Elezioni 2014: l’esercito dei 360 Presidenti di Seggio
E’ un vero e proprio esercito, ben 360, quello dei Presidenti di Seggio del Comune di Firenze.
Ssemplici cittadini nella vita quotidiana, professionisti, impiegati, studenti o senza lavoro, che per 3 giorni diventano però, ogni volta che c’è una consultazione elettorale o referendaria, Pubblici Ufficiali a tutti gli effetti, con poteri di Polizia.
Per esercitare le loro funzioni possono contare, oltre che su tutte le Forze dell’Ordine, su ben 360 segretari e 1.440 scrutatori.
Per molti una vera e propria missione, con qualche Presidente di Seggio che può vantare anche un minimo di 25 anni di onorato servizio, diventando una garanzia per il Comune, avendo maturato, sul campo, un esperienza preziosa che permette di garantire sicurezza in tutte le varie, e spesso complicate, operazioni elettorali.
Infatti, dopo la riforma elettorale del 1990, ad opera dell’allora Sottosegretario agli Interni, l’On. Valdo Spini, fiorentino, poi Ministro, e, fino alla scorsa legislatura, Consigliere Comunale in Palazzo Vecchio, con l’istituzione dell’apposito Albo, il Presidente della Corte d’Appello, almeno quello del capoluogo toscano, e a cui spetta per legge la nomina dei Presidenti di Seggio, tende a riconfermare ad ogni seggio il Presidente dell’ultima consultazione e quindi, a meno che questi non si sia dimesso, o abbia manifestato volontà di indisponibilità per varia natura, finisce che si possano anche avere Presidenti di Seggio con minimo 25 anni di anzianità.
Non a caso ho parlato di vera e propria missione in quanto, sottopagati rispetto ai 3 giorni lavorativi – sola la domenica è fatta di ben 17 ore consecutive lavorative – per sole 150 euro a votazione, più un bonus di 32 euro qualora ci siano più consultazioni in contemporanea, con un massimo di 4, spesso devono contrastare, per vari motivi, cittadini che pensano di poter fare al seggio quello che vogliono, mentre invece la Legge pone serie limitazioni nell’espressione del voto.
In più a Firenze sono chiamati anche a partecipare ad un incontro preparatorio in Palazzo Vecchio della durata di 3-4 ore, con tutto quello che comporta negli spostamenti per parteciparvi.
Una figura, e un esercito, senza i quali i fiorentini non potrebbero far valere uno dei propri diritti costituzionali, quello di votare, anche se oggi è sempre più diffuso l’astensionismo.
Franco Mariani
Dal numero 19 – Anno I del 21/05/2014
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