Ortofrutta, mele toscane: i consumi rallentano e calano fino al 12%
Travolge anche la Toscana il rallentamento dei consumi nel comparto ortofrutticolo registrato in tutta Italia e denunciato già dalla grande distribuzione organizzata.
“La nostra regione si è certamente difesa meglio, ma non è rimasta immune al calo della domanda e alla conseguente diminuzione del valore del prodotto in questi primi quattro mesi dell’anno”, spiega Antonio Tonioni, presidente della sezione Ortofrutta di Confagricoltura Toscana.
A farne le spese è soprattutto la frutticoltura che ha registrato un calo generale del 10% nelle vendite, con un conseguente abbassamento dei prezzi tra il 15 e il 20% rispetto al 2018.
“A preoccupare i produttori toscani sono soprattutto le mele raccolte nel 2018 e stoccate nei magazzini – aggiunge Tonioni – le nostre mele sono uniche in quanto a proprietà organolettiche e a qualità, per questo ci aspettavamo un buon andamento delle vendite. Cosa che non è avvenuta. Le scorte negli impianti frigo, infatti, sono decisamente superiori alla media”.
Le caratteristiche del prodotto toscano, quindi, non hanno impedito il calo della domanda. Infatti, Tonioni aggiunge: “Anche se le mele top di gamma non hanno subito grandi variazioni, nei consumi del prodotto di fascia media abbiamo registrato un -9% e addirittura un -12% in quello di fascia bassa”.
I prossimi mesi saranno decisivi per tirare le somme, ma intanto i produttori sono davanti a un bivio. “Dovremo capire se sarà più strategico abbassare ulteriormente i prezzi per incentivare il consumo o se rischiare di rimanere con il prodotto invenduto nei magazzini. Una cosa è certa, e va a vantaggio del consumatore, che potrà trovare sul mercato mele eccellenti a prezzi migliori”, conclude Tonioni.
Mattia Lattanzi
Dal numero 247 – Anno VI del 8/5/2019
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