Quasi 7mila famiglie a Firenze usufruiranno dei Bonus Spesa del Governo per l’emergenza Coronavirus
Dalle ore 14,30 di lunedì scorso i fiorentini che stanno vivendo un periodo di grave difficoltà economica a causa dell’emergenza causata dal Coronavirus possono tranno richiedere i buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari, mentre da oggi pomeriggio inizierà la distribuzione a chi ha fatto domanda e ne ha diritto presso le sedi dei Quartieri e la Direzione Servizi sociali.
A martedì sera erano 3.023 le domande arrivate, di cui 1.700 nella prima giornata.
Per presentare la domanda bisogna andare su internet al sito www.firenzebuonispesa.it
I buoni spesa sono una delle due misure di solidarietà alimentare, che sono state messe a punto dall’assessorato al Welfare dopo lo stanziamento da parte del governo di 400 milioni di euro destinati al ‘soccorso alimentare’ degli italiani a causa della crisi per il Covid-19. A Firenze sono toccati ben 2 milioni di euro che, secondo il Comune, permetterà di aiutare circa 7mila famiglie
Oltre ai buoni spesa ci sono infatti anche i pacchi alimentari, distribuiti a partire da giovedì scorso grazie alla collaborazione di Caritas e Banco alimentare.
Il Comune di Firenze ha già fatto un primo acquisto di buoni spesa per un totale di 1 milione di euro (si tratta della prima tranche di acquisti, a ruota arriverà la seconda) dall’azienda Edenred, che opera nel settore dei servizi per le imprese, per il settore pubblico e per i privati. Il Comune, che ha messo a disposizione per l’acquisto di buoni spesa la somma di oltre 2 due milioni di euro, ha ottenuto da Edenred l’applicazione di uno sconto del 19,50%; questo significa che l’amministrazione comunale avrà la possibilità con lo stesso importo di avere più buoni a disposizione per soddisfare così un numero maggiore di domande presentate dai cittadini.
“Da lunedì i fiorentini più in difficoltà, sia famiglie che singole persone, possono presentare on line la domanda per richiedere i buoni spesa – ha detto l’assessore a Welfare Andrea Vannucci -. Si tratta di una misura che va incontro a coloro che hanno risentito maggiormente della crisi per il Coronavirus e che dall’inizio dell’emergenza non hanno la possibilità di fare la spesa perché, ad esempio, hanno perso il lavoro o poiché messi in cassa integrazione hanno avuto una riduzione del reddito a disposizione. Penso a chi è solo, ma anche alle tante famiglie con figli. Con il sindaco e la Direzione Servizi sociali siamo al lavoro per stare vicino ai cittadini più fragili. Nessuno deve sentirsi abbandonato e nessuno deve rimanere indietro”.
“La città sta dimostrando un grande impegno e una grande solidarietà in questo difficile periodo che stiamo vivendo – ha continuato l’assessore -. Anche i presidenti dei Quartieri sono operativi al massimo per stare vicino ai cittadini, soprattutto a quelli più fragili, e hanno dato la disponibilità, da martedì pomeriggio, alla distribuzione dei buoni spesa presso le sedi dei Quartieri. Li ringrazio perché hanno fatto molto per far sì che la rete di distribuzione dei buoni spesa fosse il più capillare possibile. Ringrazio anche i dipendenti comunali che hanno lavorato e lavoreranno per questa iniziativa e la Direzione Sistemi informativi che sta lavorando sulla parte informatica”.
I cittadini che hanno diritto ai buoni spesa riceveranno buoni cartacei nominali del valore di 10 euro l’uno da spendere nei supermercati e nei negozi di vicinato convenzionati. I buoni spesa hanno un valore che va da un minimo di 150 euro per il nucleo monoparentale fino a 500 euro circa per le famiglie numerose. Il valore varierà in base al numero di figli del nucleo familiare, la presenza di minori e/o disabili e non autosufficienti. I buoni danno diritto ad acquistare beni alimentari negli esercizi commerciali, sia supermercati che piccoli negozi di generi alimentari convenzionati. Non sarà possibile, ad esempio, acquistare alcolici e superalcolici.
Chi farà domanda con le credenziali Spid, carta di identità elettronica o carta sanitaria dei servizi (tessera sanitaria regionale) saprà subito il numero di buoni spesa a cui ha diritto e potrà prenotarsi on line allo Sportello al cittadino presso la sede del suo quartiere per ritirare i buoni assegnati.
Chi invece non ha le credenziali Spid potrà comunque fare la compilazione del modulo on line e dopo la validazione del Comune riceverà una e-mail con specificato il numero di buoni spesa assegnati e il link all’agenda di prenotazione on line per prenotarsi allo sportello della Direzione Servizi sociali in viale de Amicis, civico 21, dove ci saranno sei sportelli attivi per il ritiro. Chi prende i buoni spesa dovrà firmare un documento che attesta il ritiro.
Non è consentito presentarsi a ritirare i buoni spesa alle sedi dei Quartieri e alla Direzione dei Servizi sociali senza l’appuntamento, ovvero senza aver ricevuto la mail con l’indicazione del giorno e dell’orario per il ritiro. Nell’occasione del ritiro dei buoni spesa saranno messe in atto da parte dei dipendenti del Comune dei Quartieri le misure di sicurezza necessarie per evitare il contagio del Coronavirus; misure che dovranno essere messe in atto anche dai cittadini.
Per ogni nucleo familiare la richiesta potrà essere effettuata da parte di un solo componente maggiorenne.
I beneficiari dei buoni spesa dovranno risiedere nel Comune di Firenze e dovranno avere in banca un patrimonio mobiliare che non supera la soglia di 12mila euro e rientrare in una delle tre fasce di popolazione che possono usufruire del sostegno alimentare. Ne hanno diritto: le persone e i lavoratori che in questa situazione di emergenza causata dal Covid-19 hanno subito forti decurtazioni del reddito: nello specifico possono usufruire del sostegno coloro che dallo scorso mese di febbraio hanno perso il lavoro (licenziamenti, tempi deteminati non rinnovati, badanti che avuto contratto interrotto); coloro che sono stati messi in Cassa integrazione o strumenti similari (come ad esempio il Fondo d’integrazione salariale), che hanno avuto una forte contrazione del reddito; le partite IVA, titolari di piccole aziende che hanno drasticamente ridotto il loro volume d’affari (rientranti nei codici Ateco definiti dagli ultimi dpcm) e lavoratori intermittenti, che pur avendo contratti attivi, hanno avuto drastiche riduzioni nelle chiamate; le persone in stato di bisogno già seguite o che vengono intercettate adesso dai Servizi sociali del Comune in situazioni di emergenza causata dal Covid-19; le persone e i nuclei familiari invisibili che vivevano di lavori irregolari e saltuari, sempre in situazioni di emergenza causata dal Coronavirus.
Il controllo della veridicità delle dichiarazioni presentate al momento della domanda per i buoni spesa sarà a cura del Comune e in caso di accertata mendicità provvederà al recupero delle somme erogare è alla denuncia all’autorità giudiziaria .
Coloro che hanno bisogno di informazioni sui buoni spesa possono chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 il Call center del Progetto #iorestoacasa del Comune (055 3282200) oppure il Segretariato sociale del Comune (800 508 286).
Simona Michelotti
Dal numero 290 – Anno VII del 8/4/2020
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