Nuovo progetto sulla ristorazione di Confcommercio,Travel Appeal, Comune, Camera di Commercio

Nasce a Firenze un innovativo progetto per far conoscere ai ristoranti l’opinione dei propri clienti attraverso l’analisi dei “big data”, una serie di informazioni dettagliate – ricavate dal web – su come vengono percepiti menu, servizio, ambiente e tutti gli altri aspetti dell’offerta dei locali.

Dati sui quali le grandi imprese da sempre basano le loro strategie commerciali, ma che finora erano preclusi alle piccole e piccolissime attività, e che invece ora anche i piccoli esercizi potranno monitorare e migliorare la propria reputazione commerciale.

“Big data for restaurant” è stato predisposto da Confcommercio Firenze e Travel Appeal, in collaborazione con il Comune di Firenze e il patrocinio della Camera di Commercio di Firenze.

A presentare il progetto  a Palazzo Vecchio sono stati: l’assessora al turismo del Comune di Firenze Anna Paola Concia, il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Laura Benedetto e Mirko Lalli, founder e CEO di Travel Appeal, l’innovativa start up toscana nata nel 2014, che ha messo a punto con successo il sistema di analisi dei big data per il mondo del turismo.

A breve dunque, attraverso uno specifico sistema informatico, partirà l’esame approfondito di tutte le informazioni che gli utenti della rete si scambiano in merito ai pubblici esercizi di Firenze.

Recensioni dei locali, opinioni rilasciate sui portali di viaggio, commenti sui social media: tutto passerà al vaglio di un algoritmo che aiuterà ad elaborare informazioni, studi, mappature, ricerche di percezione o gradimento aggregate a livello territoriale o segmentate per diverse tipologie di target.

Si potrà quindi conoscere non solo la reputazione complessiva di cui godono i pubblici esercizi fiorentini sul web, ma anche sapere nei dettagli quali sono gli aspetti più graditi e quelli meno, dal rapporto qualità-prezzo alla cortesia del personale, dai piatti al confort della toilette o allo stile della tavola.

Ogni impresa aderente al progetto, inoltre, potrà ricevere una propria “scheda valutativa”, un documento prezioso che consentirà di capire se l’andamento dell’attività è o no in linea con il gradimento del pubblico e, nel caso, di correggere il tiro migliorando gli aspetti critici evidenziati dagli utenti.

L’obiettivo del progetto, che trasferisce la tecnologia di elaborazione dei Big Data nel mondo della ristorazione, è innalzare il livello qualitativo della ristorazione in tutti i suoi aspetti e permettere alle aziende di impostare al meglio offerta e politiche commerciali.

“Come Comune di Firenze accogliamo con grande favore tutto quello che va nella direzione del miglioramento dell’offerta ricettiva per fiorentini e turisti”, ha detto l’assessora Anna Paola Concia. “Questo progetto va esattamente in questa direzione: dà l’opportunità alle piccole e piccolissime attività di conoscere la loro reputazione sul web e cambiare eventualmente il servizio per migliorarlo”.

“Tutti i grandi player del terziario utilizzano l’analisi dei dati per prendere decisioni più ponderate ed efficaci e rendere più performante la propria attività”, ha invece spiegato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “alle piccole e piccolissime imprese è però precluso l’accesso ai big data, anche per motivi economici, e il rischio è che restino tagliate fuori dalla percezione delle dinamiche in atto sul mercato, fondamentali per elaborare strategie. Con ‘Big Data for Restaurant’ cerchiamo di colmare questa lacuna rendendo accessibili le informazioni che provengono dai big data. Non solo: questo progetto è anche una opportunità per i nostri iscritti di confrontarsi su tematiche quali il posizionamento sul web, la comunicazione social, la web reputation, che non possono essere più considerate marginali anche dal piccolo o piccolissimo imprenditore. E per noi, come associazione, per accreditarci in un ruolo nuovo e diverso da quello meramente sindacale. Una sfida alla quale una associazione di categoria moderna non può sottrarsi…”.

“Il progetto è geniale nella sua semplicità”, ha sottolineato invece Laura Benedetto, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, “elaborare informazioni sulla percezione della nostra offerta nel settore della ristorazione grazie ai big data è un ottimo punto di partenza non solo per le singole imprese, che così possono ottimizzarsi costantemente, ma anche per il settore nel suo complesso. Questo, infatti, permetterà di elaborare strategie che ci aiutano a migliorare le esperienze di chi vive Firenze e l’offerta turistica nel suo complesso”.

Sono poco meno di duemila (1.928) i ristoranti del comune di Firenze presenti online con almeno una recensione.

Su di loro gli utenti del web hanno scritto oltre ottocentomila opinioni, esprimendo una soddisfazione in media piuttosto alta (86,7%, leggermente più bassa nel caso degli italiani e più alta per gli stranieri). A piacere di più ai clienti dei ristoranti è l’accoglienza, che riscuote un indice di gradimento al 92%.

I dati si riferiscono all’ultimo anno (dal 15 aprile 2017 al 15 maggio 2018) e provengono dall’analisi dei principali canali online, ovvero Google, TripAdvisor, Facebook, The Fork, Yelp e Foursquare.

Delle strutture presenti sul web, sette su dieci accettano pagamenti con carta di credito, solo una su due (48%) è purtroppo facilmente accessibile a portatori di handicap. Una su tre (31%) mette a gratuitamente a disposizione dei propri clienti il collegamento wifi, sempre più gradito dal pubblico.

Riprese  di Franco Mariani.

Franco Mariani
Dal numero 206 – Anno V del 30/5/2018