Il silenzio e la passione del Venerdì e Sabato Santo
Al Venerdì Santo i Cristiani commemorano la Passione e la Crocifissione di Gesù Cristo. Questa ricorrenza viene osservata con speciali pratiche e riti dai fedeli. Il Venerdì Santo è il giorno della Croce, di questo simbolo che è guida per i cristiani che ha al suo centro il dolore e la sofferenza, accettata e trasfigurata.
In tutta la Toscana si tengono Vie Crucis o Rievocazioni Storiche della Passione particolari, con imponenti partecipazioni di figuranti e Confraternite.
In questo giorno, come anche domani, non si celebrano le Sante Messe.
Al pomeriggio le comunità si radunano in chiesa per ascoltare la lettura, a più voci, della Passione di Gesù.
E’ il giorno anche dove in tutte le chiese del Mondo si raccolgono offerte per sostenere la Custodia della Terra Santa che custodisce e conserva tutti i luoghi dove Gesù è nato, vissuto, morto.
Il Vescovo Ausiliare di Firenze, Mons. Claudio Maniago, ha ricordato a tutti i sacerdoti della diocesi questa particolare colletta attraverso una lettera che è giunta a tutti i presbiteri nei giorni scorsi: “come ogni anno – scrive il Vescovo – accogliendo l’invito della Congregazione per le Chiese Orientali, ci uniremo con la preghiera alle Comunità cristiane della Terra Santa, per esprimere loro la nostra fraternità e la nostra carità. Lo faremo nel giorno in cui si celebra la passione e morte del Signore Gesù. E’ quella l’occasione per provvedere alla tradizionale Colletta, raccomandata dal Santo Padre Francesco, che invita ad adempiere al debito che la Chiesa Universale ha verso la Chiesa Madre, dove “la luce della fede non si è spenta, anzi risplende vivace. E’ «la luce dell’Oriente» che «ha illuminato la Chiesa universale, sin da quando è apparso su di noi un sole che sorge (Lc 1,78), Gesù Cristo, nostro Signore». E’ con questi sentimenti – conclude Maniago – che invito i Parroci e i Rettori di chiese a voler provvedere alla Colletta per la Terra Santa il prossimo Venerdì Santo, 18 aprile, al fine di sostenere la vita e le opere delle comunità presenti in quei luoghi così cari a tutti i cristiani. Sono sicuro che ogni Parrocchia, Rettoria o Comunità Religiosa si adopererà per sensibilizzare i fedeli per questo gesto di fraterna generosità”.
Papa Francesco ascolterà in San Pietro la lettura della Passione di Gesù, con diretta televisiva dalle ore 16,50 mentre alla sera in mondovisione, a partire dalle ore 21 ci sarà il rito della Via Crucis al Colosseo, che ricorda la passione e morte di Gesù.
Subito dopo Rai 1 trasmetterà in prima assoluta il film “Firenze. Inferno e Paradiso” del regista Italo Moscati.
Realizzato in collaborazione della Fondazione Spazio Reale, il film utilizza le più innovative tecnologie di ripresa televisiva tridimensionale e per questo sarà visibile anche sui canali 3D della Rai.
A questo si uniscono importanti materiali storici, video, fotografie, documenti, forniti dalle Direzioni Teche Rai, Rai Vaticano, dal Centro Televisivo Vaticano, dall’Arcidiocesi di Firenze e dal settimanale Toscana Oggi.
Il filmato, realizzato durante l’Anno della Fede, pone in evidenza alcune importanti figure del Cattolicesimo fiorentino del ‘900, come il Cardinale Elia Dalla Costa, il Sindaco Giorgio La Pira, don Giulio Facibeni, don Raffaele Bensi, don Lorenzo Milani.
Per il regista Italo Moscati “un racconto coinvolgente sulla città, le sue bellezze; le figure della sua storia e della storia di tutti, il passato e il presente; il meraviglioso centro storico e i luoghi della periferia; i volti dimenticati che ritornano e rianimano i luoghi dove hanno vissuto e fatto ascoltare la loro voce”.
In occasione della presentazione del film, un anno fa al Centro Spazio Reale, il Cardinale Giuseppe Betori sottolineò come “il filmato presentando immagini tridimensionali bellissime e non usuali, riesca in modo artistico a mettere il luce delle caratteristiche fondamentali di Firenze e della sua storia”.
E concludendo, con una battuta, aggiunse che sarebbe stato utile farlo vedere al Papa in preparazione della sua venuta a Firenze nel 2015, per il Convegno Ecclesiale Nazionale.
E mentre la Rai trasmetterà questa “reliquia” in varie parti della città, le parrocchie organizzano per le strade semplici Via Crucis o Processioni del Gesù Morto, più o meno curate.
Il Sabato Santo invece è il giorno in cui i cristiani celebrano il Signore Gesù Cristo che, con la sua divinità e con la sua anima umana, ma non con il suo corpo che, tolto dalla croce su cui è morto il Venerdì Santo e deposto nel sepolcro, viene preservato dalla corruzione grazie alla virtù divina, discende agli inferi dove, a motivo della sua vittoria sulla morte e sul diavolo, e secondo certe tradizioni cristiane per un tempo corrispondente a circa quaranta ore, libera le anime dei giusti morti prima di lui e apre loro le porte del Paradiso. Compiuta tale missione, la divinità e l’anima di Gesù si ricongiungono al Corpo nel sepolcro: e ciò costituisce il mistero della resurrezione, centro della fede di tutti i Cristiani, che verrà celebrato nella seguente domenica di Pasqua.
Il Sabato Santo è il terzo ed ultimo giorno del Triduo Pasquale, un giorno di silenzio e di digiuno e pur, se un senso di lutto pervade tutta l’area del tempio, esso è incentrato sull’attesa dell’annuncio della Risurrezione che avverrà nella solenne veglia pasquale che non fa parte di tale giorno e che si svolge nella notte tra il sabato e la domenica.
In questo giorno non si celebrano le Messe.
Per questa ragione, il Sabato Santo è detto liturgico, nel senso che è l’unico giorno dell’anno senza alcuna liturgia, in quanto in esso è prevista la solo celebrazione della Liturgia delle Ore.
L’Eucarestia non è conservata normalmente nel Tabernacolo, che quindi è spalancato e senza conopeo, ma viene normalmente conservata in altro luogo adatto, come la sacrestia, anche se in qualche posto continua ad essere conservata nell’altare della reposizione. Le luci e tutte le candele sono spente. Gli altari sono spogli, senza fiori e tovaglie. In molte chiese rimane esposta la Croce servita per l’adorazione nel Venerdì Santo.
La Veglia pasquale nella grande e santissima notte dell’anno, una tra le celebrazioni più antica, più importante e più ricca di contenuto della liturgia cattolica. Si veglia per indicare che viviamo in attesa della venuta del Signore, nella speranza che si compia il nuovo e definitivo passaggio segnato dall’eternità.
Nella Veglia si esprime il nostro passaggio dalla morte e dal peccato alla vita nuova in Cristo. Al centro dei riti iniziali si trova il cero, simbolo di Cristo risorto; alla sua luce si ascolta il solenne annunzio della Pasqua e la parola di Dio in cui è rievocata la storia della salvezza, dalla creazione alla risurrezione di Cristo; segue la prima partecipazione alla Pasqua mediante il Battesimo e la rinnovazione delle promesse battesimali, con la professione di fede e la preghiera universale o dei fedeli; infine si celebra l’Eucaristia, in cui l’agnello pasquale, risorto da morte, si fa cibo per noi perché viviamo di Lui e per Lui nella logica della santità.
La Celebrazione Eucaristica della Veglia è il culmine non solo del Triduo, ma dell’intero anno liturgico, la sorgente della gioia pasquale.
La Messa della domenica di Pasqua, detta di Risurrezione, non è che il prolungamento della Celebrazione Eucaristica della notte. Dove è possibile, in questa notte si amministra anche il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione agli adulti.
A Firenze, per espressa volontà della diocesi, da tre anni lo Scoppio del Carro ha un prologo al Sabato Santo, visto che, fino al 1960, lo Scoppio non si teneva il giorno di Pasqua ma al Sabato Santo a mezzogiorno
Le novità riguardano due dei tre cortei.
Praticamente il corteo del Sindaco, con Gonfalone, Famiglia di Palazzo, e qualche rappresentante del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, non partirà da Palazzo Vecchio la domenica mattina ma la sera del Sabato Santo alle ore 21 per raggiungere la chiesa dei Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio, in piazza del Limbo.
Qui dopo una preghiera di benedizione dei presenti, l’invio delle tre pietre del Santo Sepolcro verso la Cattedrale, con un corteo religioso che si unirà al corteo comunale per portare il cofanetto contenente le tre pietre e l’acciarino per far scoccare la scintilla e il braciere porta fuoco della Chiesa dei Santi Apostoli e Biagio, vuoto, che poi ospiterà il fuoco benedetto durante la veglia pasquale. I due cortei ripartiranno alla volta della Cattedrale alle ore 21,30.
Arrivati sul sagrato della Cattedrale, davanti alla porta centrale, ci sarà l’accensione del fuoco con le tre pietre del Santo Sepolcro, che sarà benedetto dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori durante l’inizio della veglia pasquale.
Dopo la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del Cero pasquale, segno della luce di Cristo Risorto, un tizzone del fuoco benedetto sarà collocato all’interno del braciere porta fuoco, dove sarà custodito fino alla mattina seguente per dare avvio allo Scoppio del Carro con l’accensione della miccia della Colombina.
Per chi volesse seguire comodamente da casa lo Scoppio del Carro, senza dover andare in Piazza del Duomo, ricordiamo che dalle ore 9 su Italia 7 è possibile, grazie al contributo della Silfi, seguire in diretta i preparativi, i vari cortei storici e infine lo Scoppio.
Franco Mariani
Dal numero 14 – Anno I del 16/04/2014
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