Non vedo più, ma sogno

camilleri22“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue, vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira” (Il giovane Holden).

Questa settimana non posso non omaggiare un uomo che è entrato nel cuore di tanti, scomparso il 17 luglio 2019, Andrea Camilleri, il grande scrittore siciliano, autore della fortunata serie di romanzi sul commissario di Vigata, Salvo Montalbano.

Quando Camilleri appariva in TV mi piaceva starlo ad ascoltare, lo scorso anno ho visto tutto il monologo andato in scena a Siracusa, al teatro greco, “Conversazione su Tiresia”, e ne sono rimasta incantata; un evento unico ed emozionante, per la prima volta il celebre scrittore di Porte Empedocle era diventato attore di un suo testo, e lo aveva fatto in un momento particolare della sua vita interpretando proprio l’indovino cieco.

Quando ho saputo della sua morte… la notizia mi ha riportato alla mente la bellezza di quello spettacolo, la sua voce pacata, i lunghi applausi, dove le emozioni si erano fatte forti e autentiche anche attraverso un freddo schermo della televisione.

Andrea Calogero Camilleri è stato scrittore (ha scritto più di cento libri) sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante italiano, e ha insegnato regia all’accademia nazionale d’arte drammatica.

Camilleri è stato un autore di grandi successi, i suoi libri sono stati ristampati più volte vendendo mediamente intorno alle 60mila copie, e la serie televisiva su Montalbano interpretata da Luca Zingaretti ne fa un autore “cult”.

Sono pochi gli scrittori veri che oltre a diventare popolari per i loro libri riescono ad essere amati anche come persone, e Andrea Camilleri era uno di questi, e la gente lo amava.

Con ventisei romanzi, oltre 25 milioni di copie vendite, il commissario Montalbano e sicuramente l’opera più riuscita; il personaggio di Salvo appassiona, così schietto e sensibile, e con quel suo linguaggio asciutto e verace.

“E’ il pensiero della morte che aiuta a vivere”, (tratto da “La paura di Montalbano”).

Non vedo più, ma sogno. Andrea Camilleri, 17 luglio 2019.

Silvana Scano
Dal numero 257– Anno VI del 17/7/2019