Prefetto e Sindaco cambiano la movida fiorentina
Martedì 9 settembre è stato sottoscritto in Prefettura, a Palazzo Medici Riccardi, il protocollo d’intesa “Patto per la notte” che definisce una serie di regole perché la movida fiorentina possa essere gestita e vissuta nella piena convivenza civile.
Hanno firmato l’accordo il Prefetto Luigi Varratta, il Sindaco Dario Nardella, il Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci, Andrea Angelini per Confcommercio, Daniele Locchi per Confesercenti, Marco Becattini per C.N.A., Alessandro Vittorio Sorani per Confartigianato e Paras Gogia per il comitato Botteghe del Centro.
“Il patto arriva dopo mesi di dialogo – ha spiegato il Prefetto Varratta – c’è stata una forte collaborazione e ringrazio tutti per il grande sforzo messo in campo. Il protocollo ha carattere sperimentale, lo testiamo per qualche settimana, poi vediamo se sarà necessario apportare cambiamenti. Ma sono fiducioso. E’ un’iniziativa unica nel suo genere che vede l’assunzione di responsabilità da parte di tutti i firmatari per garantire una migliore vivibilità. Lo facciamo per Firenze, per chi l’amministra, per chi ci vive e lavora e per i giovani che devono divertirsi in modo consapevole”.
Il patto punta a due obiettivi principali: la tutela del decoro cittadino, che va condivisa tra tutti gli attori del tessuto sociale attraverso la loro sinergia, e la prevenzione degli abusi di alcolici.
Il protocollo poggia su un modello di “sicurezza partecipata” che si realizza con il dialogo costante tra istituzioni, operatori economici e comitati cittadini allo scopo di migliorare la vivibilità del centro cittadino.
I punti principali riguardano tutte quelle misure e iniziative per contenere la vendita delle bevande alcoliche, tutelare la quiete pubblica e privata, prevenire l’occupazione degli spazi pubblici e l’intralcio della viabilità, garantire la pulizia e il decoro delle aree limitrofe ai locali.
Ambito territoriale di applicazione del Patto: il centro della città è stato suddiviso in 5 aree in base alla presenza dei locali e allo svolgimento della vita notturna. A: una macrozona più centrale, B: mercato San Lorenzo- piazza Indipendenza, C: borgo San Frediano, D: Santo Spirito, E: San Niccolò – piazza Poggi – lungarno Serristori.
Alcol: per prevenire l’abuso, gli esercenti si impegnano a non fare offerte speciali né vendite promozionali di bevande alcoliche e a praticare invece prezzi più bassi degli analcoolici per favorirne il consumo. La somministrazione di bibite e liquori dovrà avvenire dentro i locali o “nelle pertinenze legittimate sul suolo pubblico” (dehors) e gli esercenti dovranno adoperarsi perché gli avventori all’esterno non creino disagi con i loro comportamenti. Inoltre i titolari dei locali potranno mettere a disposizione dei clienti gli alcol-test promuovendone l’uso soprattutto tra gli avventori più giovani. Potranno anche esporre un cartello con il logo del protocollo per informare gli avventori che aderiscono a questa iniziativa e pubblicizzare il servizio di “chill out” che viene effettuato nel centro notturno U.A.N. (Urban After Night) presso il Centro Java aperto in via Fiesolana.
Orari, musica e rumori: i locali chiuderanno alle 2 di notte tutti i giorni della settimana, mentre i cosiddetti “minimarket” si impegnano ad abbassare la serranda alle 24. Suoni e rumori non dovranno essere udibili all’esterno tra le 23 e l’orario di chiusura. Per cui gli esercenti dovranno garantire il rispetto di queste fasce orarie insonorizzando i propri ambienti e avvalendosi degli addetti ai servizi di controllo.
Addetti ai servizi di controllo: i sottoscrittori del patto si impegnano a dotarsi in forma associata, a partire dalle 23, di queste figure professionali, iscritte nell’apposito registro prefettizio, che per essere ben individuate indosseranno pettorine riportanti il logo del Patto. Gli addetti controlleranno la clientela, anche esterna al locale, per evitare schiamazzi, urla, assembramenti, abbandono di rifiuti, in generale gli atteggiamenti non rispettosi della quiete pubblica. Potranno anche essere dotati di ricetrasmittenti in modo da comunicare da locale a locale svolgendo così un’azione ancor più efficace. In caso di necessità potranno richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Monitoraggio del Patto: un tavolo coordinato dal prefetto, di cui faranno parte i sottoscrittori dell’accordo, verificherà come procede la situazione, anche per apportare gli eventuali aggiustamenti in corso d’opera.
Al patto, che scadrà il 31 ottobre prossimo, potranno aderire anche altri soggetti.
Intanto il Prefetto ha assicurato più controlli in Santo Spirito, dove verrà esteso il modulo in atto a Sant’Ambrogio e Santa Croce dove sono presenti due pattuglie fisse di forze di polizia.
A Santo Spirito saranno operative due squadre di vigili urbani, come è stato deciso durante l’ultima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Lugi Varratta, con la partecipazione, oltre che dei responsabili provinciali delle Forze dell’Ordine, del Sindaco Dario Nardella e dell’Assessore Giovanni Bettarini accompagnato dal Comandante della Polizia Municipale.
Anche al Comitato si è parlato di movida fiorentina con particolare riguardo alla situazione venutasi a creare nelle ultime settimane in piazza Santo Spirito, caratterizzata in particolare da vendita abusiva di bevande, musica a tutto volume e difficoltà a pulire con gli idranti il sagrato della chiesa perché invaso da gente fino a tarda notte.
Un quadro che ha spinto Varratta a calibrare un nuovo intervento nella zona per ripristinare quelle condizioni di vivibilità che hanno caratterizzato la piazza fino ad agosto, aumentando la presenza dei vigili urbani su Santo Spirito, con due pattuglie fisse dalle 22 alle 4 di notte, nei giorni di giovedì, venerdì e sabato (a partire da giovedì 4 settembre).
Da parte sua anche il Sindaco Dario Nardella ha dato, nella riunione della Giunta svoltasi anch’essa il 9 settembre, una stretta alla vendita e somministrazione degli alcolici in città, approvando una delibera sull’adeguamento delle tariffe per le violazioni del Regolamento comunale su vendita, somministrazione e pubblicità di alcolici e indicante le linee di indirizzo relative alla limitazione degli orari di vendita e somministrazione di bevande alcoliche.
La delibera sarà esecutiva dopo che il sindaco firmerà nei prossimi giorni due ordinanze, che entreranno in vigore il 19 settembre insieme al ‘Patto per la notte’: una amministrativa (relativa all’adeguamento delle sanzioni) e una contingibile e urgente (relativa ai divieti per detenzione, vendita, somministrazione e pubblicità di consumo di alcolici).
“Non siamo affatto per il proibizionismo ma ogni cosa ha un limite, ed è un limite di buon senso – ha detto il Sindaco -. Siamo i primi a difendere la libertà al divertimento, ma non vogliamo che coloro che abusano nel consumo di bevande alcoliche, creando conseguenti situazioni di disturbo e degrado, impediscano ai cittadini di vivere il centro storico, con le sue piazze e le sue strade, anche di notte. Allo stesso tempo non vogliamo che venga limitato il diritto dei residenti al riposo e alla quiete, compromettendo in generale la sicurezza urbana”. “Non possiamo assistere a fenomeni di abuso di alcol – ha aggiunto -, e soprattutto a un commercio parassitario che cresce e si arricchisce sulla salute pubblica della nostra comunità e dei nostri giovani. Il nostro obiettivo è limitare i fenomeni di abuso di alcol. Abbiamo la responsabilità di regolare e controllare – ha continuato – ed è quello che faremo anche grazie alle leggi regionale e nazionale sul commercio che ci consentono di farlo”.
“In questi anni abbiamo assistito a una vera e propria proliferazione dei minimarket che aprono soprattutto la notte con la scusa di vendere alimentari mentre in realtà vendono solo alcolici e superalcolici o quasi esclusivamente – ha spiegato Nardella -, immettendo in questo modo nel centro storico una quantità di alcolici e superalcolici che porta ad un abuso”.
“È nostra intenzione contrastare l’abuso di alcol e la tutela dell’incolumità
pubblica – ha concluso il sindaco – e in questo senso abbiamo deciso di contrastare anche le cosiddette pubblicità promozionali, sia quelle fatte dai locali che offrono bevute a costo ridotto, che lo sconto studenti e il fenomeno preoccupante degli ‘alcool-tour’: ci sono vere e proprie agenzie che conducono i giovani, spesso stranieri, in giro per i locali del centro offrendo bevande alcoliche a prezzi vantaggiosi e questo non lo possiamo tollerare”.
Otto i punti previsti dalla delibera: divieto di vendita e somministrazione di alcolici e di ogni altra bevanda in contenitori in vetro dalle 22 alle 6 nel centro storico patrimonio dell’Unesco e nel Parco delle Cascine; divieto di detenzione di alcolici eccedenti l’uso personale nel Parco delle Cascine; il divieto di promozione/organizzazione di ‘alcool-tour’; il divieto di vendita di alcolici in qualunque contenitore dalle 22 alle 6 nel centro storico patrimonio dell’Unesco e nel Parco delle Cascine (sanzioni previste dopo l’entrata in vigore delle ordinanze del sindaco: multa di 1.000 euro e sospensione dell’attività); divieto di somministrazione di alcolici dalle 2 alle 6 nella stessa zona (sanzioni previste: anche in questo caso multa di 1.000 euro e sospensione dell’attività); divieto di pubblicizzare alcolici (sanzione prevista nel caso di violazione del Regolamento che vieta la pubblicità di alcolici: multa di 400 euro a fronte di una multa che finora andava da 25 a 50 euro); divieto di somministrazione di alcolici a partecipanti ad ‘alcool-tour’ (sanzioni previste: multa di 1.000 euro e sospensione dell’attività) e obbligo di pulizia dell’area antistante i locali (sanzione prevista: multa di 400 euro).
Mattia Lattanzi
Dal numero 30 – Anno I del 10/09/2014
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