Gli auguri natalizi del Sindaco Nardella alla città
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha iniziato il suo discorso per gli auguri natalizi alla città citando il dialogo tra due operai costruttori della cattedrale di Santa Maria del Fiore, chiamati ad un’impresa che sembra oltrepassare le loro forze, narrato dal poeta fiorentino Mario Luzi nella sua opera ‘Opus Florentinum’.
La tradizionale cerimonia si è svolta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
“Allora come oggi Firenze è attraversata da cantieri, opere ambiziose attese da anni – ha detto il Sindaco-: il nuovo aeroporto, la tramvia, il nuovo stadio, le grandi infrastrutture che legano la nostra città al resto d’Italia. Allora come oggi abbiamo operai che lavorano o che magari ne sono alla ricerca. Allora come oggi Firenze si interroga se mai riuscirà a realizzare queste opere e allora come oggi non smarriamo l’energia e la forza che appartengono a ciascuno di noi nel raggiungere gli obiettivi”.
“Nell’opera di Luzi trovo l’emozione e la preoccupazione per una città che si trasforma e che è chiamata a conquistare nuovi obiettivi – ha continuato – e l’incredibile combinazione tra grandi sfide e progetti ambiziosi quasi irraggiungibili, che durano anni, e che alla fine questa città riesce sempre a realizzare”.
In occasione della cerimonia degli auguri, il Salone è stato addobbato con un grande albero di Natale composto da piante di Stelle di Natale rosse.
Presenti anche Alessandro Berti, Console Onorario della Danimarca e Decano del Corpo Consolare, e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina.
“Questo Natale deve ricondurci alla sostanza di un comportamento di gratitudine verso la nostra città – ha aggiunto il Sindaco -. Siamo chiamati in ogni momento della giornata a restituire a Firenze qualcosa dell’immensità che la nostra città ci dà. Ognuno di noi è chiamato a restituire qualcosa a quell’immenso patrimonio di valori, di storia, di cultura che le generazioni che ci hanno preceduto hanno lasciato in custodia a ciascuno di noi”.
“Rivolgo a tutta la città un sincero e caloroso augurio di Natale – ha concluso Nardella – perché possiamo continuare a portare in alto il nome di Firenze e i suoi valori, il suo sguardo e la luce con cui illumina il mondo”.
Franco Mariani
Dal numero 45 – Anno I del 24/12/2014
Riprese e Foto di Franco Mariani
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