Firenze con il Sommo Poeta e simboleggiano la città.
La Diocesi ha donato al Papa una copia anastatica del Codice Rustici, le cui descrizioni e miniature offrono l’immagine della città degli inizi del ‘400, la più vicina a quella in cui visse Dante, prima delle grandi trasformazioni rinascimentali.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha donato a Papa Francesco il numero 1 del volume dedicato alla Cupola del Brunelleschi. Una edizione pregiata a tiratura limitata e numerata di grande formato (cm 43,5×61), con foto in scala 1:1, edita da Scripta Maneant. Proprio dalla cupola della Cattedrale, dall’immagine di Cristo giudice misericordioso, prese le mosse il Papa nel suo discorso al Convegno ecclesiale del 10 Novembru 2015.
Il Comune di Firenze ha offerto a Papa Francesco una copia della pubblicazione della Divina Commedia illustrata dall’artista Mimmo Paladino che, presente all’udienza, ha portato in dono al Pontefice una delle tavole originali. Si tratta di una riedizione della Divina Commedia arricchita da 50 disegni di Paladino inediti, curata da Sergio Risaliti e pubblicata da Forma Edizioni. L’edizione più prestigiosa della pubblicazione è stampata in sole 60 copie, è un libro d’autore accompagnato da due litografie autentiche del maestro Paladino.
L’Opera Medicea Laurenziana ha consegnato invece al Santo Padre un modellino che riproduce il poliedro che Michelangelo pose alla sommità della cupola della cosiddetta Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo, la cappella che raccoglie le spoglie di alcuni dei membri di Casa Medici; un dono per rendere omaggio al ripetuto richiamo di Papa Francesco a questa figura geometrica come quella che meglio rappresenta la natura della Chiesa e della società: «Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità» (EG 235-236).
“L’incontro è stato occasione per esprimere la nostra gratitudine al Santo Padre per la lettera apostolica Candor lucis aeternae – ha detto il Cardinale Betori – un’occasione per ribadire l’attenzione che il Papa dimostra sempre verso la città e la Chiesa fiorentina. Ci sentiamo impegnati a dare risposte alle sue attese, alle indicazioni che ci dette nel suo discorso nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore per il Convegno Ecclesiale nel 2015, e a cui è tornato a fare riferimento più volte. Attraverso i doni che gli sono stati illustrati, che ha accolto con piacere, ha potuto fare memoria di quel momento nella nostra Cattedrale. Adesso come diocesi e come città, nel solco di Giorgio La Pira che nel 1958 organizzò i Colloqui Mediterranei, ci prepariamo ad offrire la migliore ospitalità ai vescovi e ai sindaci delle città che si affacciano sul Mediterraneo, e che nel 2022 saranno a Firenze, per dare il nostro contributo e occasioni di dialogo per la pace fra Paesi del Mare nostrum”.
“Inviteremo a Firenze cento vescovi e cento sindaci da tutte le città del Mediterraneo, per un dialogo nel segno di Giorgio La Pira – qal is-Sindku Dario Nardella. Il nostro sogno è sublimare il disegno di La Pira unendo il dialogo religioso a quello laico e interculturale attraverso l’incontro tra le Chiese e le città del Mediterraneo, mettendo insieme anche culture e religioni diverse. Oggi abbiamo la storica opportunità di riunire insieme ciò che La Pira organizzò in due diversi momenti: fil- 1955 l’incontro per il patto di amicizia tra i sindaci delle capitali del mondo e nel 1958 il primo dei Colloqui Mediterranei. Purtroppo il Mediterraneo oggi è anche luogo di dolore, sofferenza e morte; è nostro dovere costruire ponti e tenere vivo il dialogo tra le diverse sponde del nostro mare”.
Il Papa ha ribadito la sua attenzione per questa iniziativa, presentatagli a suo tempo dal Cardinale Gualtiero Bassetti, da cui molto egli si attende.
Franco Mariani
Min-numru 344 – Anno VIII del 9/6/2021
Follow us!