Firenze rende omaggio a Giorgio La Pira

Giorgio La PiraOggi, 5 Novembre, in occasione del 37° anniversario della morte del Professore, Palazzo Vecchio ospiterà docenti e autorità, tra le quali Romano Prodi e Lapo Pistelli, per il convegno  “La questione lapiriana: la povertà oggi. Dalla povertà allo sviluppo e all’eguaglianza”, mentre la Biblioteca nazionale inaugurerà la mostra “La Pira, l’Europa dei popoli e il mondo: le pietre del dialogo”.

Inizio alle ore 10 nel Salone dei Cinquecento con l’apertura del convegno ideato per offrire un’autorevole riflessione sulle forme di povertà odierna nei diversi continenti.

All’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Società Italiana Economisti dello Sviluppo, la Comunità di Sant’Egidio e le Caritas della Toscana, prenderanno parte in qualità di relatori anche l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, l’attuale Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lapo Pistelli.

La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo in occasione dell’inizio della Presidenza Italiana dell’Unione Europea,  costituisce l’unico progetto espositivo selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tra gli eventi della Presidenza italiana per il Semestre europeo.

L’esposizione vuole proporre il messaggio all’Europa dei popoli di La Pira quale saldo fondamento delle Istituzioni comunitarie nell’attuale contesto globalizzazione, valorizzando in particolare le Istituzioni europee per le quali il Professore offrì un contributo determinante, in particolare per la Fondazione dell’Istituto Universitario Europeo stesso a Firenze.

“Si tratterà di una giornata con invitati d’eccezione per esperienza e competenze che ci permetterà di riflettere su problematiche attualissime come disoccupazione e immigrazione, che coinvolgono oggi gli stessi giovani italiani costituendo un’emorragia drammatica”, ha commentato il vicepresidente della Fondazione La Pira, Giulio Conticelli.

“Vorremmo offrire uno sguardo sulle povertà globali per ritrovare la misura che La Pira ci ha insegnato: affrontare i bisogni nella complessità delle dinamiche internazionali a partire dalle necessità degli ultimi. Lo stesso Professore nell’Ottobre del 1946 parlò di diritto al lavoro e di una forma di assistenza da parte dello stato nei confronti di chi si fosse ritrovato disoccupato: un principio che fu intuito dalle forze rappresentate alla costituente e sulla base del quale auspichiamo si strutturi anche la riforma del Jobs Act. Assicurare il sostegno della comunità a chi resta senza lavoro significa infatti non solo guardare ai poveri ma agire secondo la consapevolezza profonda che una città che non difende diritti dei poveri è una città senza legge. Ecco perché – ha concluso Conticelli – quello del prossimo 5 Novembre è un invito a Palazzo Vecchio rivolto dai poveri”.

Nelle Sale monumentali della Biblioteca saranno esposti in una mostra, che si prolungherà sino al 31 Dicembre, i documenti originali della visione dell’Europa di Giorgio La Pira, che creò le premesse negli anni Cinquanta della stessa Comunità Economica Europea, avvicinando le Nazioni europee che uscivano dalla guerra nei Convegni per la Pace e la Civiltà Cristiana, e poi progettando l’idea di un’Università europea, realizzatasi nell’attuale Istituto Universitario Europeo alla Badia fiesolana.

Nella Biblioteca saranno esposti preziosi manoscritti della tradizione biblica ebraica, cristiana e dell’Islam, della cultura filosofica dell’antichità greca e delle fonti del diritto romano. Sono simbolicamente le pietre che Giorgio La Pira aveva identificato quali basi della cultura europea: la pietra profetica, la pietra metafisica e la pietra giuridica.

La giornata si concluderà con la celebrazione della Santa Messa delle ore 18 presieduta da Mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della CEI, nella Basilica di San Marco, dove riposano i resti mortali del Servo di Dio, di cui è aperto il processo di beatificazione.

A 80 anni dalla creazione da parte di La Pira della Messa del povero a San Procolo, la presenza del direttore della Fondazione Migrantes, impegnata nell’attenzione continua al tema dell’immigrazione, vuole essere, da parte della Fondazione La Pira, un significativo gesto di attenzione al dramma spesso dimenticato dei migranti che attraverso il Mediterraneo giungono sulle coste siciliane, tra le quali proprio Pozzallo, città natale del Professore.

Per ogni notizia in merito, è possibile consultare la sezione “Notizie recenti” del sito della Fondazione La Pira ed i canali Facebook e Twitter attivi per conto della stessa Fondazione la quale, su semplice richiesta, invia anche una periodica newsletter contenente notizie ed eventi in merito alla figura di Giorgio La Pira.

Mattia Lattanzi

Dal numero 38 – Anno I del 05/11/2014