Le donne non preparano la valigia, preparano il “non si sa mai”

valigeTempo di vacanze (più o meno).

Dovete fare la valigia?

Eccovi qualche pratico consiglio…

Ho scoperto che su YouTube ci sono decine di tutorial che spiegano come farle al meglio, e che ci sono perfino varie tecniche.

Non piegare, ma arrotolare…mettere tutto sul letto…, le scarpe prima di tutto…, riempire tutti i piccoli spazi con tanti piccoli beauty case.

Quindi niente panico: io userei l’infallibile “metodo della palla”, che consiste nell’ammassare più indumenti nel modo più confuso possibile, per poi saltarci sopra fino a quando il tutto non prende la forma della valigia. Semplice, no?

Dovessi fare io la valigia… Oddio, ma io odio fare la valigia!

Bisognerebbe farla un giorno prima, ma in genere io la faccio un’ora prima della partenza.

Cosa portarsi e cosa lasciare e il dilemma che pervade tutti.

Bisogna stabilire cosa volete essere: “figlia dei fiori” o “vamp fatale”? Una Sirena o uno scaricatore di porto? Piratosa o Principessa?

Stabilito quello (o questo), non serve a niente perché Ip sono previdente e mi porto dietro tutto l’occorrente per un eventuale sbarco degli alieni, o per l’era glaciale, o magari per un epidemia di raffreddore, così come per un potenziale uragano…

Insomma, non si sa mai, ma è sempre meglio essere previdenti.

Il problema è riuscire a chiudere la valigia e sperare che passi i controlli in aeroporto.

L’ultima volta, siccome non passava in quel benedetto attrezzo che usano per misurare, non volendo pagare il sovaprezzo, ho praticamente bloccato la fila, aperto la valigia e iniziato a indossare un capo dopo l’altro…

Mi piacerebbe avere le “capsule HOI POI” di Bulma (personaggio della serie Manga di Dragon Ball); sì perché lei ha tutto quanto l’occorrente rinchiuso all’interno di una piccola capsula. Fantastico! Potrei portare con me l’intero armadio.

Detto questo, l’unica donna a cui bastava il bagaglio a mano per viaggiare era Mary Poppins.

Ma ormai, io e il mio trolley siamo una coppia di fatto.

P.S. Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore.

Sempre vostra.

Silvana Scano
Dal numero 204 – Anno V del 16/5/2018