Fino al 3 Settembre l’Alluvione di Firenze del 66 è alle Oblate
Tante le iniziative per questa estate fiorentina in occasione del 50° dell’Alluvione di Firenze previste alla Biblioteca Comunale delle Oblate in via dell’Oriuolo 24.
L’Assessore al Decentramento, Federico Gianassi, questa mattina alle Oblate, assieme al Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e al Presidente della Commissione Cultura Mirco Rufilli ha presentato alla stampa le iniziative che si terranno in questa prestigiosa e storica sede della cultura cittadina.
Tra queste l’esposizione estiva della mostra fotografica ufficiale del 50° dell’alluvione, “1966 l’Alluvione di Firenze“, curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi, e organizzata dall’Associazione Firenze Promuove assieme al Comune di Firenze-Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5.
In questa nuova tappa espositiva – la mostra è stata inaugurata il 28 ottobre e fino a dicembre 2016 girerà per la città esposta in varie sedi – sono esposte 80 nuove foto, tra cui diverse inedite, alcune delle quali donate a Firenze Promuove dalla Famiglia di Michele Ferlito, che nel 1966 era Ispettore Distrettuale della Toscana, Marche e Umbria, e reggente gli Istituti Penitenziari di Firenze, e della Famiglia di Gennaro Sancilio, all’epoca Sottufficiale dell’Esercito, che con le sue foto documentò la situazione in Piazza Stazione, via della Scala e in altre zone del Quartiere 1.
Alla presentazione sono intervenute le rispettive figlie, Rita Ferlito e Susanna Sancilio.
La mostra rimarrà esposta fino al 3 settembre con il seguente orario: lunedì dalle ore 14 alle ore 22, dal martedì al sabato con orario continuato dalle 9 alle 24. Chiuso la domenica. Ingresso gratuito.
È previsto uno stop in concomitanza con la chiusura estiva della Biblioteca dal 4 al 15 agosto.
La mostra vede il sostegno economico di Unicoop Firenze.
“Siamo felici – ha detto l’Assessore Federico Gianassi – di aver potuto predisporre, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca delle Oblate, l’esposizione della mostra in questa sede. L’apertura della Biblioteca fino alle ore 24 dal martedì al sabato permetterà, soprattutto nelle ore serali, ai tanti turisti che gireranno per il centro storico alla ricerca di eventi culturali, di poter rendersi conto, nella splendida cornice notturna dei chiostri illuminati delle Oblate, di quello che accadde a Firenze quel fatidico 4 novembre 1966. Riteniamo doveroso come Amministrazione Comunale sostenere con appositi spazi espositivi iniziative come quella promossa dai cinque Consigli di Quartiere assieme all’Associazione Firenze Promuove. La mostra curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi ad oggi è stata visitata da oltre 70mila visitatori – tra cui anche Papa Francesco – e mettendo a disposizione questa location, che è anche un centro culturale importante nel tessuto cittadino, chissà forse supereremo i 100mila visitatori”.
“Da tempo – ha evidenziato il Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci – stiamo lavorando all’appuntamento del 4 novembre prossimo. Da un anno poi, grazie anche a Firenze Promuove e al suo Presidente Franco Mariani, abbiamo lavorato, non solo alla raccolta del materiale fotografico attraverso l’appello lanciato l’anno scorso ai cittadini dai Presidenti dei cinque quartieri, ma anche alla sua contestualizzazione nell’evento stesso. Prova ne è la mostra che oggi presentiamo. Raccontare queste storie, come quelle della famiglia di Michele Ferlito, composta dai genitori e ben 9 figli, o dalle foto scattate da Gennaro Sancilio, è un dovere per noi come Quartiere, non solo per non dimenticare, ma perché ci fanno capire il dramma vissuto dai fiorentini colpiti dalla furia dell’Arno. Un racconto che non si ferma solo a questo appuntamento”.
“Da qui al prossimo mese di novembre – ha infatti annunciato il Presidente della Commissione Cultura del Quartiere 1 Mirco Rufilli – puntiamo a creare una serie d’eventi concatenati che abbracceranno tutto il quartiere. Organizzeremo incontri, mostre, eventi musicali, visite guidate, per far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni cosa accadde 50 anni fa e, contemporaneamente, per realizzare anche iniziative legate all’acqua ed al rischio idrogeologico”.
“Oggi presentiamo 80 nuove foto – ha tenuto a sottolineare il Presidente di Firenze Promuove e curatore della mostra Franco Mariani – ma da qui a dicembre prossimo, nelle altre 5 tappe espositive previste al momento, esporremo tantissime altre nuove foto, molte delle quali inedite, che stiamo raccogliendo ancora, grazie anche all’impegno del Quartiere 1. In ogni tappa espositiva ci saranno nuove foto, e non è detto che, a volte per mancanza di spazio, come in questa occasione, tutte le foto possano essere esposte, quindi invitiamo sempre i fiorentini a venire a visitare la mostra. In particolare in questa tappa ci piacerebbe che i nonni venissero con i loro nipotini per far scoprire loro una pagina di storia di Firenze, ma anche per visitare la nutrita biblioteca dei ragazzi, qui presente, e che è un fiore all’occhiello del Comune. Poi in questa occasione ci saranno anche 4 motivi in più: le videoproiezioni che terremo nei giorni 22 e 28 luglio e il 2 settembre in un ambiente dotato di aria condizionata, quindi un luogo fresco, che non è poco in questo periodo afoso”.
“La mostra – ha detto l’altro curatore dell’esposizione, il giornalista Mattia Lattanzi – è una opportunità di stimolo, come è stato evidenziato anche dai responsabili della Biblioteca, per una riflessione su quei tragici momenti in cui i fiorentini tutti, cittadini, imprenditori, artigiani, lavoratori in genere, si mobilitarono da subito, e poi, assieme ai tanti volontari giunti da ogni parte d’Italia e dal mondo, si misero al servizio della città con tanta abnegazione per riportarla alla normalità, farne ripartire le attività, adoperandosi per il recupero dei suoi tesori artistici e culturali. Esporre alle Oblate ha per noi un particolare significato simbolico,visto che un’azione peculiare di una biblioteca è proprio quella di essere centro di informazione, formazione ed educazione della cittadinanza, oltre ad essere propulsore di conoscenza e cultura in generale”.
“Per me e gli altri 8 tra fratelli e sorelle – ha detto la signora Rita Ferlito – è una gioia immensa, dopo 50 anni, poter raccontare quello che abbiamo vissuto, assieme ai nostri genitori, quel 4 novembre, perché la nostra storia è una storia particolare quanto emozionante, vissuta tutta all’interno del Carcere di Santa Teresa. Grazie all’Associazione Firenze Promuove oggi, sia con questa mostra che con altre iniziative che si terranno prossimamente, possiamo far riscoprire quanto fu vissuto all’interno del carcere di Santa Teresa e l’atto eroico che vide protagonista mio padre, che fu addirittura segnalato dal Sindaco Piero Bargellini con delibera della Giunta Comunale per la concessione di una onorificenza”.
“Vedere oggi esposte per la prima volta le foto di mio padre Gennaro Sancilio – ha detto la signora Susanna Sancilio – è un emozione unica. Sono passati 50 anni da quando furono scattate da mio padre all’epoca Sottufficiale dell’Esercito. Pensare che fino a una decina di giorni fa erano chiuse in un cassetto in casa, dove sono rimaste sepolte, e ora sono esposte e visibili a tutti, grazie a Firenze Promuove, pronte a ‘raccontare’ quello che mio padre ha visto di persona e ha voluto fissare con uno scatto, mi riempie di gioia. Mai avrei pensato che mio padre potesse contribuire a raccontare una parte importante della storia di Firenze”.
La mostra presenta foto a colori e in bianco e nero dell’alluvione e del dopo alluvione, fino ad arrivare alla storica visita di Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966, 50 giorni dopo l’inondazione. In tale data infatti si dà per finita l’emergenza alluvione in città.
Tra i documenti inediti: foto provenienti dagli archivi della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri di Piazza Stazione, della Scuola di Guerra Aerea delle Cascine, della Comunità Ebraica, oltre a foto di privati cittadini.
Pannelli interessanti anche quelli dedicati ai frati del laboratorio di restauro del libro dell’Abbazia di Grottaferrata, che recuperarono oltre un migliaio di libri della Biblioteca Nazionale.
Infoline per la mostra al 328/87.85.360
La Redazione
Dal numero 121 – Anno III del 20/7/2016
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