Papa Francesco chiama padre Bernardo: guiderà gli esercizi spirituali della Curia romana
Il cellulare di padre Bernardo Gianni ha squillato in un pomeriggio di gennaio: “Pronto, sono Papa Francesco”. Direttamente da una telefonata del Pontefice è arrivato l’invito per l’abate di San Miniato al Monte a guidare gli esercizi spirituali della Curia romana al completo che ogni anno si ritrova in una casa di ritiro ad Ariccia.
Con cordialità e semplicità Papa Francesco ha spiegato il suo desiderio di avere una voce monastica come guida per il ritiro di quest’anno che inizierà il 10 marzo prossimo.
“E’ stato un evento del tutto inatteso – commenta padre Bernardo - credo che al Santo Padre sia arrivata la notizia del mio impegno per il Convegno nazionale della Chiesa (che si è tenuto a Firenze nel 2015), per qualche attività realizzata per il Millenario di San Miniato al Monte con lo sforzo di colloquiare con tutti, tenendo fede a una vocazione di San Miniato, quella di far entrare il più possibile persone di ogni dove. Questo invito è un privilegio enorme, l’opportunità di vivere sei giorni accanto al Papa”.
Il colloquio telefonico è stata una conversazione dai toni distesi, “ho potuto raccontare anche le vicende allegre e meno allegre di questa fase della mia vita – spiega padre Bernardo – ed è emersa la gioia del Papa per la mia disponibilità ad assolvere il compito di guidare gli esercizi spirituali della Curia. Quando ho fatto presente di non avere un profilo accademico, ecclesiale, teologico tale da giustificare un invito simile, il Papa con il suo stile disarmante ha detto che questo è molto positivo”.
Padre Bernardo porterà quindi nelle meditazioni la testimonianza che viene dalla vita in monastero e in particolare dalla vita della comunità benedettina dell’abbazia fiorentina, “lo sguardo di un monaco e di una comunità monastica sulla città: una vita orientata verso il Signore, ma mai insensibile a quello che si vive nel cuore della città che è davanti alla nostra basilica”.
“Porto in questa esperienza di grande responsabilità – continua padre Bernardo - le fatiche e le gioie dei preparativi dedicati alle celebrazioni per il Millenario della Basilica di San Miniato e con i versi di Luzi proverò a sviluppare il tema della generosità della Chiesa nella vita del mondo in una dimensione di memoria, speranza, mistero, accoglienza che introduce all’amore di Dio. Racconterò il sogno lapiriano di una città ricca di Vangelo, le difficoltà che ci impediscono quotidianamente di assimilare le nostre realtà urbane al sogno di una Gerusalemme nuova e allo stesso tempo la speranza riposta nello Spirito Santo soprattutto per le ultime generazioni, per tutti coloro che raccolgono un’eredità di bellezza, di santità, di arte e di potenzialità”.
Pratese di nascita, ma fiorentino di adozione, sarà, dopo don Divo Barsotti per Papa San Paolo VI, il secondo fiorentino a tenere tenere le meditazioni durante gli Esercizi spirituali della Curia Romana.
Gli esercizi inizieranno domenica 10 marzo alle ore 16. Da lunedì a giovedì ci saranno due meditazioni al giorno, una la mattina alle 10 e una al pomeriggio alle 16.30. Venerdì 15 marzo ci sarà solo la meditazione della mattina: poi il rientro in Vaticano.
Il ritiro si apre ogni giorno con la Messa e si conclude con i vespri e l’adorazione eucaristica.
Questi i temi delle 10 meditazioni: “Siamo qui per questo” (introduzione di domenica, da una poesia di Mario Luzi *); “Il sogno di La Pira” e “Siamo qui per ravvivarne col nostro alito le braci” (lunedì); “Il presente di infamia, di sangue, di indifferenza” e “Ricordate?” (martedì); “Gli ardenti desideri” e “Le sue bandiere di pace e d’amicizia” (mercoledì); “Stringiamoci la mano” e “Stellò forte la notte” (giovedì); “La città posta sul monte” (conclusione di venerdì).
Padre Bernardo Francesco Maria Gianni è nato a Prato nel 1968. E’ priore di San Miniato dal 2009, abate dal 2015. E’ stato membro della giunta del Comitato preparatorio del quinto Convegno nazionale della Chiesa italiana che si è tenuto a Firenze nel 2015, con la visita del Papa il 10 novembre.
In questi giorni, il Papa interromperà tutte le udienze, compresa l’udienza generale di mercoledì 13 marzo, sesto anniversario della sua elezione.
Questa la nota ufficiale diffusa dall’Arcidiocesi di Firenze: «L’arcivescovo di Firenze, appreso che la Santa Sede ha ufficializzato la notizia che il Santo Padre ha chiesto a dom Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, di predicare gli Esercizi spirituali a lui e alla Curia Romana all’inizio della prossima Quaresima, esprime il compiacimento suo e dell’intera diocesi per un gesto che onora non solo la persona di dom Bernardo, a noi tutti caro, ma l’intera Chiesa fiorentina e tutta la città. Tutti a Firenze conoscono quanto importante sia il ruolo dell’abate di San Miniato nella vita spirituale e culturale della comunità fiorentina e vedono nella scelta di Papa Francesco un sigillo all’apprezzamento che dom Bernardo gode presso tutti noi. Nella scelta del Papa emerge anche un ulteriore segno dell’attenzione che egli ha per la nostra città e per la sua storia ecclesiale, di cui, nei colloqui privati, è solito rammentare le figure del card. Elia Dalla Costa, del prof. Giorgio La Pira e di don Lorenzo Milani. In questo contesto va ricordato anche don Divo Barsotti, che pure fu predicatore degli Esercizi al Papa, allora il Santo Paolo VI, e alla Curia Romana. E la storia di vita di fede, di esperienza civile, di cultura e di arte di Firenze nutrirà le meditazioni che dom Bernardo proporrà negli Esercizi, come egli stesso ha anticipato. Gliene siamo grati e lo accompagniamo con la nostra preghiera».
* “Siamo qui per questo”, Mario Luzi, dicembre 1997
Ricordate? Levò alto i pensieri,
stellò forte la notte,
inastò le sue bandiere
di pace e d’amicizia
la città dagli ardenti desideri
che fu Firenze allora …
Essere stata
nel sogno di La Pira
“la città posta sul monte”
forse ancora
la illumina, l’accende
del fuoco dei suoi antichi santi
e l’affligge, la rode,
nella sua dura carità il presente
di infamia, di sangue, di indifferenza.
Non può essersi spento
o languire troppo a lungo
sotto le ceneri l’incendio.
Siamo qui per ravvivarne
col nostro alito le braci,
chè duri e si propaghi,
controfuoco alla vampa
devastatrice del mondo.
Siamo qui per questo. Stringiamoci la mano,
sugli spalti di pace, nel segno di San Miniato.
Mariani Franco
Dal numero 239 – Anno VI del 27/2/2019
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