Femmina come la vita
Femmina come la vita. Il mondo festeggia le donne, compagne, mogli, figlie, amiche, amanti, per tutte voi, nella speranza di strapparvi un sorriso ogni giorno, il vostro.
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell’arcobaleno, perché nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa.
Siamo donne alla riscossa, con lo sguardo da Barbie, magari con l’uomo sbagliato addosso, forse camminiamo controvento da una vita, ma portiamo sempre gioia, speranza e amore.
E abbiamo costantemente una piccola rivoluzione in tasca, ci ribelliamo alle ingiustizie, non accettiamo un no come risposta se crediamo che ci sia una soluzione migliore.
E penso che dovresti farlo, donna, ora, sempre, in ogni momento, accetta i tuoi difetti, le tue paranoie, le pessime battute, le tue imperfezioni, le tue occhiaie, i tuoi giorni bui, i tuoi sorrisi così sinceri, le tue cadute, i passi falsi.
Anche quando ostenti una sicurezza che non hai, e se ti sei sentita ferita quando hai perduto l’uomo di cui eri innamorata, oggi devi essere convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno.
Questa è l’autentica esperienza della libertà. Avere la cosa più importante del mondo senza possederla.
Auguri donna, non dimenticare mai il tuo valore.
Per noi una bella poesia di Paolo Pes, giovane poeta.
La forza delle donne.
La donna, quella vera regala l’anima e trasmette emozioni, le emozioni, quelle vere, che portano la gioia dentro il cuore, le sensazioni che ti fanno vivere in eterno. La forza delle donne è immensa, la loro forza è nascosta dentro l’anima e nessuno tranne una donna può trovarla,
la donna non nasce per subire dolore ma bensì per vivere d’amore
quell’amore che un vero uomo sa regalarle.
Forza donne, non mollate davanti a queste azioni che fanno dell’uomo un succube della forza,
l’uomo deve imparare ad apprezzare la donna
a donarle l’amore vero di cui ha bisogno
a regalarle sensazioni uniche di cuore e promettere soltanto amore.
L’amore quello vero…
P.S. Non si nasce donne, si diventa.
Sempre vostra.
Silvana Scano
Dal numero 240 – Anno VI del 6/3/2019
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