Ricordato a Firenze l’ebreo Luciano Camerino ucciso dall’alluvione del 1966
Il 23 ottobre scorso la Comunità Ebraica fiorentina, insieme all’Associazione Firenze Promuove, alla presenza delle 3 figlie, ha ricordato la figura di Luciano Camerino, ebreo morto di infarto davanti al disastro provocato alla Sinagoga dall’alluvione del 1966.
La cerimonia si è svolta nel piazzale della Sinagoga davanti alla lapide che ricorda i deportati fiorentini nei campi di sterminio.
Erano presenti il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Firenze Joseph Levi, il Presidente della Comunità ebraica di Firenze Dario Bedarida, il Presidente dell’Opera dei Tempio ebraico Renzo Funaro, il Presidente di Firenze Promuove Franco Mariani, il Presidente della Commissione ambiente del Comune di Firenze presente con il Gonfalone comunale.
Al termine della funzione, con non poca commozione, la figlia maggiore di Camerino ha ricordato come sulla tomba del babbo, al cimitero ebraico di Roma, sia ancora presente, dopo vent’anni, il sasso del fiume Arno, donato da Mariani nel 1996 alla mamma, quando ci fu in assoluto, per la prima volta in città, grazie a Firenze Promuove, il ricordo del babbo, per essere portato, come è consuetudine nella tradizione ebraica, sulla tomba.
Camerino è stato sepolto nel cimitero ebraico di Roma assieme a uno dei 95 Seraphin alluvionati che sempre per tradizione ebraica se rovinati non possono essere restaurati ma devono essere sepolti.
Con questa cerimonia la Comunità Ebraica ha aperto le celebrazioni per il 50° anniversario dell’alluvione che vedrà l’allestimento di due mostre: una presso la Sinagoga, inaugurata questa mattina all’interno della Sinagoga, e l’altra presso la Biblioteca Nazionale che sarà inaugurata giovedì prossimo.
Riprese video e foto di Franco Mariani.
Franco Mariani
Dal numero 131 – Anno III del 26/10/2016
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