Olio, meno quantità e più qualità: nel 2016 la produzione cala del 40%
Olio di qualità, ma non abbondante. La produzione 2016 in Toscana registra infatti un calo del 40%, con punte anche del 50% in alcune zone della regione. Colpa della mosca olearia, che anche quest’anno ha fatto la sua comparsa, e del clima poco favorevole, che alternando periodi di siccità a piogge abbondanti, ha danneggiato quello che poteva essere un grande raccolto.
“La qualità non è assolutamente intaccata, abbiamo un olio ottimo – dichiara il presidente di Confagricoltura Toscana, Francesco Miari Fulcis – merito dei nostri produttori, molto preparati, che hanno saputo affrontare al meglio l’attacco della mosca e preservare il raccolto. Non abbiamo ripetuto un altro 2014”.
La produzione toscana di quest’anno si ferma a 130mila quintali, un calo in linea con l’andamento nazionale che quest’anno si avvicina addirittura al suo minimo storico: poco meno di 3 milioni di quintali, con un calo medio del 38%.
“Il prezzo di quest’anno non dovrebbe scendere al di sotto dei 14 euro a litro – continua Miari Fulcis – le rese sono state tutt’altro che alte. Abbiamo avuto temperature molto miti che hanno favorito il proliferarsi del parassita. Più della metà degli olivi in Toscana ne sono stati intaccati, ma siamo riusciti ad evitare il peggio”.
Mattia Lattanzi
Dal numero 134 – Anno III del 16 /11/2016
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