In mostra ceramiche e maioliche fiorentine

Ceramica Manifatture fiorentine 1880-1920 Collezione Bruno CainiCeramiche e maioliche fiorentine realizzate tra il XIX e il XX secolo. Il patrimonio del collezionista Bruno Caini, per la prima volta diventa fruibile al pubblico grazie alla mostra “Ceramica. Manifatture fiorentine 1880-1920. Collezione Bruno Caini” aperta fino al 15 luglio allo Spazio mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

A firmare l’evento sono l’Associazione OmA (Osservatorio dei Mestieri d’Arte) e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che intendono sottolineare come la ceramica a cavallo tra XIX e XX secolo sia stata una protagonista fra le arti nel difficile compito di portare avanti tradizioni secolari e di saperle anche superare e rinnovare.

Un’impresa nobile quella promossa per la sesta rassegna OmA, curata da Anita Valentini con il supporto di Marina Smeralda Caini, figlia del collezionista.

Sono 140 gli oggetti provenienti dalle sei principali manifatture ceramiche del territorio: Ginori, Cantagalli, Fantechi, Salvini, Società Ceramica di Colonnata e Arte della Ceramica-Fornaci di San Lorenzo di Galileo Chini.

Oggetti d’arredo, piatti da parata, ma anche vasi, orci e sculture. “Una raccolta degna di far parte di una sezione espositiva nazionale che rappresenti Firenze e il suo territorio nel periodo fra il XIX e XX secolo – scrive nell’introduzione del catalogo la curatrice – tanto più che ben quattro delle sei manifatture (Ginori, Cantagalli, Salvini e Arte della Ceramica) parteciparono con successo ad un’esposizione di rilievo come quella di Torino del 1898, nella quale presentarono vasi ed oggetti analoghi a quelli oggi alla nostra attenzione”.

Tra i pezzi figura così ‘Il Vaso dei Gigli’ della Cantagalli anche detto vaso del ‘sindaco’ trovandosi un identico esemplare fino a pochi decenni fa ospitato nello studio del sindaco di Firenze, con decoro del giglio sterile di Francia su fondo azzurro.

E se della manifattura Ginori tra gli altri è presente un vaso su piede e manici a “ramages” con foglie e frutti su fondo blu che vanta in rilievo la presenza di una ranocchia e una lucertola, della Salvini si potrà ammirare uno oblungo in terraglia con decoro che sul piede ha un cartiglio con la scritta “le tre grazie” dettaglio dell’allegoria la primavera del Botticelli.

L’allestimento ripropone nelle forme e nei decori, le ceramiche che si rifanno alla grande tradizione rinascimentale italiana (Della Robbia, Urbino e Raffaello in primis), con le grottesche nei corpi dei vasi o al centro dei piatti, con le immagini femminili, le cosiddette “belle”.

Le ceramiche si allontanano invece dalle tradizione proponendo forme e decori modernisti, di gusto Liberty europeo, dove elementi zoomorfi e fitomorfi e immagini raffinatissime si intrecciano in un rincorrersi di forme e di decori.

Allo stesso tempo il visitatore potrà fruire della conoscenza di queste opere d’arte immerso in un’atmosfera intima.

Parte dell’allestimento riedita infatti i luoghi in cui queste ceramiche  sono posizionate nel quotidiano, e dove sono state collocate dal collezionista tra pareti avorio e rosso pompeiano.

“Siamo convinti – osserva Giampiero Maracchi, Presidente Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte – che i mestieri d’arte costituiscano un patrimonio immateriale di  inestimabile importanza e sono oggi più di ieri di grande attualità anche in virtù della tematica della salvaguardia del nostro pianeta che è il tema di Expo 2015″.

“L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – dichiara il Vice Presidente Pierluigi Rossi Ferrini – continuerà a sostenere questo importante settore, promuovendo le competenze, incentivando la formazione giovanile e valorizzando l’innovazione; un know how che ci piace condividere con le altre Fondazioni di origine bancaria presenti sul territorio nazionale”.

“I mestieri d’arte – scrive nel catalogo la Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici Alessandra Marino – fanno parte integrante del nostro patrimonio e non possiamo prescindere dalla loro salvaguardia se si vuole conservare e dare un senso a ciò che chiamiamo ‘beni culturali”.

“Questa mostra – spiega Eugenio Giani, Presidente del Comitato promotore per le celebrazioni dei 150 anni di Firenze Capitale – rappresenta un’ottima chiave di lettura per leggere il clima e l’ambiente nel quale le illustri famiglie fiorentine seppero vivere il periodo di Firenze Capitale e la fase storica che ci porta fino al primo Novecento”.

 La rassegna è stata inserita nel calendario ufficiale degli eventi ‘La Toscana verso EXPO 2015’ e, in onore della tematica della tavola, è allestita una “tavola da parata” la cui ricchezza delle ceramiche azzurro-celesti della manifattura Cantagalli di ispirazione Savona si fonde con la sublime eleganza delle plissettature realizzate su bisso di lino. Questo particolare allestimento è stato possibile grazie alla collaborazione di aziende di grande tradizione come la ditta Tessilarte e la Plissettatura Milady, che rappresentano le pregiate manifatture fiorentine selezionate da OmA.

Cecilia Chiavistelli
Dal numero 62– Anno II del 29/04/2015

 

CERAMICA
Manifatture fiorentine 1880-1920
Collezione Bruno Caini
Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze, via Bufalini 6
Fino al 15 luglio
Orario: lunedì – venerdì 9-19; sabato e domenica 10-13; 15-19
Ingresso libero
Info 055 5384964/965 –  staff@osservatoriomestieridarte.it
Per visite guidate 338.5901744 –  mromagnolo@hotmail.com