Il Papa arriva a Firenze e sul palazzo arcivescovile manca lo stemma papale
Papa Francesco sta per arrivare a Firenze e sul palazzo arcivescovile, in Piazza del Duomo, manca ancora lo scudo con lo stemma papale, che doveva essere messo pochi mesi dopo l’elezione del nuovo Pontefice, avvenuta addirittura nel marzo 2013.
Si, sono ben due anni e mezzo che lo stemma di Papa Bergoglio manca dal palazzo dove ha sede la Curia fiorentina e dove risiede il Cardinale Arcivescovo.
E’ infatti tradizione consolidata che l’antico palazzo arcivescovile, quello le cui finestre rimasero chiuse, per decisione del Cardinale Elia Dalla Costa, quando a Firenze vennero Mussolini e Hitler, ospiti sopra la porta centrale d’ingresso lo stemma dell’Arcivescovo in carica, e sull’altro portone, quello che fino a qualche mese ospitava l’agenzia di viaggi della Curia, e che ora invece ospita la sala da thè di un noto bar, lo stemma del Papa regnante.
Solo che da quando nel marzo 2013 fu eletto Papa Francesco il nuovo stemma papale non è mai stato esposto.
Un annetto fa – quando ancora non si sapeva della visita del Papa Firenze per il 10 novembre prossimo - chiesi spiegazioni in Curia e mi fu risposto che ci stavano ancora lavorando le maestranze dell’Opera del Duomo, e che nel breve tempo possibile sarebbe stato esposto, ma invece…
Certo la realizzazione di queste vere e proprie opere d’arte ebanistica e pittorica, uniche nel suo genere, che meriterebbe una esposizione permanente dei tanti stemmi dei precedenti Arcivescovi e Papi in una delle tante chiese abbandonate del centro, richiede tempo e precisione, ma due anni e mezzo sono un po tantini.
Chissà se il Cardinale o i suoi collaboratori si sono accorti di questa clamorosa svista, anche perchè a novembre arriveranno almeno 300 Vescovi e sicuramente al loro occhio di esperti la mancanza, sul palazzo arcivescovile, dello stemma del Papa regnante, cosa che invece è esposto sul loro Palazzo da almeno due anni, non passerà inosservata, fosse soltanto per il richiamo che fa lo sfiammante stemma rosso cardinalizio di Betori, esposto un anno prima dell’elezione di Papa Francesco.
Davvero questa volta si può ben dire “L’è proprio l’Opera del Duomo…”, antico detto fiorentino diventato sinonimo per definire un progetto che va per le lunghe e che rischia di non essere concluso.
Franco Mariani
Dal numero 76 – Anno II del 02/09/2015
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