Nuova luce per il Salone dei Cinquecento di Firenze
Confindustria Firenze ha donato alla città la nuova illuminazione del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, esaltandone con nuova luce arte, storia e funzionalità.
L’intervento, realizzato da Targetti Sankey S.p.A e Silfi S.p.A., è stato condotto sulla base dell’analisi scientifica svolta dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze.
“È così che voglio chiamare questo nostro intervento: un investimento sulla nostra città. Ma anche un investimento che rimette al centro Confindustria Firenze e le imprese che rappresenta come ‘comunità dentro la comunità’. Una comunità di imprenditori, guidati dalla passione per la città e orgogliosi di essere fiorentini – sottolinea Luigi Salvadori, presidente designato di Confindustria Firenze – che mette a disposizione il proprio saper fare in un settore sempre più importante per il sistema economico: quello dei beni culturali, dove abbiamo eccellenze internazionali”.
Il nuovo impianto di illuminazione ha dotato il Salone di 141 apparecchi a led di ultima generazione che garantiscono un’ottima qualità della luce nel pieno rispetto delle architetture e delle opere d’arte. Il progetto ha portato alla sostituzione dell’impianto preesistente, con un nuovo impianto di illuminazione che si è concretizzato con la collaborazione del Dipartimento di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze, sotto la guida del Responsabile Scientifico professoressa Carla Balocco. La collaborazione è stata messa a disposizione da Silfi. I risultati hanno ispirato il lavoro svolto da Targetti e Silfi che ha tenuto conto delle molteplici funzionalità del Salone: uno spazio polivalente che racchiude arte, cultura e architettura e che, allo stesso tempo, è una prestigiosa sede di eventi e conferenze oltre ad essere l’attuale sede del Comune di Firenze.
“Il Salone dei Cinquecento, già bellissimo, ora risplende di una luce meravigliosa che dona un’atmosfera unica al mondo – ha dichiarato Dario Nardella, sindaco di Firenze – siamo lieti di poter inaugurare questo ambizioso progetto che parla tutto fiorentino, dalla progettazione alla realizzazione, e che dimostra che insieme possiamo raggiungere i migliori risultati”.
Un’occasione, quindi, per vedere la nuova illuminazione potrà essere la Domenica metropolitana del 2 aprile, quando il museo sarà aperto fino alle ore 23, e gratuito per i fiorentini.
L’impianto nasce per gestire in modo ottimale i diversi scenari luminosi che variano a seconda delle specifiche esigenze d’uso del Salone: il sistema messo a punto consente di creare scenari e di regolare l’intensità luminosa degli apparecchi in base all’effetto desiderato. Gli apparecchi di illuminazione, concepiti appositamente per questo progetto, rappresentano una realizzazione su misura che combina prodotti differenti e soluzioni tecnologicamente all’avanguardia per adattarsi alle caratteristiche e alle esigenze specifiche individuate per il Salone. I corpi illuminanti utilizzati per la nuova illuminazione sono dotati di un sistema che permette la gestione della luce con un sistema di controllo wireless. Il risultato ottenuto è pertanto un nuovo impianto di illuminazione che equilibra ed esalta le diverse anime del Salone dei Cinquecento.
“Il progetto, condiviso in modo armonico con i diversi attori coinvolti, del nuovo Salone del Cinquecento è un esempio concreto di come i saperi e le eccellenze italiane possano collaborare per trovare soluzioni innovative a problematiche complesse come la valorizzazione in ottica conservativa di un bene che appartiene al patrimonio storico, architettonico e artistico della Città di Firenze – aggiunge Piercarlo Gramaglia, amministratore delegato di Targetti Sankey spa – nel nostro dna è iscritta la capacità di garantire un elevato livello di personalizzazione e di prevedere soluzioni cucite in modo sartoriale intorno alle caratteristiche e alle esigenze di illuminazione dell’opera da valorizzare, proprio come abbiamo fatto per la Louis Vuitton Foundation e il Tower Bridge di Londra o, per rimanere sull’Italia, per i Nuovi Uffizi di Firenze e la Torre di Pisa, solo per citare alcuni esempi”.
“Qualità, passione e competenza di Silfi – conclude Matteo Casanovi, presidente Silfi SpA – per illuminare il prezioso ‘salotto’ della casa dei fiorentini. La rivelazione dei dettagli nascosti, svelata da una luce raffinata è una visione da non perdere”.
Nel salone è stato realizzato anche un nuovo impianto audio progettato per garantire una copertura ottimale mantenendo il minimo impatto visivo possibile. Per le sue caratteristiche strutturali, il Salone risulta infatti molto riverberante: pareti e soffitto riflettono abbondantemente il suono incidente. Con diffusori tradizionali, che tendono a irraggiare il suono in tutte le direzioni, l’energia sonora riflessa si somma a quella irradiata, portando a ottenere un rimbombo che penalizza l’intelligibilità degli oratori. Il nuovo sistema utilizza diffusori di tipo line-array, ovvero una colonna composta da un elevato numero di trasduttori capaci di focalizzare il suono sul fascio verticale, concentrando l’energia sonora lungo l’asse del diffusore. L’impianto, prodotto da K-Array e installato da Expomeeting, entrambe aziende del territorio, è composto da due colonne della lunghezza di 3 metri ciascuna, capaci di coprire efficacemente l’intero salone, nonostante i suoi 54 metri di lunghezza.
Mattia Lattanzi
Dal numero 153 – Anno IV del 29/3/2017
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