“Il Mostro della paura” di Maria Rosaria Belfi
“Il Mostro della paura” di Maria Rosaria Belfi, Apollo Edizioni, è un breve romanzo didattico – o, per meglio dire, “quaderno operativo ad uso scolastico”, come lo definisce l’autrice – che tratta uno degli argomenti più importanti che riguardano la crescita di ogni bambino: la paura.
La paura, in questo caso, non viene vista come una sorta di “nemica” della crescita dei bimbi. Tutt’altro. La paura viene vista, accettata e presa per quello che è: fonte indispensabile di accrescimento interiore, fisico e psicologico.
Proviamo un attimo a tornare indietro nel tempo. Sì, mi rivolgo a tutti gli adulti che leggeranno questa recensione. Chi, da bambino, non ha avuto paura del buio? Chi non ha avuto paura del “mostro” che si nascondeva nel buio dell’armadio oppure sotto il letto? Chi non chiedeva alla mamma di lasciare una luce accesa oppure la porta della cameretta socchiusa?
Presumo che tutti – a parte qualche eccezione, come ad esempio i supereroi quand’erano bambini – abbiamo avuto paura del buio, dell’armadio chiuso a fianco del letto, dei presunti fantasmi sotto il lettino, del temporale troppo rumoroso… ed è proprio questo tasto che la nostra autrice tocca, “schiaccia”, e accarezza allo stesso tempo. Il tasto della paura. Della paura costruttiva.
Costruttiva perché può – anzi deve – essere vinta! Come nel caso del piccolo Luciano, il protagonista di questo spettacolare “libricino multimediale”.
Ma non voglio certo svelare come riuscirà Luciano a vincere le sue paure…
“Mi sono occupata per moltissimi anni della formazione dei bambini di scuola primaria, vivendo in simbiosi con il loro mondo spontaneo e colorato – confida Maria Rosaria – accompagnandoli nella crescita e nel processo apprenditivo. Ora che sono in pensione cerco di mantenere vivo il contatto emozionale col mondo bambino attraverso la scrittura”.
Ma l’autrice non è un’esordiente, infatti ha già scritto altre due belle storie che trattano sapientemente il rapporto tra adulti e bambini, ma soprattutto descrivono l’empatia che si crea tra l’innocenza fanciullesca e il duro mondo circostante.
“Ho all’attivo tre pubblicazioni – spiega l’autrice – ‘Come ali di farfalla’, un lungo racconto sulla guerra in Siria (Apollo edizioni), ‘Daiki’, un libro dal profilo multiculturale in cui campeggiano sentimenti come la solidarietà e l’empatia (Marzia Carocci edizioni), e ‘Il Mostro della paura’, sulle paure infantili (Apollo Edizioni). Dedico questo racconto ai tanti bambini con i quali ho condiviso, nei miei numerosi anni di lavoro, le emozioni più svariate. Amo la natura, la sua ciclicità che sa di miracolo, di vita”.
Il racconto di Maria Rosaria è un piccolo capolavoro ad uso scolastico, adatto soprattutto ai bambini che rientrano nella fascia d’età del protagonista (8-11 anni), ma non solo.
Ottime le traduzioni del testo in inglese e in spagnolo.
Opera letteraria arricchita, inoltre, da citazioni, filastrocche; e non mancano gli spazi vuoti per poter esprimere stati d’animo e paure personali: un vero libro-quaderno simpatico e appetibile per ogni bambino.
Ma cosa pensa la nostra autrice della scuola ai tempi del Covid? “La scuola per alcuni mesi è venuta a mancare come comunità, come momento di aggregazione, come realtà, irripetibile, di momenti di incontro generazionale. Tutti gli operatori scolastici hanno cercato di far sentire la loro vicinanza ai ragazzi. Oggi le scuole hanno riaperto i battenti e comunicano a un’Italia impaurita e smarrita, senso di responsabilità e impegno educativo, sfidando il virus e la paura dilagante”.
Già, perché al di là di tutto… è fondamentale che i ragazzi, anche e soprattutto in questi tempi di paure e psicosi – dove il distanziamento sociale imposto e le regole spesso assurde stanno tentando di distruggere la socialità – frequentino la scuola e leggano racconti costruttivi, come ad esempio “Il mostro della paura” di Maria Rosaria Belfi.
“Continuerò a scrivere narrativa per bambini e sulla condizione femminile – spiega la scrittrice – ho in cantiere, anche se in fase embrionale, un libro dove la protagonista riesce a liberarsi da una situazione subalterna di vita coniugale, e da momenti di condizionamento psicologico, oltre che da momenti di violenza fisica”.
Cinque stelle per il “quaderno operativo ad uso scolastico” di Maria Rosaria Belfi.
Mattia Lattanzi
Dal numero 313 – Anno VII del 14/10/2020
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