Fino al 1 novembre “Aria” a Palazzo Strozzi con Saraceno
L’uomo-artista – scienziato- architetto-sociologo Saraceno con la mostra evento progetto ARIA nel cortile e nel piano nobile di Palazzo Strozzi, aperta fino al 1 novembre, ci invita a “specchiarci” nelle sue creazioni nelle Thermodynamic Constellation: tre sfere specchianti sospese che simboleggiano l’Aerocene e collocate nel cortile per poi salire al piano nobile e “immergerci” nel buio delle prime stanze per farci approdare alla penombra e alla luce per pensare per emozionarci.
Tra il reale e il fantastico, tra magia e tecnologia in ambienti dove punti e linee intonano armonie su pentagrammi architettonici quelli dettati dal Rinascimento!
Un ricollegarci alle nostre radici pronti a spiccare il volo, quel volo della conoscenza che non conosce limiti che conosce i limiti; un volo che Saraceno declina nella rete che è condivisione di idee e che imprigiona!
Dopo aver trascorso i primi anni della sua infanzia in Italia, Saraceno torna in Argentina dove intraprende gli studi di architettura e arte e nel 2001 si iscrive alla Städelshule di Francoforte, diretta all’epoca da Daniel Birnbaum, poi nel 2003 allo IUAV di Venezia partecipando con le sue installazioni alle Biennali di Venezia del 2001, 2003 e 2009 e alla Biennale di San Paolo del 2006,
Nel 2009 Saraceno partecipa all’International Space Studies Program della NASA. grazie alle sue ricerche e alle soluzioni tecniche a cui è giunto durante gli anni del suo lavoro, è riuscito a registrare veri e propri brevetti come quello per una nuova applicazione dell’aerogel, materiale leggerissimo e resistente, percorso di vita che coincide con il percorso del suo lavoro creare reti tra il visibile e l’invisibile, tra la vita e la morte riconoscendo a quest’ ultima suoni qualcosa che precede l’ eternità.
In una delle sale è esposta la serie completa delle trentatrè ‘Arachnomancy Cards’ realizzate dall’artista.
In questo spazio ogni giovedì dalle 19 alle 21.30 sarà possibile partecipare su prenotazione a letture individuali delle carte con i dottor Gianmarco Meucci, psicoterapeuta a ordinamento gestaltico, lettura che si ispira allo Nggam o divinazione attraverso i ragni, praticata dalle tribù Mambila di Camerun e Nigeria, durante le quali vengono poste delle domande a un ragno terricolo che fornisce una risposta spostando un’apposita carta da divinazione. Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi e curatore della mostra, ha lasciato che Saraceno costruisse le sue teche con polvere, ragnatele e piante trasformate in vere e proprie sculture.: «L’arte di Tomás Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide caratteristici della nostra era.
Carmelina Rotundo
Dal numero 306 – Anno VII del 29/7/2020
Seguici!