“Il segreto del Verziere” di Federico Carro

marsella29Oggi vi parlo di “Il segreto del Verziere” di Federico Carro, autore emergente.

Federico Carro nasce a La Spezia il 15 giugno 1991 ma cresce a Vernazza, a La Spezia gestisce un bar insieme allo zio e la scrittura fa parte della sua vita.

Il romanzo fonda due generi, quello surrealista e, in parte, thriller immergendo il lettore in un mondo dove il tempo pare essersi fermato.

Si parte dall’introdurre il regno del Re Lenoire fatto di pace e prosperità finché un giorno non si arriva al cosiddetto punto di rottura.

La sua tranquillità sarà turbata dall’arrivo di un uomo misterioso che vuole dargli in dono un potere che va ben oltre le possibilità umane.

Il Re, per timore che questo dono potesse essere un pericolo per se stesso e il suo regno, decide di relegarlo nei meandri del bosco credendo che potesse essere irraggiungibile. Il suo rifiuto portare con sé una malattia che colpirà il sovrano e lo farà morire, portando al declino del suo stesso regno.

Gli succederà il figlio Lejacke, un principe che non riesce a capire la responsabilità affidatagli dal padre e che non riuscirà a modificare l’odio, la fame e la povertà che regnano tra la sua popolazione.

Un popolo che sarà dilaniato da un astio che darà vita a tante faide familiari, perdite di persone care e figli, ma anche di partenze e ritorni. Le loro storie s’intrecceranno per poi ricongiungersi in un’unica storia che accumunerà tutti quanti e, forse, scioglierà le catene imposte da un antico passato.

Il romanzo ha un suo particolare carattere distintivo ed è nel suo stile che ricorda tanto il dolce stilnovo di Dante, Petrarca e Boccaccio che riprodussero la ricercatezza lessicale e aulica della lingua italiana.

Il racconto è ricco di descrizioni particolareggiate dei luoghi senza però indicare esattamente un luogo ben preciso, forse per stessa volontà dell’autore che vuole mantenere il luogo di ambientazione riservato alla fantasia del lettore e a se stesso.

Il tema principale dello scritto è contemporaneo, poiché è un tributo alla natura e al rapporto, ad oggi conflittuale, che l’uomo ha con essa.

“La bozza del mio primo romanzo, ‘Il segreto del verziere’ – spiega l’autore – è nata nelle ultime fasi della scuola superiore, tratto dall’ispirazione che mi ha donato Vernazza, per la quale ho vissuto molti anni. La sua paesaggistica, mista dal mare e dalle colline, inebriate dal suo profumo così unico, mi ha spinto a scrivere una storia in un lido fantastico e surreale, molto simile al paese poco prima citato. Sicuramente questo libro può inviare diversi messaggi, quale l’amore, la perdita di cose che si sono lasciate andare con il tempo, come le tradizioni, la famiglia i propri cari, però sicuramente il messaggio più importante è quello di rispettare la natura che ci circonda. Tempo or sono la natura era in simbiosi con l’uomo, però il re di tale luogo di quell’epoca, rifiutò un dono immenso che la stessa natura gli ha voluto donare, esso rifiutando tale dono, la natura con il tempo si fece pervadere dall’astio, rinfacciando così, il proprio rancore alle future generazioni”.

“Leggi il mio libro per non perdere le tradizioni che ci hanno portato nel presente e che per anni ci hanno formato come siamo ora – ammette Federico – per capire determinati concetti, quali l’amore, il rispetto, l’aiutare il prossimo, tutte parole che si possono trovare nel mio romanzo, e sempre di meno nella vita quotidiana e nella società che ci sta avvolgendo tuttora”.

“Per il futuro – conclude il giovane scrittore – in questi momenti sto terminando il mio secondo romanzo ispirato dalla città magica di Torino. Tale luogo mi ha dato idee grandiose, su parecchio lavoro da svolgere per il ‘sequel’ del primo romanzo, facendo nascere così una trilogia che si svilupperà ben oltre a tale città, intitolato ‘Il re della luce’. A breve comunque il primo romanzo di tale trilogia: ‘Il re della luce l’ordine degli dei oscuri’”.

 “Il segreto del Verziere” di Federico Carro – Editore: Sacco – 168 pagine – prezzo di copertina 14,90 euro.

Eleonora Marsella
Blog di Eleonora Marsella

Dal numero 153 – Anno IV del 2293/2017