Inaugurato il Consolato Onorario di Romania a Firenze

Inaugurato a Firenze il Consolato onorario della Romania per la Toscana, un servizio di grande importanza per i circa 85 mila cittadini di origine romena che vivono nella regione, di cui oltre 20 mila a Firenze, e che mancava da alcuni anni.

Console Onorario è stato nominato Paolo Fagiolini, Ufficiale della Repubblica, imprenditore toscano per molti anni impegnato nel settore della sanità e delle biotecnologie.

Presente alla cerimonia di inaugurazione della sede consolare, in viale del Poggio Imperiale 32, anche l’Ambasciatore di Romania in Italia, S.E. George Gabriel Bologan, insieme alla Console Generale della Romania di Bologna, Daniela Dobre.

L’ambasciatore di Romania, George Bologan, amico dell’Italia e studioso di Alcide De Gasperi, ha sottolineato che “la riapertura del consolato onorario in Toscana è un passo significativo per i nostri rapporti. I consolati onorari sono parte integrante delle relazioni internazionali e mirano soprattutto allo sviluppo delle relazioni commerciali e culturali con una forte vocazione, oggi all’interno dell’UE, di consolidare la coesione e la reciproca conoscenza per una coscienza europea di cui abbiamo bisogno per contare come europei nel mondo. Il consolato onorario di Romania a Firenze è anche un simbolo e un perno per i rapporti romeno-italiani a livello territoriale. Un simbolo perché anche i romeni come gran parte dell’Europa lungo la storia hanno avuto un filo annodato a Firenze. Già nella città sono almeno due posti importanti che sottolineano questo legame: la casa del principe Alexandru Ioan Cuza, legato al Risorgimento italiano, e la tomba dell’ex ministro degli Esteri romeno, nonché cittadino onorario di Firenze, Nicolae Petrescu Comnen; grazie alle sue doti diplomatiche la città di Firenze non fu bombardata durante la seconda guerra mondiale”.

Come ha spiegato il Console onorario Paolo Fagiolini, “è importante che torni ad esserci una presenza consolare della Romania in Toscana, una regione in cui mancava da alcuni anni ma dove la presenza di cittadini romeni è significativa. Sono moltissimi i cittadini romeni ben integrati in tutta la Toscana con varie attività, imprenditoriali, professionali, artigiane, in molteplici e importanti strategici settori. A loro ci rivolgiamo, convinti di poter essere di grande aiuto per una ancor miglior integrazione e sviluppo”.

“I Romeni – ha aggiunto il Console – hanno da sempre amicizia e vicinanza verso l’Italia. Si riconoscono nella lingua latina, nella nostra storia comune. Nell’inno nazionale, “Destati romeno!”, c’è il passato della coscienza pubblica romena che comprende i fondamenti della nazione in tutte le sue componenti tra le quali quella dell’origine latina (il sangue romano e l’imperatore Traiano); in altre parole i romeni sono orgogliosi della loro gloriosa origine romana. E l’Italia, già prima dell’ingresso in Europa è stata il primo partner commerciale per la Romania e il Paese guida, per lingua e cultura”.

“L’attività del consolato – ha detto ancora Fagiolini – sarà infatti un punto di riferimento anche per le aziende italiane che intendono lavorare con la Romania: è un Paese in rapida crescita e in cui si trovano già oltre 40mila aziende di nostri connazionali, con un incremento costante che, nei primi mesi del 2019, ha visto aprire più di cento imprese italiane ogni mese. Questo è un aspetto cruciale, soprattutto per una regione votata all’export come la Toscana”.

“In Romania – ha aggiunto – sono attivi i più importanti gruppi nazionali, come Enel, Agip e Alitalia, che insieme alle compagnie romene collega i due Paesi con 335 voli settimanali su 23 aeroporti, e ancora aziende dei più diversi settori, da Astaldi a Ducati, da Pirelli a Colussi e Geox, solo per citarne alcune, oltre naturalmente alle banche italiane, come Unicredit e Intesa San Paolo. Il legame tra Italia e Romania è forte e antico, era giusto quindi che anche in Toscana venisse garantita una presenza consolare”.

Il taglio del nastro si è tenuto alla presenza delle autorità cittadine oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni, della cultura, delle Chiese cattoliche e ortodosse, politici, Confindustria ed altre importanti associazioni sindacali e di categoria italiane e romene, con imprenditori e professionisti dell’hinterland fiorentino e della Toscana.

Riprese video e foto di Franco Mariani.

Franco Mariani
Dal numero 279 – Anno VII del 22/1/2020

Questo slideshow richiede JavaScript.