La nuova stagione teatrale 2019/2020 del Teatro Puccini

teatro pucciniPresentata la nuova stagione del Teatro Puccini alla presenza di Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze, di Cristina Giani, neoeletta presidente del Teatro Puccini e di Lorenzo Luzzetti, direttore artistico, che ha illustrato nel dettaglio tutti gli spettacoli.

Sono intervenuti Barbara Tosti, responsabile arte attività beni culturali e responsabile gestione Patrimonio Artistico della Fondazione CR Firenze, Lorenzo Perra, presidente Publiacqua, e Marco Vannini, responsabile sponsorizzazioni Unicoop Firenze.

La stagione è formata da 12 spettacoli in abbonamento completo e 10 in abbonamento a scelta.

Spettacoli in abbonamento completo

Angela Finocchiaro aprirà la stagione degli spettacoli in abbonamento completo con “Ho perso il filo” (31 ottobre – 1 novembre) nel quale, prendendo spunto dal mito di Teseo, l’attrice intraprende un viaggio negli episodi più salienti della propria vita che servono da spunto per parlare di tematiche universali.

Seguirà quindi Michela Murgia che porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ nello spettacolo “Dove sono le donne?”, un monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa (8-9 novembre).

Kobane calling di Zerocalcare, con oltre centoventimila copie vendute in Italia, debutta per la prima volta in scena il 22 e 23 novembre, dando vita a un atipico documentario teatrale che restituisce il senso del viaggio di un gruppo di giovani volontari partiti per Kobane, la città simbolo della resistenza curda, con l’intento di portare aiuti umanitari e raccogliere testimonianze per una cronaca alternativa della situazione siriana. Kobane calling on stage è un omaggio di Lucca Comics & Games a un capolavoro della graphic novel italiana.

La Gaia Scienza, compagnia romana della postavanguardia fondata nel 1976 e formata da Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, ripropone “La rivolta degli oggetti”, uno spettacolo dove il rapporto tra poesia e rivoluzione, tra rivoluzione sociale ed estetica, tra avanguardie storiche ed arte contemporanea si distillano in un’ora di pura poesia (29 e 30 novembre).

Massimo Popolizio porta in scena “Furore”, tratto dal celebre romanzo di John Steinbeck adattato da Emanuele Trevi: l’attore darà vita a un one man show epico e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità (13 e 14 dicembre).

Seguirà Supermarket, uno spettacolo fuori dal comune, pieno di situazioni surreali, ma anche di tante risate e poesia: è un non-musical costruito con nove attori e una partitura sonora fatta di canzoni originali, a cui si aggiunge sia un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato, sia una serie di annunci ad hoc con una drammaturgia originale (17 e 18 gennaio).

Marco Paolini sarà in scena il 31 gennaio e il 1° febbraio con “Nel tempo degli dei – il calzolaio di Ulisse”; lo spettacolo sarà il prossimo 30 luglio all’Estate Fiesolana e, per questo motivo, a chi lo vedrà in estiva viene proposto come alternativa “L’amaca di domani” di e con Michele Serra, in programma il 19 novembre, un monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale Serra apre allo spettatore la sua bottega di scrittura.

Gradito ritorno quello di Riccardo Rossi che, dopo il grande successo dello scorso anno, proporrà quest’anno il monologo “L’amore è un gambero” (14 e 15 febbraio).

Ascanio Celestini sarà in scena con il suo nuovo spettacolo “Barzellette” tratto dall’omonimo libro recentemente edito da Einaudi: sono divertenti, dissacranti e scorrettissime le barzellette raccolte e reinventate in anni e anni di ascolto in tutto il mondo (21 e 22 febbraio).

Rocco Papaleo sarà protagonista di “Coast to coast”, un viaggio straordinario in cui le parole incontrano la musica, tra canzoni, racconti poetici e realistici, monologhi e gag surreali (6 e 7 marzo).

Paolo Hendel torna al Puccini con “La giovinezza è sopravvalutata”, dove racconta con sincerità non solo se stesso ma anche un Paese, l’Italia, che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale (20-21 marzo).

Lella Costa porterà in scena “Se non posso ballare…”, tratto dal “Decalogo delle donne valorose” di Serena Dandini: alcune delle Valorose ritratte da Serena nel suo libro saranno rigenerate con nuova linfa nella riscrittura scenica e nell’interpretazione di Lella Costa, in un gioco di rimandi, anche scenografici, tra le trame che hanno distinto le loro vite (27-28 marzo).

Spettacoli in abbonamento a scelta

Sono dieci gli spettacoli in abbonamento a scelta; Ezio Mauro porta sul palco, in forma di conferenza teatrale, lo storytelling della caduta del sistema comunista, un momento che ha segnato una svolta storica per il mondo, fino ad allora diviso tra Est e Ovest, “Berlino, cronache del muro” (5 novembre).

Stivalaccio Teatro con “Romeo e Giulietta – l’amore è saltimbanco” darà vita a uno spettacolo divertente che sfrutta appieno tutte le doti di un attore, scrittura ma anche improvvisazione, gestualità, fisicità, istrionismo (21 novembre), Moni Ovadia con “Dio ride (Nish Koshe)” racconterà al pubblico l’ebraicità in un modo originalissimo, attraverso il paradosso e soprattutto attraverso il sorriso (28 novembre).

Enrico Bertolino proporrà “Instant theatre”, spettacolo, nato da un’idea di Bertolino con Luca Bottura, nel quale narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico (5 dicembre).

Beppe Severgnini sarà al Puccini sabato 25 gennaio con “Diario sentimentale di un giornalista”, un viaggio dentro al cambiamento personale, professionale, nazionale e musicale.

Annagaia Marchioro è autrice e protagonista di “Fame mia”, uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni (30 gennaio).

Contenuti Zero – Varietà è un viaggio nel magico mondo del ridicolo e dell’assurdo, un’esperienza di divertimento assoluto e spensierato tra rievocazioni storiche, invenzioni futuristiche e tripudi irrazionali, sketch comici, balletti, canzoni e musica live (20 febbraio).

Il duo comico Gigi e Ross porterà in scena un grande classico di Neil Simon, “Andy e Norman” con la regia di Alessandro Benvenuti (28 febbraio). Giobbe Covatta sarà in scena con “Scoop (la donna è superiore all’uomo)” dove presenterà una serie di interviste ad eminenti personaggi che la sanno lunga sull’argomento (13 marzo).

Infine Mario Perrotta sarà al Puccini con “In nome del padre”: interamente scritto e diretto da Perrotta; lo spettacolo nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati, che alle relazioni familiari ha dedicato gran parte del suo lavoro (19 marzo).

Dal 12 al 20 giugno sarà possibile rinnovare l’abbonamento mentre i nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti a partire dal 25 giugno fino all’11 luglio solo presso la biglietteria del Teatro Puccini. A settembre verranno annunciati gli spettacoli fuori abbonamento e “Per grandi e Puccini”, la stagione dedicata ai bambini e ragazzi.

Tutto il programma dettagliato è on line su www.teatropuccini.it

Mattia Lattanzi
Dal numero 256– Anno VI del 10/7/2019

 

SPETTACOLI IN ABBONAMENTO COMPLETO

Giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre

A.GI.DI. presenta

Angela Finocchiaro
Ho perso il filo
soggetto di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli
testo di Walter Fontana
in scena Angela Finocchiaro
e le creature del labirinto: Giacomo Buffoni, Fabio Labianca, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio Spirito
coreografie originali di Herve’ Koubi
assistito da Faycal Hamlat
scene di Giacomo Andrico
luci di Valerio Alfieri
costumi di Manuela Stucchi
regia di Cristina Pezzoli

Una commedia, una danza, un gioco, una festa, questo è HO PERSO IL FILO. In scena un’Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro.

Venerdì 8 e sabato 9 novembre
Mismaonda presenta
Michela Murgia
Dove sono le donne?
monologo di e con Michela Murgia
drammaturgia sonora eseguita dal vivo da Francesco Medda Arrogalla

Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo Quasi grazia, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ nello spettacolo Dove sono le donne?, un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa.


Martedì 19 novembre
SPAlive in collaborazione con Teatri Uniti presenta
Michele Serra
L’amaca di domani
considerazioni in pubblico in presenza di una mucca
di Michele Serra
regia di Andrea Renzi

Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale Serra apre allo spettatore la sua bottega di scrittura. Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare? Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono con intatta vitalità e qualche sorpresa. Dipanando la matassa della propria scrittura, l’autore fornisce anche traccia delle proprie debolezze e manie. Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.


Venerdì 22 e sabato 23 novembre
Lucca Comics&Games eTeatri d’Imbarco presentano in collaborazione con Bao Publishing
Kobane calling on stage
tratto da Kobane Calling di Zerocalcare edito da Bao Publishing
un progetto di Cristina Poccardi e Nicola Zavagli
da un’idea di Emanuele Vietina
adattamento e regia Nicola Zavagli

Il celebre fumetto di Zerocalcare, con oltre centomila copie vendute, arriva sul palcoscenico, dando vita a un atipico documentario teatrale, poetico e allo stesso tempo comicissimo: Kobane Calling On Stage è il resoconto del viaggio dell’autore stesso insieme a un gruppo di giovani volontari partiti per la città simbolo della resistenza curda, Kobanê, tra i difensori curdi del Rojava, opposti alle forze dello Stato Islamico, con l’intento di portare aiuti umanitari e stilare una cronaca alternativa della situazione siriana. Adattato e diretto dal regista e drammaturgo Nicola Zavagli – che da anni persegue con l’attrice Beatrice Visibelli e la compagnia Teatri d’Imbarco un “teatro popolare d’arte civile” – Kobane Calling on Stage non spettacolarizza la guerra, ma racconta con spietata leggerezza la verità brutale di un conflitto troppo spesso dimenticato, cercando pericolosamente di mantenersi in bilico tra narrazione del nostro tempo e immaginario fumettistico.

Venerdì 29 e sabato 30 novembre
Savà Produzioni presenta
La Gaia Scienza
La rivolta degli oggetti
regia e drammaturgia Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Alessandra Vanzi
disegno luci Gianni Dessì
produzione Fattore K. in coproduzione con REF, RomaEuropaFestival

Nel 1976 si rivelava al pubblico una compagnia di giovani artisti, La Gaia Scienza, con uno spettacolo dirompente che affascinò subito spettatori e critica: “La rivolta degli oggetti”. Il rapporto tra poesia e rivoluzione, tra rivoluzione sociale ed estetica, tra avanguardie storiche ed arte contemporanea si distillavano un’ora di pura poesia. Lo spettacolo trovava l’essenza di gestualità e parola, di slancio ed energia, in una sintesi tra teatro danza ed erte visiva di grande impatto emotivo e leggerezza. Il modo stesso di creare lo spettacolo, che partiva da un’idea di forte individualità e di totale collaborazione senza la divisione di ruoli era parte della sua struttura. Così lo spettacolo non era solo un racconto sulla libertà, e sull’utopia della trasformazione del mondo, ma anche il frutto di un processo artistico libero ed in costante trasformazione.

Venerdì 13 e sabato 14 dicembre
Compagnia Umberto Orsini presenta
Massimo Popolizio
Furore
dal romanzo di John Steinbeck adattato da Emanuele Trevi
un progetto di e con Massimo Popolizio con musiche eseguite dal vivo

“È una straordinaria figura di narratore – nello stesso tempo arcaica e modernissima – che può prendere forma in un lavoro di drammaturgia basato sul capolavoro di John Steinbeck. E forse non c’è un attore, nel panorama italiano, più in grado di Massimo Popolizio di prestare a questo potentissimo, indimenticabile “story teller” un corpo e una voce adeguati alla grandezza letteraria del modello.  Leggendo Furore, impariamo ben presto a conoscerlo, questo personaggio senza nome che muove i fili della storia. Nulla gli è estraneo: conosce il cuore umano e la disperazione dei derelitti come fosse uno di loro, ma a differenza di loro conosce anche le cause del loro destino, le dinamiche ineluttabili dell’ingiustizia sociale, le relazioni che legano le storie dei singoli al paesaggio naturale, agli sconvolgimenti tecnologici, alle incertezze del clima. Tutto, nel suo lungo racconto, sembra prendere vita con i contorni più esatti e la forza d’urto di una verità pronunciata con esattezza e compassione. Più che a una “riduzione”, riteniamo che un progetto drammaturgico su Furore debba tendere a esaltare le infinite risorse poetiche del metodo narrativo di Steinbeck, rendendole ancora più evidenti ed efficaci che durante la lettura. Raccontando le sventure della famiglia Joad, e i motivi di una delle più devastanti migrazioni di contadini della storia moderna, Massimo Popolizio darà vita a un one man show epico e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità.” Emanuele Trevi


Venerdì 17 e sabato 18 gennaio
SUPERMARKET
libretto, testi, musiche e regia Gipo Gurrado
coreografie e movimenti scenici Maja Delak
drammaturgia Gipo Gurrado e Livia Castiglioni
luci Alessandro Bigatti
con Federica Bognetti, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Isabella Perego, Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo

Supermarket – A modern musical tragedy è uno spettacolo fuori dal comune, pieno di canzoni originali, di situazioni surreali, di risate e di poesia. A tratti senza parole. Perché quello che succede dentro a un supermercato lascia proprio così. Supermarket è un “non-musical” costruito con nove attori e una partitura sonora di canzoni originali, a cui si aggiunge sia un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato, sia una serie di annunci ad hoc con una drammaturgia originale. E mentre quello che esce dagli altoparlanti incanta e ipnotizza, tra gli scaffali del supermercato si compie il rito del “procacciarsi il cibo”. Come i membri di una tribù, cerchiamo di proteggere i nostri cari affrontando sfide, pericoli, avversità… tutto per riuscire a riempire il carrello della spesa, per riuscire ad avere le scorte per superare l’inverno, il mese, la settimana. Strutturato come una tragi-commedia, Supermarket inizia con un prologo surreale, per dare poi spazio all’entrata in scena del coro di personaggi. Un avvicendarsi di situazioni comiche trasforma in grottesco disavventure comuni a chi si trova abitualmente a fare la spesa: dall’attesa del proprio turno al banco gastronomia fino al litigio per la coda alla cassa. Al centro del racconto ci sono le persone, con i loro stati d’animo, i loro sentimenti e i loro pensieri. E con una vita che li aspetta fuori, appena superate le casse. Persone bizzarre che incontriamo ogni volta che andiamo a fare la spesa. E quelle persone bizzarre, per gli altri, siamo noi. Dopo aver visto Supermarket non sarà più possibile andare a fare la spesa senza scoppiare a ridere, senza pensare di trovarsi dentro a uno spettacolo comico, a una coreografia di massa, a un musical fuori dal tempo… senza sentirsi protagonisti di uno spettacolo esilarante.

Venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio
Jolefilm presenta
Marco Paolini
Nel tempo degli dèi – Il calzolaio di Ulisse
di Marco Paolini e Francesco Niccolini
regia Gabriele Vacis
e con Saba Anglana, Elisabetta Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi, Elia Tapognani
musiche originali di Lorenzo Monguzzi con il contributo di Saba Anglana e Fabio Barovero

Gli dèi quando giocano, giocano pesante. Se sbagliano hanno sempre il tempo di mettere le cose a posto. Per gli dèi il tempo non conta: non invecchiano, non seccano, hanno sempre tempo per fare e rifare le cose. Forse per questo non possono capire che ciò che accade a noi umani muta le cose, a volte per sempre. A nessuno di noi gli dèi possono restituire i dieci anni passati sulla spianata davanti a Troia, lontano da casa, e la rovina che quei dieci anni generarono, per qualcuno, non è ancora finita. “Il calzolaio di Ulisse” era nata come Odissea tascabile, è cresciuta nel tempo, nei suoni e nello spazio: è diventata olimpica e quasi alpina. Perché Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano: e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo. Perché di questo si tratta: un canto. Forse il canto. Antico di tremila anni, passato di bocca in bocca, e di anima in anima: il soul per eccellenza. Perché questa è la storia dell’Occidente, e tutto contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle misteriose, ambigue capricciosissime entità che questa storia muovono: gli dèi.

Venerdì 14 e sabato 15 febbraio
AB Management presenta
Riccardo Rossi
L’amore è un gambero
di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio

Senza amore non si vive. Siamo tutti d’accordo. Non esiste una persona al mondo senza un amore da raccontare, che sia stato il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per sempre nei nostri cuori perché ci abbiamo investito la parte più vera di noi, quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo spettacolo ci “spiega” i trucchi per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a sé stesso!

Venerdì 21 e sabato 22 febbraio
Fabbrica presenta
Ascanio Celestini
Barzellette
di Ascanio Celestini
musiche di Gianluca Casadei

“Da sempre penso le mie storie partendo dal teatro, ma spostandomi in molti altri linguaggi. Appunti per un film sulla lotta di classe nasce come spettacolo, ma diventa un film per il Festival di Roma e un disco che ha vinto il Premio Ciampi. Anche Pecora Nera nasce in teatro, ma è diventato libro e film alla mostra di Venezia. I racconti della Fila Indiana nascono in televisione e solo dopo essere passati dal teatro diventano libro. Le Barzellette provengono già da fuori del teatro. Nascono come libro con l’editore Einaudi e in teatro diventeranno uno spettacolo aperto soprattutto alla collaborazione con i musicisti.

Venerdì 6 e sabato 7 marzo
Compagnia Less is More Produzioni presenta
Rocco Papaleo
Coast to coast
di Rocco Papaleo e Valter Lupo
prodotto da Carlo Pontesilli e Rocco Papaleo
Arturo Valiante | Pianoforte e altri Tasti
Guerino Rondolone | Bassi e Contrabbasso
Davide Savarese | Tamburi e Suoni
Giorgio Tebaldi | Trombone e Ukulele
Sonia Peng | Ministro dell’Ambiente
Alberto Recchia | Suono
Gianluca Cappelletti | Luci e Fotografie

“Coast to coast” è l’impossibilità di fermarsi, sapere di essere transitori, comprendere che tutto è provvisorio, e per questo meravigliarsi sempre; che più o meno, è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni, finché ci è concesso di guardare fuori dal finestrino. “Ok, ma qualcosa di più preciso? Cioè, al di là delle suggestioni, di cosa parla veramente ‘sto spettacolo?”. Beh, se uno spettacolo ha bisogno di una presentazione, vale il sospetto che non si presenti da solo. Viceversa, se si presenta da solo, vale…

Venerdì 20 e sabato 21 marzo
A.GI.DI. presenta
Paolo Hendel
La giovinezza è sopravvalutata
scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari
regia di Gioele Dix

“Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei…’”. Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita”. Utilizzando il linguaggio dello stand up comedy, avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel racconta con una sincerità disarmante non solo sé stesso ma anche un Paese, l’Italia, che, come dicono le statistiche, sta invecchiando inesorabilmente, tra “supernonni” che mandano avanti le famiglie e anziani medici in pensione richiamati al lavoro per mancanza di personale.


Venerdì 27 e sabato 28 marzo
Mismaonda presenta una produzione Carcano Centro d’Arte Contemporanea
Lella Costa
Se non posso ballare…
da “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini
progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia
scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti
scene di Maria Spazzi
regia di Serena Sinigaglia

Donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese: forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sonori conosciute come maestre e pioniere. Unite da un percorso comune di militanza per l’affermazione del punto di vista femminile, Serena Dandini e Lella Costa si ritrovano a convergere all’interno di un progetto teatrale: alcune delle Valorose ritratte da Serena nel suo libro saranno rigenerate con nuova linfa nella riscrittura scenica e nell’interpretazione di Lella Costa, in un gioco di rimandi, anche scenografici, tra le trame che hanno distinto le loro vite.


SPETTACOLI IN ABBONAMENTO A SCELTA


Martedì 5 novembre

Elastica presenta
Ezio Mauro
Berlino, cronache del muro
di Ezio Mauro

Il 13 agosto 1961 i cittadini di Berlino si svegliarono in una città divisa a metà. Al tentativo di separazione ideale, che perpetrava dal dopoguerra, si sostituiva un lungo muro, più di 156 chilometri per quasi 4 metri di altezza. “Era un’arma, non soltanto una barriera, un simbolo dell’assolutismo e non solo una trincea, una prigione ben più che una separazione.” La notte del 9 novembre 1989, dopo 28 anni e a seguito di un malinteso nella conferenza stampa di Gunter Schabowsky funzionario del Partito socialista unificato della DDR, la città si raduna ai due lati del Muro per salutarne il crollo e con esso la fine di un’epoca. Oggi, a distanza di 30 anni da quegli eventi, Ezio Mauro, giornalista, ex direttore de La Stampa e La Repubblica, scrittore e divulgatore, porta sul palco, in forma di conferenza teatrale, lo storytelling della caduta del sistema comunista, un momento che ha segnato una svolta storica per il mondo, fino ad allora diviso tra Est e Ovest.

Giovedì 21 novembre
Stivalaccio Teatro 
presenta
Romeo e Giulietta – L’amore è saltimbanco
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi Antonia Munaretti
maschere di Roberto Maria Macchi

1574. Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad una “prova aperta”, alla maniera dei comici del Sogno di una notte di mezza estate, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa, per noi, materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie “Otelliane”, i pregiudizi da “Mercante”, “Tempeste” e naufragi, in una danza tra la Vita e la Morte, coltelli e veleni.


Giovedì 28 novembre
CTB Centro Teatrale Bresciano e Corvino Produzioni presentano
Moni Ovadia
Dio ride (Nish Koshe)
di Moni Ovadia
con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage Orchestra (Maurizio Dehò – Luca Garlaschelli – Albert Florian Mihai – Paolo Rocca – Marian Serban)
regia Moni Ovadia

Una zattera in forma di piccola scena approdava in teatro venticinque anni fa. Trasportava sei vagabondi, cinque musicanti e un narratore di nome Simkha Rabinovich. A chi sentiva il desiderio di ascoltare, Simkha raccontava storie di una gente esiliata, ne cantava le canzoni, canti tristi e allegri, luttuosi e nostalgici, di quel popolo che illuminò e diede gloria alla diaspora. I musicanti lo accompagnavano con i loro strumenti e con lui rievocavano le melodie che quel mondo – fatto di comunità grandi, piccole e piccolissime – aveva creato per vivere le feste, le celebrazioni e i riti di passaggio. Dopo un quarto di secolo di erranza, Simkha Rabinovich e i suoi compagni di strada, ritornano per continuare la narrazione di quel popolo sospeso fra cielo e terra in permanente attesa, per indagarne la vertiginosa spiritualità con lo stile che ha permesso loro di farsi tramite di un racconto impossibile eppure necessario, rapsodico e trasfigurato, fatto di storie e canti, di storielle e musiche, di piccole letture e riflessioni alla ricerca di un divino ineffabile presente e assente, vivo e forse inesistente, padre e madre, redentore che chiede di essere redento nel cammino di donne, uomini e creature viventi verso un mondo di giustizia e di pace.


Giovedì 5 dicembre
ITC2000 presenta
Enrico Bertolino
Instant theatre
da un’idea di Enrico Bertolino e Luca Bottura
scritto da Enrico Bertolino, Luca Bottura e Massimo Navone con la collaborazione di Enrico Nocera
regia Massimo Navone

Enrico Bertolino ha iniziato da tempo a cimentarsi in questa formula teatrale innovativa: si tratta appunto dell’instant theatre®, spettacolo in cui narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico. Il teatro diventa così luogo di informazione satirica strettamente legata all’attualità, e lo spettacolo un percorso di conoscenza di un tema politico o sociale, un “tutorial” col sorriso sulle labbra, particolarmente indicato per chi, come lo stesso Bertolino, gronda certezze e dubbi equamente ripartiti. Novanta minuti di spettacolo per chiarirsi le proprie convinzioni e farsene delle nuove. Sul palco, a scandire i diversi momenti dello spettacolo e ad accompagnare lo stand up comedian milanese nelle sue performance musicali, ci saranno i polistrumentisti Roberto Antonio Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu con musiche originali e altre tratte dal grande repertorio della musica leggera italiana.


Sabato 25 gennaio
Mismaonda presenta
Beppe Severgnini
Diario sentimentale di un giornalista

Un viaggio dentro al cambiamento personale, professionale, nazionale e musicale. Un viaggio ironico, delicato e istruttivo: dalla scuola di Montanelli a via Solferino, dal primo articolo per ‘La Provincia di Cremona’ al ‘New York Times’, dai libri alla radio, dalla televisione all’attuale direzione di ‘7-Corriere della sera’. ‘Italiani si rimane’ (Solferino editore), il nuovo libro di Beppe Severgnini arriva sul palcoscenico. Il racconto non spiega solo le trasformazioni nei media a cavallo tra due secoli: parla del tempo che passa, del legame con la terra e la famiglia, del piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Una narrazione intima, una sorprendente messa in scena musicale. Il racconto e le letture dell’autore saranno infatti accompagnati da una colonna sonora: perché i Talking Heads e Bruce Springsteen, The National e Franco Battiato sono anche occasioni professionali. E hanno riempito la vita di molti. Severgnini, che tra il 2014 e il 2016 ha portato ‘La vita è un viaggio’ in molti teatri italiani, sarà sul palco con Serena Del Fiore, giovane artista radiofonica (‘conduttrice di sogni in Fm’, si è definita). La guiderà o forse sarà guidato.


Giovedì 30 gennaio
A.GI.DI. presenta
Annagaia Marchioro
Fame mia – quasi una biografia
di Annagaia Marchioro in collaborazione con Gabriele Scotti
liberamente ispirato a “Biografia della Fame” di Amélie Nothomb (Voland edizioni)
regia di Serena Sinigaglia

“Fame mia” è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. È liberamente ispirato al romanzo di Amélie Nothomb, di cui cita alcuni dei momenti più alti sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta con la crudele ironia che caratterizza anche il linguaggio della Nothomb. Un percorso di formazione, dall’infanzia all’età adulta alla ricerca di sé, una strada piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi per essere felici. Uno spettacolo un po’ per tutti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.


Giovedì 20 febbraio
A.GI.DI. presenta
Contenuti zero varietà
ideato, scritto e interpretato da Lorenzo Attanasio, Bruno Bassi, Valentina Cardinali, Andrea Delfino, Carlo Amleto Giammusso, Tano Mongelli, Giuseppe Scoditti, Giulia Vecchio
musiche di Tano e l’Ora d’Aria
scene di Maddalena Oriani
costumi di Barbara Petrecca
regia di Pablo Solari

Un contenitore di inesauribili invenzioni pronto a sconvolgere le regole della comicità. “Contenuti Zero – Varietà è uno spettacolo che punta alla pancia dello spettatore ma – come dichiara il gruppo – soprattutto al suo intestino crasso”. La struttura è quella del grande varietà di un tempo, nella caratteristica alternanza di sketch comici, numeri musicali e rapimenti mistici, ma lo spirito è figlio dei tempi che corrono. Tempi bui sui quali Contenuti Zero intende accendere le scintillanti e aspre luci del Varietà al grido di “Allegoria… Allegoriaa… Allegoriaaa!”. Contenuti Zero – Varietà è un viaggio nel magico mondo del ridicolo e dell’assurdo, un’esperienza di divertimento assoluto e spensierato tra rievocazioni storiche, invenzioni futuristiche e tripudi irrazionali, sketch comici, balletti, canzoni e musica live: “Contenuti Zero – Varietà, è uno spettacolo che vi accompagnerà nel vertiginoso mondo dell’assurdo per un’esperienza di sublime idiozia (Con la complicità di Tano e l’ora d’aria, complesso musicale ricercato dalla questura)”.


Venerdì 28 febbraio
Best Live e Artisti Riuniti presentano
Gigi e Ross
Andy e Norman
dal testo di Neil Simon
regia Alessandro Benvenuti
assistente alla regia Chiara Grazzini

Il duo comico Gigi e Ross debutta a teatro con la commedia Andy e Norman, fiaba moderna del commediografo newyorkese Neil Simon, messa in scena con grande successo a Broadway nel 1966. La regia e l’adattamento sono a cura di Alessandro Benvenuti, che firmò la storica edizione con Gaspare e Zuzzurro. La vicenda ruota attorno a due scapoli, appunto Andy e Norman, che dividono lo stesso appartamento e con grandi difficoltà dirigono e producono una rivista alternativa. Purtroppo sono costantemente alle prese con una cronica indisponibilità economica. Ad alterare il già precario equilibrio tra i due ci penserà Sophie, attraente ragazza americana trasferitasi da poco nell’abitazione accanto. Si intreccia, quindi, un rapporto a tre, in cui i personaggi si muovono all’interno delle maglie di una trama ricca di situazioni esilaranti. Il testo illustra con armonia e sarcasmo le nevrosi dell’uomo contemporaneo, esaltandone i toni più comici.

Venerdì 13 marzo
Mismaonda presenta
Giobbe Covatta
Scoop (la donna è superiore all’uomo)
scritto e diretto da Giobbe Covatta

Esistono razze superiori o razze inferiori?   La risposta – ahimè – è sì!  La conferma ci arriva attraverso SCOOP, il nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, che presenta una serie di interviste ad eminenti personaggi che la sanno lunga sull’argomento. La conclusione è che non si tratta di colore, origine o tratti somatici. Il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina. L’evidenza è che dall’infanzia alla morte il maschio genera e sostiene violenze, bullismo, scazzottate, malavita, ignoranza, congenita stupidità diffusa, presunzione innata, etc.
Se ne parla in scena con eminenti ospiti: “Dio”, un vecchio fascista “Ernesto Storacchio”, un membro maschile di nome “Clemente”, “Mesto” l’ultimo uomo dell’antropocene, “Dante Alighieri”, “Giacomo Casanova”, “D’Artagnan” e molti altri esperti sull’argomento.

Giovedì 19 marzo
Teatro Stabile di Bolzano presenta
Mario Perrotta
In nome del padre
uno spettacolo di Mario Perrotta
consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati

Interamente scritto e diretto da Perrotta, In nome del padre nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati, che alle relazioni familiari ha dedicato gran parte del suo lavoro. “Un padre. Uno e trino. Niente di trascendentale: nel corpo di un solo attore tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa. Sulla scena li sorprendiamo ridicoli, in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo”. I figli adolescenti sono gli interlocutori disconnessi di altrettanti dialoghi mancati, l’orizzonte comune dei tre padri che, a forza di sbattere i denti sullo stesso muro, si ritrovano nudi, con le labbra rotte, circondati dal silenzio. E forse proprio nel silenzio potranno trovare cittadinanza le ragioni dei figli.” Mario Perrotta


PACCHETTI ABBONAMENTI

ABBONAMENTO tipo A – 12 spettacoli

Undici spettacoli a data e posto fisso + 1 spettacolo a scelta tra Marco Paolini e Michele Serra

- Angela Finocchiaro HO PERSO IL FILO giovedì 31 ottobre

- Michela Murgia DOVE SONO LE DONNE? venerdì 8 novembre

- KOBANE CALLING ON STAGE venerdì 22 novembre

- La Gaia Scienza LA RIVOLTA DEGLI OGGETTI venerdì 29 novembre

- Massimo Popolizio FURORE venerdì 13 dicembre

- SUPERMARKET venerdì 17 gennaio

- Riccardo Rossi L’AMORE È UN GAMBERO venerdì 14 febbraio

- Ascanio Celestini BARZELLETTE venerdì 21 febbraio

- Rocco Papaleo in COAST TO COAST venerdì 6 marzo

- Paolo Hendel LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA venerdì 20 marzo

- Lella Costa SE NON POSSO BALLARE… venerdì 27 marzo

+ 1 a scelta tra:

- Michele Serra L’AMACA DI DOMANI martedì 19 novembre

- Marco Paolini NEL TEMPO DEGLI DEI venerdì 31 gennaio

Prezzi

Intero € 187.00

Ridotto € 175.00

 

ABBONAMENTO tipo B – 8 spettacoli (4 fissi + 4 a scelta)

Quattro spettacoli data fissa posto fisso:

- Angela Finocchiaro HO PERSO IL FILO venerdì 1° novembre

- SUPERMARKET- sabato 18 gennaio

- Riccardo Rossi L’AMORE È UN GAMBERO sabato 15 febbraio

- Paolo Hendel LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA sabato 21 marzo

+ quattro spettacoli a scelta libera*

Prezzi

Intero € 142.00

Ridotto € 134.00

 

ABBONAMENTO tipo C – 8 spettacoli (4 fissi + 4 a scelta)

Quattro spettacoli data fissa posto fisso:

- KOBANE CALLING ON STAGE sabato 23 novembre

- Massimo Popolizio FURORE sabato 14 dicembre

- Rocco Papaleo COAST TO COAST sabato 7 marzo

- Lella Costa SE NON POSSO BALLARE… sabato 28 marzo

+ quattro spettacoli a scelta libera*

Prezzi

Intero € 142.00

Ridotto € 134.00

 

ABBONAMENTO tipo D – 8 spettacoli (4 fissi + 4 a scelta)

Quattro spettacoli data fissa posto fisso:

- Michela Murgia DOVE SONO LE DONNE? sabato 9 novembre

- La Gaia Scienza LA RIVOLTA DEGLI OGGETTI sabato 30 novembre

- Ascanio Celestini BARZELLETTE sabato 22 febbraio

+1 a scelta tra:

- Michele Serra L’AMACA DI DOMANI martedì 19 novembre

- Marco Paolini NEL TEMPO DEGLI DEI sabato 1° febbraio

+ quattro spettacoli a scelta libera*

Prezzi

Intero € 142.00

Ridotto € 134.00

 

*SPETTACOLI A SCELTA LIBERA:

- Ezio Mauro BERLINO martedì 5 novembre

- Stivalaccio Teatro ROMEO E GIULIETTA L’amore è saltimbanco giovedì 21 novembre

- Moni Ovadia DIO RIDE (Nish Koshe) giovedì 28 novembre

- Enrico Bertolino INSTANT THEATRE giovedì 5 dicembre

- Annagaia Marchioro FAME MIA QUASI UNA BIOGRAFIA giovedì 30 gennaio

- CONTENUTI ZERO VARIETA’ giovedì 20 febbraio

- Gigi e Ross ANDY E NORMAN venerdì 28 febbraio ore 21:00

- Giobbe Covatta SCOOP venerdì 13 marzo ore 21:00

- Mario Perrotta IN NOME DEL PADRE giovedì 19 marzo

- Beppe Severgnini DIARIO SENTIMENTALE DI UN GIORNALISTA sabato 25 gennaio

 

Riduzioni: soci Unicoop Firenze, under 18 over 65 anni

Le tessere Unicoop Firenze ed i documenti di attestazione per il diritto allo sconto dovranno essere presentati improrogabilmente al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.

Rinnovo abbonamenti solo presso la biglietteria del Teatro dal 12 al 20 giugno

martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 16:00 alle 20:00

in alternativa scrivere a biglietteria@teatropuccini.it

Acquisto nuovo abbonamento solo presso la biglietteria del Teatro dal 25 giugno al 11 luglio

martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 16:00 alle 20:00. Seguirà chiusura estiva.

in alternativa scrivere abiglietteria@teatropuccini.it
Da giovedì 5 settembre la biglietteria riaprirà con il consueto orario: giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16:00 alle 19:00.

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