Petizione e presidio contro Jan Fabre, l’artista che tortura gli animali
Jan Fabre a Firenze, le sue opere sparse per la città, una mostra inaugurata il 14 maggio scorso al Forte Belvedere, i selfie con il sindaco Dario Nardella. Ma chi è veramente Jan Fabre? È davvero un artista? O è soltanto un “seviziatore di animali” – come viene definito sul web – che trasforma le sevizie e le torture sugli animali, in una sorta di spettacolo d’arte contemporanea?
Jan Fabre si dice nipote del celebre entomologo Jean-Henri Fabre, ma questa affermazione non è accreditata da nessun altra fonte.
Comunque, la passione ereditata dal presunto bisnonno per l’entomologia la ritroviamo nei suoi quadri e nelle sue sculture, anche se essi sono agli antipodi in quanto Jean-Henri Fabre era un naturalista che amava rispettare gli animali nel loro habitat naturale e non li trovava possibile oggetto di divertimento o brutale esibizionismo, al contrario di Jean Fabre che è noto per le violenze sugli animali durante i suoi spettacoli come effetto visivo.
Jan Fabre tortura gli animali, li uccide in modo brutale, ne usa i corpi imbalsamati per costruire le sue “opere”, e Firenze lo tratta come se fosse un grande artista.
E già qui potremmo stendere un velo pietoso.
Nel 2012 fu protagonista, ad Anversa, di una polemica durante una performance in cui venivano lanciati dei gatti in aria. I passanti inferociti per la performance aggredirono l’artista e la sua troupe.
Ma pare che qualcuno, finalmente, abbia deciso di ribellarsi: è stata lanciata una petizione on line per chiedere al sindaco – che tanto lo ama artisticamente – di rimuovere le opere di Jan Fabre dalla splendida città di Firenze.
Chi volesse firmare la petizione può cliccare qui: la petizione.
Inoltre, sabato 18 giugno si terrà un presidio nazionale contro l’artista in Piazza della Signoria.
Speriamo che tutto questo serva a qualcosa, perché è inammissibile che nel 2016, in una città come Firenze, si possa dare spazio a chi maltratta e sevizia gli animali.
Mattia Lattanzi
Dal numero 114 – Anno III del 01/6/2016
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