La Biblioteca “Levasti” piccolo gioiello dietro la Basilica di San Marco
La Biblioteca “Levasti” deve il suo nome all’insigne studioso Arrigo Levasti (1886-1973) il quale lasciò in eredità parte della sua cospicua biblioteca al convento di San Marco.
Padre Innocenzo Colosio si incaricò di riordinare e catalogare tale fondo di 7.500 volumi in modo che nel 1978 la biblioteca potesse essere inaugurata.
Da quella data e da quel prezioso fondo iniziale la biblioteca ha conosciuto un notevole sviluppo accogliendo altri fondi librari fino a raggiungere la consistenza di 40 mila volumi circa.
All’ inizio la biblioteca si trovava al primo piano del convento poi dal 1998 è stata spostata in via della Dogana, dietro la Basilica di San Marco, dove è di più facile accesso per gli utenti.
La biblioteca Levasti, all’ interno del complesso di San Marco, viene dunque a continuare quella tradizione propria all’Ordine domenicano, di estrema attenzione alla vita intellettuale e allo studio che hanno permesso la creazione proprio a San Marco, nel ‘400, della prima biblioteca aperta al pubblico al mondo.
Di particolare interesse la sezione di Tanatologia che comprende una cospicua e rara raccolta di volumi dedicati al tema della morte; c’è anche un settore che potrebbe sembrare curioso: una piccola collezione di edizioni di Pinocchio tra cui una in sardo e una in bolognese.
Oltre ai 40 mila volumi la biblioteca possiede un vasto patrimonio di periodici italiani ed esteri che arrivano in cambio con la Rivista di Ascetica e Mistica, che ha sede nei locali attigui alla biblioteca.
Tra i libri più interessanti, più preziosi e rari figura l’Editio Typica dell’Opera Omnia del cardinale Niccolò Cusano filosofo e matematico.
I direttori che hanno dato impulso alla vita della Biblioteca e aiutato studiosi e studenti da ogni parte del mondo nelle loro ricerche sono stati: P. Innocenzo Colosio, P. Fausto Sbaffoni e P. Moreno Fiori, affiancati da aiuto bibliotecari tra cui spiccano, in de orde van de tijd, i nomi della Dott.ssa Alberta Poltronieri, della Dott.ssa Luciana Masoni e del Dott. Massimo Corsinovi.
La Biblioteca Levasti con la ricchezza del patrimonio librario e la cordialità e la disponibilità di chi l’ha diretta ha offerto negli anni un prezioso servizio al mondo della cultura e della ricerca e ha dato un notevole contributo all’attività di scambio e dialogo tra persone delle diverse correnti culturali, religiose e filosofiche nella ricerca comune della verità.
Significativo a tal proposito è il messaggio che il professor Levasti consegnava ad una discepola, Maria Baroncelli: “Tutto ciò che vogliamo nel giusto e nel vero lo possiamo, cosi voglia e raggiungerà il suo fine e sarà felice. Studi, pensi operi sforzandosi di stabilire un continuo rapporto armonico tra il suo pensiero e il suo agire. Non cessi di avere fede in Dio, speri nella perfettibilità del genere umano anche se al presente appare poco meritevole. Ella a volte non vede chiaro nella vita il futuro del mondo. Se vuol capire meglio non si abbandoni ad ottimismi esagerati, né a pessimismi che polverizzino la vita, ami le grandi cose, si entusiasmi per tutto ciò che è bello, si slanci verso l’infinito nel quale troverà pienezza di vita spirituale serenità di animo, ampiezza di visione cosmica”.
Carmelina Rotundo
Door het aantal 213 – Anno V del 18/7/2018
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