Olio: calo della produzione stimato del 20%
Ancora un’annata difficile per l’olio toscano.
Secondo FedAgriPesca di Confcooperative Toscana il calo della produzione sarà di circa il 20% , o anche di più.
Le cause principali di tale calo sono state il freddo intenso e il vento forte dei mesi passati, a cui si deve poi aggiungere ancora l’eco dei danni della siccità dell’estate scorsa.
A soffrire di più, come ci spiega Ritano Baragli, è la varietà di olivo più delicata, il Frantoio: “In inverno abbiamo avuto anche temperature che sono scese giù fino a meno 11 gradi e ciò ha fatto esplodere i vasi linfatici delle piante, di fatto bruciandole e bloccandone la produzione per i prossimi due o tre anni. Sono piante che vanno potate energicamente, riformate”.
Meno peggio per altre piante più resistenti, come “Leccino del corno” e il “Moraiolo”, che hanno una resistenza maggiore al freddo.
“Siamo nella fase in cui la fioritura è avvenuta. Abbiamo avuto tanta pioggia e se la temperatura resta fresca non dovrebbero esserci problemi – continua Baragli – Ci sono però zone che ancora fanno i conti con la pesante siccità dell’anno scorso, che ha bloccato la naturale vegetazione della pianta. Ormai sono quasi tre anni consecutivi che le nostre aziende non fanno un raccolto pieno”.
A ciò si somma un altro fenomeno, più visibile: “Lo stato di abbandono in cui versano molti campi – spiega ancora Baragli – le aziende non trovano più conveniente investire su piante che non producono e poi manca manodopera specializzata nella potatura”.
Capitolo a parte per le zone costiere: “Quest’anno va molto meglio e si prevede un bel raccolto”.
Simona Michelotti
Dal numero 209 – Anno V del 20/6/2018
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