Prima Dio creò l’uomo… dopo ebbe un ottima idea. Oggi vi parlo di Eva
Prima Dio creò l’uomo… dopo ebbe un ottima idea.
In questa rubrica vi ho già parlato di Lilith (prima donna per la religione ebraica) e di Pandora (prima donna mortale nella mitologia greca) è giunto il momento di parlarvi di Eva.
No, non di Eva Longoria né di di Eva Mendes, e neanche di Eva Kant… ma di Lei, Eva: la prima donna.
E comunque è tutta colpa di Eva?
Certo se Lei non si fosse messa in testa di mangiare quella benedetta mela e non avesse convinto quel poverino di Adamo a fare altrettanto… Forse adesso staremmo con una foglia di fico addosso a correre per il paradiso terrestre. Invece: Tu, donna partorirai con dolore e tu uomo lavorerai con il sudore della tua fronte (ammesso che troverai lavoro,,,).
Tutto questo per una mela?
Capisco per la Nutella, ma una mela… io potrei peccare per un barattolo di Nutella, mai per una mela!
Certo, all’epoca la Nutella non c’era.
Comunque anche Adamo ha le sue colpe; bastava dire: no, grazie, sto a posto così e poi Dio ha detto di non mangiare e io non mangerò; non è che se mi dici di buttarmi da un dirupo io lo faccio, per chi mi hai preso, per un idiota senza volontà?
E invece sappiamo tutti com’è andata la storia.
Ad ogni modo io la vedo così: il peccato originale è il peccato che Adamo ed Eva (progenitori dell’umanità secondo la tradizione biblica) avrebbero commesso contro Dio; esso infatti rappresenta la disobbedienza da parte di entrambi, perché volevano decidere da soli cosa fosse stato il bene e cosa il male.
“Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela, quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disobbedienza”, scriveva Oriana Fallaci.
In poche parole Eva rappresenta la curiosità, la voglia di sperimentare, di conoscere. Una Ribelle.
E quindi, lunga vita ai Ribelli.
P.S. Per inciso vorrei ricordare che Adamo, il primo uomo, appena ne ebbe l’occasione diede tutta la colpa ad Eva per la storia della mela.
E ancora è così, dopo più di duemila anni…
Sempre vostra.
Silvana Scano
Dal numero 208 – Anno V del 13/6/2018
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