“Gli Abati, la vera famiglia di Dante?” di Antonella Bausi
Gli Abati sono stati una potente e ricca famiglia fiorentina, di origini più nobili dei ben più noti Medici, eppure oggi Firenze ha nascosto tutte le tracce della loro influenza nella storia della città.
La battaglia di Montaperti del 1260 è un evento funesto non solo per Firenze ma per gli Abati stessi.
Data la nota fede ghibellina, sono tacciati di tradimento nella celebre guerra con Siena per aver preferito la fede nell’Imperatore rispetto alla causa della città, segnando così inesorabilmente l’inizio della loro disgrazia.
Il lavoro di Antonella Bausi – di professione Bibliotecaria comunale presso l’Istituto ITI Leonardo Da Vinci – si prefigge di portare alla luce le vicende di un casato la cui storia si intreccia con quella della Firenze medievale. Un libro che nasce per una sorta di scommessa, come racconta la stessa autrice nel prologo, fatta con un collega che porta il cognome della nota famiglia fiorentina.
Dalle ricerche della Bausi viene fuori un affresco vivace della città fiorentina colta in un delicato momento storico, ovvero il passaggio tra la società medievale con i suoi castelli, torri, cavalieri e dame, e l’era dei Comuni.
Firenze, come altri Comuni dell’epoca, si distingue per la sua operosità, creatività, guidata da ricche e potenti famiglie in continua lotta per il ”potere” e la supremazia, ed è in questo contesto storico che si ricostruisce la vicenda della famiglia Abati.
Ancora oggi poco nota – se non agli studiosi – ma ricordata da Dante nel trentaduesimo canto dell’Inferno, insieme alla battaglia di Montaperti del 1260.
Il libro si compone di quattro parti: nella prima viene tracciato un profilo storico della Firenze all’epoca del passaggio a comune, nella seconda si parla più specificamente della famiglia degli Abati tra il XI e il XIII secolo per darci poi un ritratto, nella terza parte, di Bocca degli Abati, posto da Dante tra i traditori della patria. La storia della famiglia prosegue e si conclude nella quarta e ultima parte. In appendice è possibile trovare l’albero genealogico della famiglia fino al 1300.
L’autrice, creando anche un’attesa emotiva nello sviluppo delle vicende, delinea con puntualità e precisione i più importanti eventi storici del tempo a Firenze.
Antonella Bausi viene descritta, da chi la conosce, “come una persona dai mille interessi e dalla grande cultura, principalmente storica, ma non solo. Lettrice onnivora, curiosa, loquace, appassionata di musica classica, ottima produttrice di marmellate fatte in casa”.
Franco Mariani
Dal numero 204 – Anno V del 16/5/2018
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