La spettacolare manutenzione del Campanile di Giotto e della Cupola del Brunelleschi

Da lunedì 6 novembre, con l’ausilio di una gru con un braccio di 135 metri, gli operai dell’Opera di Santa Maria del Fiore, calandosi  dall’alto hanno controllato il pennone del Campanile di Giotto e verificato lo stato di conservazione per intervenire, se necessario, con un restauro.

L’intervento si è presentato particolarmente delicato per l’altezza (100 metri) e le condizioni di lavoro.

Per compiere quest’attività di manutenzione il Campanile di Giotto rimarrà chiuso al fino al 17 novembre, compreso.

I lavori odierni fanno parte di un progetto di restauro della struttura lignea di copertura del monumento, i cui lavori sono iniziati a marzo di quest’anno.

Proseguono intanto i monitoraggi delle facciate dei monumenti della Cattedralem controllando le parti più alte della Cupola del Brunelleschi con l’ausilio di operatori specializzati in lavori edilizi in cordata, che si caleranno dall’alto dell’edificio a partire da un’altezza di 116 metri.

Il pennone del Campanile di Giotto è un albero di cipresso rosso alto 14 metri proveniente dai boschi della Sieve. Anticamente si trattava di un abete cresciuto nelle Foreste Casentinesi, di cui l’Opera di Santa Maria del Fiore ebbe l’usufrutto dal 1380 al 1838.

Il pennone è stato sostituito nei secoli varie volte, l’ultima delle quali nel 2000. Sopra il pennone si trova una croce e una palla dorata, contenente delle reliquie, che come ricorda il diacono della Cattedrale, Alessandro Bicchi, si tratta di “un frammento del Legno della Santa Croce, del bastone di San Giuseppe e di Sant’Anna”.

Mattia Lattanzi
Dal numero 180 – Anno IV del 15 /11/2017

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