Mons. Giacomo Meneghello “Giusto fra le Nazioni”

Mons. Giacomo Meneghello è stato riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme per il suo impegno e l’aiuto dato a centinaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale, quando era segretario dell’allora Arcivescovo di Firenze, Cardinale Elia Dalla Costa, già riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” nel 2012.

Meneghello contribuì a nascondere in Seminario e nei conventi molte persone salvando loro la vita.

Martedì 8 marzo, nella Cappella di San Salvatore al Vescovo, nel Palazzo Arcivescovile, si è svolta la cerimonia di consegna della medaglia a cui hanno partecipato l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, l’Ambasciatore d’Isralele in Italia S.E. Naor Gilon e Sara Cividalli, Presidente della Comunità Ebraica di Firenze.

A ricevere il riconoscimento la pronipote di Mons. Meneghello, Clodovea Pranovi.

“Il bene non fa rumore” era la massima di Mons. Meneghello di cui oggi vengono riconosciute pubblicamente la generosità e il coraggio.

A segnalare Mons. Meneghello e far partire le ricerche di Yad Vashem è stata la testimonianza di Cesare Sacerdoti che ha raccontato dell’aiuto generoso e incondizionato dato alla sua famiglia dal  sacerdote durante i terribili giorni dell’occupazione tedesca a Firenze.

“Un uomo di Chiesa nel ministero della predicazione e della riconciliazione, nell’attenzione ai poveri, specialmente agli orfani, nel servizio al ministero pastorale del vescovo  - ha detto il Cardinale Giuseppe Betori ricordando Mons. Meneghello. – Un uomo umile e nascosto che con abnegazione