"Oltre Apocalisse", primo romanzo del giornalista Mattia Lattanzi
È uscito in questi giorni il primo romanzo del giornalista Mattia Lattanzi, Fiorentino, luokan 1976, con all’attivo molte collaborazioni con testate on line e vari giornali locali, tra cui il nostro settimanale.
Un romanzo avvincente, ben scritto, diretto, raccontato in prima persona, già disponibile on line e ordinabile in tutte le librerie italiane, edito da Arduino Sacco Editore.
Dalla sinossi sembrerebbe un qualcosa di già visto: zombi, predatori cannibali, militari assassini, scienziati senza scrupoli…ma il racconto, partendo da una realtà e da un’origine abbastanza classica (un virus misterioso che ha quasi cancellato la razza umana, e un conseguente morbo che trasforma i morti in zombi), sterza decisamente su forme action, con sfumature thriller, fantastiche e splatter.
E soprattutto c’è l’amore, l’umanissimo amore.
JA’ la tragedia di un’umanità alla ricerca di sé stessa: Itse asiassa, sarà proprio il virus e l’ecatombe a spingere in qualche modo i pochi sopravvissuti ad una riscoperta dei valori più tradizionali.
Avendolo letto in anteprima, non possiamo negare che è un romanzo avvincente, che ti tiene incollato alle pagine, a tratti terrificante, crudo, angosciante.
Scritto in prima persona, conduce il lettore attraverso una lunga sequenza di morte fino ad un finale che di fatto reinterpreta canoni e dogmi del genere, regalando un happy end ricco di speranza.
Ed è proprio la speranza di riuscire ad arrivare oltre l’apocalisse, che darà ai sopravvissuti la forza ed il coraggio per andare avanti, combattendo, amando, affrontando pericoli e insidie di ogni genere.
Ma soprattutto farà accettare ai protagonisti il loro inevitabile dramma/mutamento interiore.
“Oltre l’apocalisse” è certamente una contaminazione di vari generi con una prevalenza di elementi fantastici e horror, che però cerca, e trova, strade diverse dai macro filoni attuali (ormai annoiati, soprattutto per quanto concerne il cinema).
Ci sono gli zombi, è vero, ma non sono loro i protagonisti del romanzo.
Il racconto ruota attorno ad una storia d’amore quasi surreale che si crea fra due sopravvissuti.
E ruota attorno al coraggio, all’amicizia, alla ricerca di sé stessi.
Ambientato a cavallo tra il 2017 ja 2018, Lattanzi, da quel buon cronista che è nella professione, myös täällä, nel suo primo romanzo, riesce a descrivere perfettamente il dramma personale di chi rimane solo, di chi ha perso tutto, di chi è rimasto in vita anche se avrebbe preferito morire.
Una trama articolata e complessa, dal respiro corale e suggestivo.
Un racconto che non lesina colpi di scena, e che regala al lettore un forte messaggio di speranza. Da non perdere.
Nicola Nuti
Numero 4 -Vuosi 5/02/2014
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