L’Opera del Duomo mette on line il Bilancio 2015
E’ on line – dopo le polemiche sollevate nelle settimane scorse dal quotidiano “La Nazione” – il Bilancio 2015 dell’Opera di Santa Maria del Fiore, approvato dal Consiglio di Amministrazione e certificato dalla società di certificazione BDO, e che è stato depositato in Prefettura il 18 marzo scorso.
Per il Presidente Lucchesi tutto il bilancio va letto alla luce dell’ obiettivo che si è dato l’attuale Consiglio, ovvero “di non limitarsi a una semplice manutenzione del patrimonio ma di puntare a valorizzarlo e a scoprirne nuove potenzialità”.
L’esercizio chiude con un utile di € 2.663.669,00 prodotto in un’annata in cui i costi di investimento sono stati massicci con una significativa incidenza degli ammortamenti sull’esercizio stesso.
Tutto l’andamento del bilancio evidenzia lo stato di salute dell’Opera che, pur avendo dovuto affrontare spese straordinarie per i grandi restauri e la realizzazione del nuovo Museo, mantiene una situazione finanziaria che le permette di affrontare le nuove campagne di investimento per custodire il complesso della Cattedrale di Firenze nelle migliori condizioni.
Il bilancio conferma che tutti gli interventi di conservazione e valorizzazione fatti sono stati sostenuti per oltre il 95% con risorse proprie dell’Opera, risorse che provengono per lo più dagli introiti turistici.
Dei quasi 15 milioni di euro di investimenti dello scorso anno dell’Opera del Duomo, ben 12 sono stati spesi per il Museo. I lavori al Battistero sono costati poco più di un milione
Le risorse provenienti da donatori privati hanno coperto, la somma complessiva di 790.453 euro (il 5% delle entrate), di cui 512.000 euro circa dalla Guild of the Dome, 204.000 circa da Unicoop e 21.000 da Pucci. Anche lo scrittore Dan Brown figura nella lista dei contributi con poco più di 4mila euro. Dalla Toro Media sono arrivati 20mila euro, 1.500 dal quartiereVerde del Calcio Storico Fiorentino. Una coppia di sposi ha donato 18mila euro, il Museo of Woman di Washington ne ha dati 5mila, vari donatori privati hanno contribuito alla causa della fabbriceria con 4.300 euro. Dagli Stati Uniti è arrivata inoltre una donazione da 891 euro. La Giusto Manetti Battiloro ha contribuito alla doratura della palla del Battistero con 4mila euro.
I costi delle consulenze ammontano a 332mila euro, pari a circa il 10% del totale delle spese per i servizi, senza tuttavia fornire nomi di studi, società e professionisti. La fetta più grossa sono le consulenze tecniche: 110mila euro, pari a un terzo dell’intero pacchetto. Quasi 70mila sono le consulenze amministrative e fiscali, altrettante quelle artistiche. Gli investimenti pubblicitari ammontano a 27mila euro, mentre sono oltre 34mila euro le consulenze legali e quasi 20mila quelle “diverse”.
Nessun riferimento durante tutta la conferenza stampa alla maxi-liquidazione dell’ex segretario generale dell’Opera Enrico Viviano, che nel bilancio rientra nella voce trattamento di fine rapporto, tra i costi del personali, con 606mila euro. Il costo del personale supera i 5 milioni di euro. Quasi 1 milione e 400mila euro sono quelli per la vigilanza, mentre ai custodi dei monumenti vanno 748mila euro.
I risultati dei primi mesi dell’esercizio corrente si mantengono positivi e registrano il grande successo del nuovo Museo anche in termini di incremento dei visitatori: rispetto al 2015, nei primi tre mesi del 2016, sono già stati incassato 2 milioni di euro in più. Nel 2015 un milione e 371mila persone hanno visitato l’area monumentale del Duomo. L’85% ha acquistato il biglietto unico da 15 euro. Mentre la neonata, tra non poche polemiche, Firenze Card ha registrato 83.783 tessere, il 6% del totale.
Grazie a questi risultati, all’efficienza della gestione amministrativa, all’accresciuta capacità operativa del suo personale, l’Opera si appresta a riprendere il programma di manutenzione e a incrementare il suo lavoro di custode del complesso di Santa Maria del Fiore avendo in previsione interventi per oltre 40 milioni di euro nel prossimo decennio.
“Il bilancio – sottolinea Lucchesi – conferma che tutti gli interventi di conservazione e valorizzazione fatti sono stati sostenuti per oltre il 95% con risorse proprie dell’Opera, risorse che provengono per lo più dagli introiti turistici. Le risorse provenienti da donatori privati hanno coperto, infatti, la somma complessiva di 790.453 euro (il 5% delle entrate)”.
Riprese video e foto di Franco Mariani.
Franco Mariani
Dal numero 105 – Anno III del 23/3/2016
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