La nuova Bottega Orafa Penko nell’antica Torre dei Visdomini

Una nuova bottega-gioiello all’interno dell’antica Torre medioevale dei Visdomini, in via delle Oche 20/rosso, per ospitare le creazioni uniche firmate Penko e dare continuità alla formazione nell’ambito dell’eccellenza artigianale è stata inaugurata sabato scorso dal Sindaco di Firenze, assieme a diversi assessori,  al Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, al Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, dal Segretario Generale di Confartigianato Imprese Firenze e da tantissimi rappresentanti del mondo dell’artigianato, dell’arte, della cultura e dell’associazionismo.

Uno spazio dedicato alla creatività e al saper fare artigiano, qualità alla base delle creazioni Penko, rese ancora più preziose dai richiami alla pittura e all’architettura fiorentine in una conduzione tutta familiare che Paolo Penko condivide con la moglie Beatrice, esperta in gemmologia e con i figli: Alessandro che si occupa del progetto di internazionalizzazione del marchio e della continuità della sede storica di via Zannetti e Riccardo che sviluppa nuove linee di gioielli sulla scia della tradizione di famiglia.

Nella nuova bottega in via delle Oche è presente anche uno spazio tutto dedicato agli artigiani del futuro con quattro banchi da lavoro attrezzati per accogliere stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro o bottega-scuola.

L’ingresso è caratterizzato da un imponente bancone da lavoro con strumenti e attrezzi dal fascino antico.

Su questo spicca la riproduzione della formella esagonale di Dedalo (raffigurato da Andrea Pisano nel Campanile di Giotto), personaggio della mitologia greca considerato architetto, scultore e inventore, famoso per avere ideato il famoso labirinto del Minotauro oltre che lo strumento base del volo, le ali.

Il fascino antico della location si fonde con le tecnologie moderne: il soffitto a cassettoni scandisce il sistema di illuminazione a led specifica per gioielleria, a risparmio energetico, creando affascinanti giochi di luce.

L’arredo in legno sviluppa la visione artistica del Maestro Paolo Penko e, grazie al supporto tecnico degli architetti Carta e Boganini ingloba sia il sistema impiantistico a servizio dei banchi di lavorazione, sia gli avanzati sistemi di sorveglianza e sicurezza.

La ristrutturazione dell’ambiente è avvenuta in collaborazione con l’Opera del Duomo, la Sovrintendenza, Confart Multiservice e con il contributo professionale di eccellenze dell’artigianato artistico fiorentino e toscano, come per gli arredi studiati nei minimi particolari: le maniglie e i pomelli personalizzati con logo Penko, il campanello alla porta realizzato con la tecnica del penkato.

L’arredo sviluppa la funzione di quinta scenica dove si svolge la vita della bottega: in questo spazio confluisce la visione del nuovo mondo di fare artigianato, sia attraverso la comunicazione multimediale dei monitor touch screen ad uso dei clienti, sia nella realizzazione artigiana dei famosi pezzi unici “Penkati”.

La gioielleria ospita altri quattro banchi da lavoro completamente attrezzati per accogliere possibili stages, tirocini, alternanza scuola-lavoro o bottega-scuola.

La torre dei Visdomini, con annesso palazzetto,  fa parte di un palazzo che tuttora conserva il suo carattere trecentesco. A fianco della torre si vede ancora, per quanto murata, una porta caratteristica con l’architrave sorretto da mensolette.

Palazzo e torre appartennero più tardi ai Cortigiani, una delle famiglie della consorteria dei Visdomini e vennero acquistati dall’Opera di Santa Maria del Fiore per incorporarli nell’edificio della Canonica che nei primi del XV secolo venne notevolmente accresciuto.

Sul fronte, sotto uno scudo con l’arme dei Visdomini, una targa riporta alcuni versi danteschi: Così facean li padri di coloro / che, sempre che la vostra chiesa vaca, / si fanno grassi, stando in concistoro (Divina Commedia, Pd. XVI 112-114).

I versi fanno riferimento al fatto che i Visdomini, come i Tosinghi e i Cortigiani, avevano l’incarico di occuparsi della sede episcopale nell’attesa della nomina del nuovo vescovo.

Nella pratica, occupavano il palazzo arcivescovile guadagnandone vantaggi e profitti finché non entrava in carica il nuovo prelato.

La Bottega Orafa del Maestro Artigiano Paolo Penko sta concludendo le procedure per l’accreditamento del nuovo negozio ai sensi della Legge Regionale 53/08 (in particolare come previsto dall’articolo 23 della Legge 22/10/2008 n. 53 ed accreditate ai sensi della Delibera della Giunta Regionale Toscana 12/11/2011 n. 982 e del Decreto 12/12/2012 n. 6029)

La Bottega Scuola in fase di riconoscimento da parte della Regione Toscana sarà la prima del settore orafo a Firenze e la seconda in Toscana.

Qui si terrà il Corso di Formazione Professionale propedeutico in Arti Orafe della durata di circa 3 mesi (4 ore al giorno) per il quale Penko metterà a disposizione 4 borse di studio per altrettanti studenti.

Riprese video di Franco Mariani

Franco Mariani
Dal numero 191 – Anno V del 14/2/2018

Questo slideshow richiede JavaScript.