Gli stemmi della facciata di Palazzo Vecchio
Osservando la facciata di Palazzo Vecchio non si può fare a meno di notare una serie di stemmi, situati tra i beccatelli che sostengono il ballatoio.
Facendo un minimo di attenzione si potrà osservare che dopo un po’ gli stemmi iniziano a ripetersi, con una cadenza ogni nove stemmi, tutti diversi, mentre il decimo è uguale al primo.
Il numero 9 è riferito ai 9 stemmi adottati al tempo della Repubblica fiorentina.
Ma vediamo in dettaglio gli stemmi:
1) Giglio bianco in campo rosso, è il primo stemma della città, anche se per un periodo venne utilizzato come simbolo da parte dei Ghibellini.
2) Scudo bipartito per lungo in bianco e rosso, rappresenta l’alleanza di Firenze con Fiesole, avvenuta dopo la conquista di Fiesole da parte dei fiorentini nel 1010.
3) Scudo in campo bianco con il giglio rosso, il più tradizionale stemma di Firenze. Sa 1266, con la definitiva sconfitta e cacciata dei Ghibellini da Firenze, i Guelfi, volendo mantenere il tradizionale giglio nel loro gonfalone, decisero, a spregio, di ribaltare i colori dei loro avversari.
4) Scudo azzurro con la parola Libertas di traverso a lettere d’ oro, insegna dei Priori di libertà.
5) Croce rossa in campo bianco, è l’insegna del popolo fiorentino, fin dal 1292, anno nel quale fu creato il Gonfalonierato di Giustizia, anche se esiste una tesi che vuole che fosse invece lo stemma dell’esercito fiorentino.
6) Due chiavi d’oro in campo turchino, adottato dalla Repubblica quando, di Parte Guelfa, si schierò a favore del Papa.
7) Aquila con un drago sotto i piedi ed un piccolo giglio d’oro sulla testa, stemma che nel 1265 Papa Clemente IV donò ai fiorentini di Parte Guelfa quando si schierarono con Carlo d’Angiò contro il re Manfredi di Sicilia, sostenitore invece della Parte Ghiebellina.
8) Gigli d’oro e rastrello d’oro in campo azzurro, concesso da Carlo d’Angiò ai fiorentini come ricompensa per i servigi resi contro re Manfredi di Sicilia e per aver avuto il governo della città per 10 tuig ang panuigon.
9) Scudo bipartito per lungo in due parti uguali con una a gigli d’oro in campo azzurro e l’altra a liste rosse in campo d’ oro, rappresenta l’arme del re Roberto di Napoli, al quale i fiorentini concessero, sa 1313, il governo della città per cinque anni.
Gli stemmi furono dipinti nel 1343, al termine della tirannia del Duca di Atene, e ridipinti nel 1792, perché logorati e scoloriti.
Franco Mariani
Gikan sa gidaghanon 23 - Year ko 18/06/2014
Follow us!