O Flos Colende: 20 anni di successi e riscoperte nel duomo di Firenze

Festeggia venti anni di vita O flos colende, la rassegna di musica sacra promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore, nata nel 1997 per celebrare i 700 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e da allora diventata un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati sempre più numerosi.

Sostenuta dal Presidente dell’Opera Franco Lucchesi e dall’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, O flos colende deve il suo successo all’originalità delle proposte musicali e alla qualità degli interpreti garantite (fin dalla prima edizione) dalle cure artistiche di Gabriele Giacomelli, ulteriormente valorizzate dalla suggestiva bellezza del Duomo di Firenze, location dei concerti (a ingresso libero).

Otto appuntamenti, sette concerti e l’ormai tradizionale santa messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo Betori con inserti musicali da Fauré a Perosi, disegnano il calendario 2016 di O flos colende (6 Aprile – 30 Settembre), riconfermando le peculiarità di «un percorso pensato e studiato attraverso le varie espressioni della religiosità e della spiritualità», dice Giacomelli, «senza dimenticare le radici storiche proprie della musica liturgica fiorentina, custodite nel prezioso Archivio musicale dell’Opera di Santa Maria del Fiore». Una delle principali finalità di O flos colende, fin dalle origini, è stata infatti proprio quella di far conoscere al pubblico l’importante patrimonio musicale lì conservato, e riportato alla luce in programmazioni con interpreti di fama internazionale (l’Hilliard Ensemble con Jan Garbarek, gli Amsterdam Baroque Soloist con Ton Koopman, i Tallis Scholars diretti da Peter Philips, Modo Antiquo e Federico Maria Sardelli, Gabriel Garrido con l’Ensemble Elima, organisti come Jean Guillou, Wayne Marshall, Thierry Escaich, Cristina Garcia Banegas).

Ad inaugurare l’edizione del ventennale di O flos colende, Mercoledì 6 Aprile, è una delle formazioni corali oggi più prestigiose a livello internazionale: il Winchester Cathedral Choir, fra i primi delle grandi cattedrali britanniche, 12 voci virili e 20 voci bianche che si combinano dando vita a un particolarissimo quanto unico colore cristallino del suono. Già ospitato nel Duomo di Firenze dieci anni fa, il Winchester Cathedral Choir oggi diretto da Andrew Lumsden stabilisce il suo legame con la storia di O flos colende interpretando un programma incentrato sul repertorio britannico, ma che allo stesso tempo traccia una suggestiva rete di corrispondenze fra brani corali di epoche e provenienze geografiche varie, con qualche incursione anche nell’antico repertorio fiorentino in omaggio a Santa Maria del Fiore. Non a caso l’apertura del concerto è affidata al solare mottetto Gaudent in coelis di Filippo Vitali (1591-1654), maestro di cappella del Duomo, brano conservato nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore e pubblicato in edizione moderna da Gabriele Giacomelli. Il resto del programma ripercorre il repertorio polifonico inglese, dall’epoca rinascimentale di sommi maestri come Thomas Tallis al Novecento di Gustav Holst, toccando anche conclamati capolavori di Anton Bruckner (Ave Maria), Sergej Rachmaninov e Francis Poulenc (Salve Regina):  un prezioso florilegio che non mancherà di far ammirare il Winchester Cathedral Choir, gruppo celeberrimo anche per le incisioni discografiche e per le collaborazioni con prestigiose formazioni come l’Orchestra of the Age of Enlightenment.

Martedì 14 Giugno, O flos colende ospita il debutto in Toscana della Cappella Neapolitana, ensemble strumentale specializzato nel repertorio barocco e che è l’erede diretto della storica e rinomata Cappella della Pietà de’ Turchini. Sotto la direzione di Antonio Florio, la Cappella Neapolitana si unisce alla voci del soprano Francesca Boncompagni (nota per le sue interpretazioni accanto a Les Arts Florissants di William Christie e al Collegium Vocale Gent di Philippe Herreweghe) e del contralto Daniela Salvo (apprezzata nel repertorio operistico del Settecento napoletano) per proporre un programma – ideato in esclusiva per la rassegna – che indaga nella musica sacra del Barocco fra Firenze e Napoli. Una serata animata dai contrasti espressivi tipici di quell’epoca e aperta dal nome di Pietro Sanmartini, compositore fiorentino che fu maestro di cappella di Santa Maria del Fiore dal 1686 fino alla morte (1701), qui rappresentato in particolare dal mottetto per soprano O benignissime Jesu (trascritto da Gabriele Giacomelli), brano ora drammatico ora dolcissimo che vede Santa Cecilia raccontare in prima persona il suo martirio. Il resto del programma guarda invece alla scuola napoletana, riunendo pagine di Francesco Provenzale (Pange lingua), Gennaro Manna (Litanie per la Beta Vergine), Leonardo Leo (Salve Regina) e un Salve Regina attribuito ad Alessandro Scarlatti e che nel suo pathos struggente coinvolge sia il soprano che il contralto.

È ormai diventato un appuntamento tradizionale quello che O flos colende propone per la Festa di San Giovanni, patrono della città di Firenze, e che nasce dalla rinnovata collaborazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ma stavolta anche da quella, inedita, con la Scuola di Musica di Fiesole. La mattina di Venerdì 24 Giugno, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, celebra una messa le cui sezioni sono intercalate dalla Messe des pêcheurs de Villerville (così chiamata perché i proventi della sua esecuzione furono a sostegno dell’associazione di pescatori di quel paese della Normandia), composta a quattro mani da Gabriel Fauré e dal suo allievo André Méssager. Una pagina di soave semplicità, incorniciata da due mottetti (fra i quali Elizabeth Zachariae, dedicato proprio a San Giovanni Battista) di Marco da Gagliano, musicista di spicco del Seicento fiorentino e maestro di cappella di Santa Maria del Fiore, e arricchita dalla presenza di altri brani, come l’Alleluja composto da Michele Manganelli (attuale maestro di cappella di Santa Maria del Fiore) e il delicato Ave verum di Charles Gounod. Il tutto a ricreare una suggestiva liturgia che nell’esecuzione musicale coinvolge, alternandoli in varie combinazioni, gli strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana – l’apice del percorso formativo della Scuola di Musica di Fiesole – e il Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale Fiorentino guidati da Lorenzo Fratini, e la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore, affiancata da Daniele Dori all’organo, sotto la direzione di Michele Manganelli.

Atmosfere suggestive e cariche di significati spirituali contraddistinguono l’appuntamento di Martedì 12 Luglio. Per la prima volta nell’ambito di O flos colende risuona la musica delle più diverse tradizioni etniche ispirata dal sentimento del sacro: è la serata significativamente intitolata “Tre voci per tre fedi”, dove dialogano le musiche delle antiche tradizioni cristiana, ebraica e islamica, per disegnare un panorama dove il canto si unisce alle caratteristiche timbriche di particolari strumenti legati proprio a quelle culture. Dai canti della tradizione sufi alle preghiere e agli inni cristiani della mistica Hildegard von Bingen, dalle intonazioni in arabo, siriano ed aramaico ai brani ebraci provenienti dalle zone balcaniche e dal Marocco, questa variegatissima silloge che rende omaggio in musica alle tre grandi religioni monoteiste ha per protagonista principale e ideatrice Patrizia Bovi, che lo interpreta come soprano, suonando l’arpa e dirigendo. Accanto a lei, nota per aver dato vita all’ensemble Microlugus dedito alla musica medievale e aver ideato spettacoli di successo come “Festa fiorentina… per contar di frottole” e “Myth”, si riuniscono in questo viaggio musicale interreligioso il soprano Françoise Atlan, il contralto Fadia Tomb El-Hage, Peppe Frana all’oud e al liuto, Gabriele Miracle alle percussioni e al dulcimer.

Sette voci a cappella, celeberrime in tutto il mondo e ormai diventate un’autentica leggenda. Sono gli strepitosi Swingle Singers, che si presentano per la prima volta nella programmazione di O flos colende, protagonisti dell’appuntamento di Giovedì 8 Settembre, data che congiuntamente segna la Festa della Natività di Maria e quella della fondazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Per quello che è annunciato come il loro unico concerto in Italia, gli Swingle Singers hanno confezionato un programma appositamente pensato per O flos colende, affiancando i loro più celebri cavalli di battaglia (fra i quali l’Aria dalla Suite per orchestra n. 3 di Bach, da più di trent’anni evocativa sigla del programma televisivo Superquark) a brani composti originalmente dagli stessi componenti del gruppo (Swim di Edward Randell, Hiding your smile di Johanna Goldsmith-Eteson), a trascrizioni di Bach (anche la Badinerie dalla Suite per orchestra n. 2) e Corelli, di Debussy (Clair de lune), di spiritual e canzoni pop. Il tutto a disegnare una serata d’atmosfera.

 Interviste a cura di Franco Mariani.
Riprese di Mauro Pocci.

Franco Mariani
Dal numero 106 – Anno III del 06/4/2016

Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze
O FLOS COLENDE 2016
Musica sacra a Firenze – XX Edizione

Il Winchester Cathedral Choir: musica sacra fra Firenze e l’Inghilterra

Mercoledì 6 Aprile, ore 21

Il grande organo Mascioni: la doppia performance di Giulio Mercati e di Matteo Venturini con la tromba di Andrea Dell’Ira, il recital ‘al femminile’ di Gail Archer

Mercoledì 27 Aprile, ore 21 – Venerdì 20 Maggio, ore 21

Il debutto della Cappella Neapolitana: Barocco sacro fra Firenze e Napoli

Martedì 14 Giugno, ore 21

Il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori celebra una messa per la Festa di San Giovanni Battista: Fauré e l’antica tradizione sacra fiorentina con i musicisti dell’OGI, il Coro di Voci Bianche del Maggio Musicale e la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore

Venerdì 24 Giugno, ore 10.30

Tre voci per tre fedi: la tradizione musicale cristiana, ebraica e islamica

con la voce e la direzione di Patrizia Bovi

Martedì 12 Luglio, ore 21

Gli Swingle Singers, incanto senza tempo delle voci a cappella

Giovedì 8 Settembre, ore 21

La prima assoluta di un nuovo dramma sacro: “Agnosce, Filii, misericordiam Patris”

con gli Ottoni del Maggio Musicale Fiorentino e la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore diretti da Michele Manganelli

Venerdì 30 Settembre, ore 21

 

Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Ingresso libero
Informazioni e prenotazioni:
Opera di Santa Maria del Fiore – Via della Canonica 1, Firenze
Tel. 055 2302885, ofloscolende@operaduomo.firenze.it
www.operaduomo.firenze.it