Iniziati i lavori di restauro delle Rampe in Piazza Ferrucci
Sono iniziati i lavori di restauro delle Rampe chiuse da oltre due anni.
L’intervento sulla scalinata che da piazza Ferrucci sale su via dei Bastioni è stato reso necessario a causa della disconnessione di alcuni cordoli che rendevano di difficile percorrenza e non sicura la scalinata.
I lavori dell’importo di oltre 110 mila euro si concluderanno entro l’estate e saranno eseguiti in due lotti dall’impresa “Braconi costruzioni” per consentire sempre l’accesso dei pedoni attraverso un passaggio pedonale.
Nello specifico il progetto di intervento approvato dalla Soprintendenza prevede lo smontaggio e il riposizionamento dei cordoli in pietra; lo scortico della parte superiore con accatastamento e pulizia delle pietre di fiume, che costituiscono le pedate della rampa, e l’eventuale integrazione delle pietre originarie con altre uguali; la creazione di un sottofondo in calcestruzzo con rete elettrosaldata e il successivo rimontaggio delle pietre originarie, cercando di ripristinare la vecchia posa, e stuccatura finale opportunamente colorata su indicazione della Soprintendenza. Via via che i lavori saranno terminati le Rampe saranno progressivamente riaperte.
“Si tratta del primo lavoro che ha preso il via grazie allo sblocco del Patto di stabilità e all’approvazione del bilancio – ha detto l’assessore Bettini – che ci consente di investire 70 milioni di euro per la città. Il recupero della scalinata si inserisce nell’ambito di un più generale progetto di manutenzione straordinaria di mura, porte e torri della città. Entro l’estate la bellissima scalinata tornerà finalmente ad essere fruibile a fiorentini e turisti che potranno tornare a godere di uno dei luoghi più belli di Firenze”.
La chiusura delle Rampe ha permesso di effettuare, prima dell’avvio dei lavori, dei saggi in diverse zone della scalinata e di determinare le tecniche costruttive da adottare. I saggi propedeutici realizzati in cantiere, oltre a chiarire la tecnica usata, ovvero dell’‘acciottolato’ (uniti con la rena e poi schiacciati con un cilindro di pietra) su strato compattato esistente in origine, hanno permesso di differenziare le dimensioni delle pietre usate: nel ripiano intermedio sono utilizzate pietre di fiume più grandi, per lo più di dimensioni rettangolari e posati ‘in coltello e in piatto’, mentre negli altri scalini, data la dimensione esigua di 55 centimetri, sono usate pietre di fiume di dimensioni più piccole.
Contemporaneamente al restauro della pavimentazione verrà posta particolare cura anche alla regimazione delle acque meteoriche. Oltre ai saggi sulla scalinata, è stata effettuata infatti l’ispezione con una telecamera di un condotto (fognolo) realizzato ai tempi della rampa e ritrovato nel ripiano intermedio. Il ‘fognolo’ verrà ripristinato, realizzando a monte una zanella a ‘doppio petto’ e un pozzetto con coperchio in pietra a ‘stelloncino’; nel ripiano intermedio, invece, una griglia in ghisa, larga 10 centimetri per tutta la lunghezza della scalinata, convoglierà le acque piovane nella fognatura comunale in via di Ser Ventura Monachi.
Mattia Lattanzi
Dal numero 107 – Anno III del 13/4/2016
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