Pasqua: in aumento prenotazioni al ristorante e le uova artigianali
Consumi di Pasqua in crescita, sia sul fronte della vendita di prodotti tipici sia su quello delle prenotazioni al ristorante, a fronte della politica di contenimento dei prezzi messa in atto da tanti operatori.
Lo conferma la Confcommercio fiorentina, secondo la quale stanno fioccando le prenotazioni per il pranzo di Pasqua e di Pasquetta che molti fiorentini, ma anche molti turisti stranieri, trascorreranno al ristorante. Diversi i locali a Firenze e dintorni dove si registra già il tutto esaurito o quasi.
Del resto, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio Confturismo-Istituto Piepoli il capoluogo toscano sarà tra le mete preferite in Italia per i ponti pasquali, insieme a Roma e Venezia.
“La Pasqua alta, a fine aprile, in genere porta molto bene al turismo .- sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – la gente è invogliata a fare qualche gita e a pranzare fuori casa, sia a Pasqua che a Pasquetta. L’unica variabile sarà la temperatura: con il caldo deciso qualcuno privilegerà il mare, altrimenti le città d’arte saranno le mete più gettonate”.
Secondo l’indagine della Confcommercio, a trascorrere Pasqua o Pasquetta al ristorante saranno circa duecentomila toscani, il 10% in più dello scorso anno. Tra loro, soprattutto famiglie e ‘over 40’, che potranno approfittare delle offerte sui prezzi che un po’ tutti i ristoratori stanno facendo.
“Si possono mangiare specialità tipiche, cucinate a regola d’arte, anche a prezzi contenuti e quindi adatti alle famiglie – sottolinea il presidente della Confcommercio fiorentina Aldo Cursano – il prezzo medio per un menu completo si aggira tra i 25 e i 35 euro per gli adulti, tra i 10 e 15 euro per i bambini. Così, una famiglia media di due adulti e due bambini potrà spendere intorno ai 100 euro. Ovviamente ci sono offerte anche più costose, per menù più elaborati da 60 euro a persona ed oltre. Ma molti locali lasceranno la possibilità di mangiare a la carte”.
Confcommercio segnala poi una crescente attenzione nel menù per la stagionalità, i prodotti del territorio, i piatti vegetariani e le pietanze per chi soffre di allergie o intolleranze alimentare.
“Insomma, tradizione sì, ma rivista in chiave salutista e personalizzata”, dice il presidente Cursano.
In pratica, più torte salate a base di verdure, meno agnello, che resta comunque un must per almeno la metà dei locali. Sul versante dei dolci, alle proposte classiche molti ristoranti aggiungeranno l’immancabile Colomba artigianale, ma anche classici della tradizione italiana pasquale come la pastiera.
Tra i ristoratori si respira ottimismo: “Il 35% vede un aumento delle prenotazioni e prevede quindi di lavorare di più rispetto allo scorso anno, quando però la Pasqua era bassa quindi più penalizzata – spiega ancora Cursano – semmai ad essere ritoccati al ribasso quest’anno sono i prezzi del menù completo: una politica per incentivare le famiglie ad uscire e consumare il pranzo della festa nei locali”.
Anche per gli appassionati del picnic all’aperto, le occasioni non mancheranno tra Pasqua, 25 aprile e 1 Maggio: “Anche in questo caso prevediamo un ottimo andamento per la vendita di prodotti enogastronomici locali, da elaborare in menu fai-da-te semplici da cucinare ma gustosi, accompagnati da vino italiano, birre artigianali e dolci della tradizione, rigorosamente artigianali”.
Si respira ottimismo anche sul fronte della vendita di uova pasquali: “Alcuni operatori ci segnalano aumenti degli ordini fino al +20% rispetto alla Pasqua dello scorso anno, anche se molti hanno proferito non sbilanciarsi perché la maggior parte dei consumatori si muove all’acquisto solo nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua”, dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.
“Ad avvicinarsi di più al mercato artigianale delle uova pasquali sono gli adulti, che meglio possono apprezzare la qualità della materia prima e delle decorazioni”, spiega Marinoni, “i bambini, invece, sono interessati per lo più alla sorpresa”.
Il cioccolato fondente resta il preferito dagli adulti, vista anche la crescente sensibilità alla corretta alimentazione: “è un prodotto eccellente da inserire in una dieta bilanciata”, sottolinea il direttore della Confcommercio Toscana, “concato a freddo ha addirittura proprietà curative”.
La nuova moda di quest’anno vede il fondente mescolato al cioccolato al latte in uova dall’effetto marmorizzato e dallo spessore consistente. Per i più golosi c’è la versione arricchita dalla granella di nocciole. Fra le novità, oltre alle ormai classiche varianti al caffè e al peperoncino, fanno la loro comparsa quest’anno anche i cioccolati aromatizzati al lampone, alla lavanda o addirittura a sale e sesamo, frutto della inesauribile creatività dei maestri cioccolatieri.
Aumenta, ma resta comunque di nicchia, il mercato delle uova senza glutine, senza lattosio, senza zucchero o addirittura “vegan” per rispettare le diverse esigenze alimentari.
Il prezzo medio di vendita nei laboratori artigianali varia dai 25 ai 65 euro al chilo, ma nelle pasticcerie più prestigiose si arriva fino a 110 euro e più. Del resto, oltre alla qualità altissima della materia prima usata e della lavorazione, per realizzare un uovo di Pasqua a mano occorre molto tempo: in un’ora si riescono a completare le decorazioni di 4 o 5 pezzi al massimo.
Sul fronte dei regali, i piccoli oggetti in argento come portachiavi o bigiotteria sono fra i più apprezzati dagli adulti. Per i bambini, giochi di tendenza e peluche. Ma ai laboratori artigianali si chiede spesso di inserire un dono personalizzato ed esclusivo, per un effetto sorpresa garantito.
Mattia Lattanzi
Dal numero 246 – Anno VI del 17/4/2019
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