Il Natale 2017 sarà migliore per i toscani
“L’onda lunga della crisi ancora si fa sentire, ma dai segnali che ci arrivano dai nostri operatori di riferimento il Natale 2017 in Toscana potrebbe essere lievemente migliore di quello 2016”.
A dirlo è la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, che spiega: “Una piccola ripresa si è vista anche nell’andamento generale delle vendite dell’anno, soprattutto a partire dalla primavera i territori e le città a più alto valore turistico ne hanno beneficiato di più grazie all’affluenza di persone da fuori. Per le altre località, invece, i risultati sono forse meno evidenti. Ma si percepisce comunque un leggero miglioramento nel clima di fiducia”.
A risentirne in positivo dovrebbero essere anche le vendite di dicembre, tradizionalmente caratterizzate da un picco di crescita rispetto agli altri mesi dell’anno. Infatti il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni aggiunge: “I dati su Pil e occupazione (in Toscana +14mila addetti nel secondo trimestre 2017 rispetto al II trimestre 2016) indicano che il quadro generale dell’economia è migliorato, ma non è detto che questo si traduca subito in un aumento deciso dei consumi per effetto di tredicesime più robuste, le famiglie toscane avranno addirittura il budget più alto degli ultimi dieci anni, circa 1.500 euro ovviamente comprensivo di tutti i consumi, alimentari e non. Ma ancora l’incertezza sul futuro, la mancanza di una stabilità economica e politica del Paese faranno propendere i più all’oculatezza. Molti useranno le maggiori risorse disponibili per mettere a punto i loro bilanci, fare spese necessarie per la casa, magari concedersi un viaggio o una cena in più al ristorante. Per questo motivo, la spesa per i regali di Natale dovrebbe restare in linea con quella dello scorso anno”.
Una cosa è certa: il portato sociale e psicologico delle festività natalizie imprime sempre un brio maggiore alle vendite. Marinoni conclude: “È accaduto negli anni peggiori della crisi, accadrà a maggior motivo quest’anno per quanto riguarda i regali, il nostro ufficio studi prevede un importo medio di spesa intorno alle 166 euro a persona, vale a dire poco meno di 400 euro a famiglia. Le persone alle quali fare regali saranno ancora poche e ben selezionate, come del resto lo sono da almeno 5 anni. Bambini e partner in cima alla lista, a scendere tutti gli altri, in base ovviamente alle possibilità economiche. Come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, la parola chiave di questo Natale sospeso tra la fine della crisi e una vera crescita è fiducia. Un ingrediente fondamentale che si può irrobustire solo in un modo: dare una prospettiva certa di riduzione delle tasse”.
Mattia Lattanzi
Dal numero 184 – Anno IV del 13/12/2017
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