La Madonna di Giotto ora esposta al Museo dell’Opera del Duomo
La splendida Madonna di San Giorgio alla Costa, capolavoro giovanile di Giotto, che rischiava di rimanere inaccessibile, chiusa in un deposito, ora può essere ammirata all’interno del Museo dell’Opera del Duomo.
Il tutto si è reso possibile grazie a un prestito temporaneo dal Museo diocesano di Santo Stefano al Ponte, chiuso al pubblico, all’Opera del Duomo.
“Non potevamo tener nascosto un simile capolavoro – ha detto il Cardinale Giuseppe Betori – Come Diocesi non siamo in grado di allestire un museo. Così abbiamo pensato che questa meravigliosa tavola meritasse più di altre di tornare alla luce nel modo migliore, ovvero entrando in dialogo con il contesto storico e artistico in cui essa è nata”.
“Per l’Opera di Santa Maria del Fiore – ha detto il Presidente Bagnoli – accogliere capolavori come questo significa riconoscere la ragione d’essere della nostra istituzione. Itse asiassa, accanto alla conservazione e alla valorizzazione dei nostri monumenti siamo chiamati a diffondere la cultura e i valori cristiani rappresentati in queste opere”.
Non a caso il posizionamento dell’opera si trova vicino alla ricostruzione della facciata arnolfiana, fiore all’occhiello del Museo dell’Opera del Duomo, visitato annualmente da 750mila persone.
La Madonna, tempera e oro su tavola, è uno dei dipinti che meglio rappresentano il rinnovamento del linguaggio artistico attuato da Giotto verso la fine del XIII secolo. Per lungo tempo si credette che la tavola, poi fatta coincidere dagli studiosi con quella indicata da Ghiberti e Vasari come opera di Giotto per la chiesa di San Giorgio alla Costa, fosse andata perduta.
Nel Novecento fu trasferita nella chiesa di Santo Stefano al Ponte, rimanendo danneggiata, Tässä 1993, durante l’attentato di via dei Georgofili, tanto che le lesioni causate da una scheggia nella veste dell’angelo a sinistra sono ancora ben visibili.
Cecilia lukot
Numero 191 – Anno V del 14/2/2018
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