Il 15% dei toscani vive sotto la soglia di povertà
Per la Caritas Il 15% dei toscani vive al di sotto della soglia di povertà; tra i più colpiti, le coppie con tre o più figli, soprattutto se i figli sono minorenni, e i genitori single. Un dato preoccupante che emerge dal rapporto Caritas 2014, che sarà presentato a metà giugno, e la cui anticipazione è stata resa nota sabato scorso all’Istituto degli Innocenti di Firenze in occasione dell’incontro “Nuove povertà: il ruolo del volontariato tra impegno e criticità”, promosso dalla delegazione Cesvot di Firenze.
Come ha spiegato Ivana Ceccherini, Presidente della delegazione Cesvot di Firenze, “abbiamo voluto porre all’attenzione dei cittadini le azioni concrete delle organizzazioni di volontariato, che tendono a dare una prima risposta ai bisogni sempre crescenti causati anche dalla crisi. Le associazioni si attivano non solo per aiutare a risolvere i problemi ma per creare un clima di condivisione nel quale camminare insieme e fare rete”.
Per il direttore Caritas Firenze, Alessandro Martini: “ragionare di povertà oggi non vuole dire più ragionare di fasce di marginalità della popolazione, ma significa parlare di tante persone e tante situazione che impropriamente vengono definite come situazioni di normalità: non solo povertà materiale ma anche povertà legata ad altri aspetti, sia in ambito educativo che sociale”.
“E’ importante ribadire la necessaria collaborazione fra le diverse associazioni e organizzazioni del volontariato che, come settore, è chiamato sempre di più a farsi carico delle difficoltà e dell’affanno che dimostra il sistema”.
Per Alessandra Maggi, presidente dell’istituto degli Innocenti, “i dati elaborati dal nostro Istituto non lasciano dubbi, si può dire che nel triennio 2010-2012 l’indicatore di povertà è peggiorato sia in Italia – da 24,5% al 29,9% – che nell’Unione europea – dal 23,6% al 24,7% -, se l’Unione ha individuato il problema, le misure adottate nell’ambito della strategia Europa 2020 sembrano essere troppo deboli portando la situazione ad un continuo aggravarsi. In particolare, tra i più colpiti le coppie con tre o più figli, soprattutto se i figli sono minorenni, e i genitori single”.
Mattia Lattanzi
Dal numero 19 – Anno I del 21/05/2014
Seguici!