Frankestein, il mostro che non ha perso il suo fascino

Era una cupa notte di novembre… ma io avrei scritto… era una notte buia e tempestosa.

Così comincia uno dei libri più celebri della storia. Così apparve il mostro di Frankenstein.

E dopo il successo strepitoso del mio articolo su Dracula, ecco a voi “Frankenstein” – o il moderno Prometeo – di Mary Shelley, scritto fra il 1816 e il 1817, quando la scrittrice aveva 19 anni.

È questo il romanzo con cui nascono le figure letterarie del dottor Victor Frankenstein e della sua creatura spesso ricordata come “il mostro di Frankenstein”, ma anche in maniera errata (anche io ho fatto lo stesso errore)  con lo stesso nome del suo artefice.

Frankenstein è lo scienziato, non il mostro!

La storia racconta che il libro nacque per una gara tra Mary, Percy Shelley, suo futuro marito, e Lord Byron, per vedere chi poteva scrivere la migliore storia dell’orrore.

Il romanzo racconta di come lo scienziato Victor Frankenstein portò in vita un mostro composto da parti di diversi cadaveri, ed è considerato dalla maggior parte dei lettori il primo libro di fantascienza della storia.

Sono moltissime le opere (film, serie TV, fumetti e anche altri romanzi, brevi e non) tratte o ispirate dal romanzo di Mary; mitico il film girato nel 1974 (una parodia) dove Gene Wilder nel ruolo di Victor Frankenstein urla “Si può fare !!!”, così comìè indimenticabile l’assistente Igor (Aigor!!!).

Insomma, i mostro di Frankenstein è ancora oggi uno dei più famosi e riusciti esseri mostruosi di tutti i tempi, un mostro terribile ma capace di attirare su di sé la simpatia del pubblico; infatti il libro piace perché racconta la sfida dell’uomo contro la morte e le leggi della natura, l’uomo che si crede onnipotente e che spinge la scienza fino alla creazione della vita… l’uomo e la sua ambizione.

E sarà spettacolo, sarà cinema, sarà tragedia o parodia, ma sono passati 200 anni e “Frankestein” non ha perso il suo fascino.

E comunque si pronuncia: Fran-ken-stin!!!

Sempre vostra.

Silvana Scano
Dal numero 221 – Anno V del 10/10/2018