Grand Tour – alle fonti del Rinascimento
Fino al 14 novembre l’Accademia delle Arti del Disegno ospita nella Saletta delle Esposizioni, in Via Orsanmichele, n.4, a Firenze, la mostra “Grand Tour. Alle fonti del Rinascimento”, curata da Zhou Zhiwei e parte del progetto “Grand Tour, l’Italia vista dagli artisti cinesi” promosso dalla Fondazione Kokocinski.
I cinque pittori di nazionalità cinese che espongono in Accademia sono tutti maestri affermati, studiosi esperti di pittura occidentale, accademici caratterizzati da una fervente ammirazione per la cultura italiana. Le venticinque opere dal vero realizzate con la tecnica della pittura ad olio su tela e acquarello su carta, ritraggono i paesaggi che hanno suscitato in loro più emozioni. Nato nel 2014 con l’idea di accogliere gli artisti cinesi in Italia, patrimonio mondiale dell’arte e della cultura, accompagnandoli a scoprire i suoi più importanti tesori e le stesse meraviglie che hanno affascinato generazioni di artisti e intellettuali protagonisti del Grand Tour di ottocentesca memoria, il primo programma attuato si concentrava su Roma e i suoi dintorni.
Dopo il successo della mostra organizzata al Museo Nazionale di Arte Orientale di Roma i pittori cinesi Liu Manwen, Din Yiling, Yin Xiong, Wang Weixin e Zhou Zhiwei hanno voluto approfondire il tema del Grand Tour con un’ottica diversa e di straordinario interesse, alla ricerca delle origini del Rinascimento nei territori di San Francesco. Nasce cosi il “Grand Tour. Alle fonti del Rinascimento” e da San Leo a Caprese Michelangelo, da Arezzo a Urbino, da San Sepolcro ad Assisi, gli artisti hanno intrapreso un viaggio alla scoperta dei territori che diedero i natali a Piero della Francesca, Michelangelo, Raffaello, Perugino, Vasari, ai della Robbia e a tanti altri artisti, interpreti di storie straordinarie al servizio dei signori del Rinascimento italiano.
Renato Mammucari, grande esperto di storia del Grand Tour e che ha introdotto la mostra realizzata presso il Museo Nazionale di Arte Orientale a Roma nel 2015, afferma che “troviamo oggi cinque artisti cinesi che, grazie alla loro particolare sensibilità e grande professionalità, sono riusciti a vedere in un’Italia dove, a cominciare da Roma, anche le pietre ‘parlano’, un luogo predestinato dove l’anima si smarrisce. Le opere di questi cinque artisti nascono dalle loro mani. Queste, infatti, altro non sono che lo strumento attraverso il quale riescono ad esprimere la loro ispirazione: la sola tecnica, pur precisa e puntuale, non consentirebbe di dipingere composizioni come quelle realizzate in quest’ultimo Grand Tour, che riescono a catturare i sentimenti prima ancora degli occhi tanto sono piene di passione”.
Uno dei momenti più coinvolgenti della permanenza in Italia è stato il tempo trascorso a La Verna, in provincia di Arezzo, luogo francescano per eccellenza. Il confronto quotidiano e il rapporto con realtà cosi differenti ma legate tra loro dalla semplicità, dall’accoglienza e dalla condivisione hanno affascinato gli artisti, coinvolgendoli in un’esperienza assolutamente nuova e, forse, irripetibile. Il Castello di Poppi, luogo caro a Dante Alighieri, domina quel territorio del Casentino che, seppure piccolo per estensione, tanto ha dato alla letteratura e alla storia dell’arte italiana. Fu durante il soggiorno in Italia che il Maestro Alessandro Kokocinski e il Professor Wang fecero la singolare scoperta di essere stati, in passato, ispirati da una comune passione nella creazione di illustrazioni della Divina Commedia di Dante. I sentimenti di cooperazione e fratellanza che hanno accompagnato gli organizzatori e gli artisti guidati dal Maestro Zhou Zhiwei in questo percorso ci portano ad auspicare la possibilità di avvicinare l’Occidente all’Oriente attraverso il messaggio dell’arte trasmesso dal Grand Tour.
Cecilia Chiavistelli
Dal numero 178 – Anno IV dell’1/10/2017
Accademia delle Arti del Disegno
Saletta delle Esposizioni
Via Orsanmichele, n.4, Firenze
Fino al 14 novembre
Lunedì dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.
Mercoledì dalle ore 10 alle 12.
Ingresso libero.
Telefono: 055/219642
www.aadfi.it
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